Durante un'intervista per la seconda stagione di FUBAR, Arnold Schwarzenegger ha confessato di sognare ancora dei sequel per due dei suoi cult: Conan il Barbaro e I gemelli. L'attore austriaco ritiene che, con la giusta regia e una sceneggiatura solida, entrambi i progetti potrebbero trovare nuova linfa e conquistare un'altra generazione di spettatori. Ma quale portare avanti?
Arnold Schwarzenegger e il sequel di uno grande classico
Il tempo passa, ma certe icone restano impresse come cicatrici nell'immaginario collettivo. E Arnold Schwarzenegger, nel suo immutabile carisma tra muscoli e battute fulminanti, sembra non aver smesso di sognare un ritorno alle sue origini più epiche. In una recente intervista rilasciata a Collider durante la promozione della seconda stagione della serie FUBAR, l'attore ha espresso il desiderio di riportare in vita uno dei suoi personaggi più amati: Conan il barbaro. "A volte vorrei davvero poter fare altri sequel di Conan, perché credo che con il regista giusto e una sceneggiatura ben scritta, potrebbe nascere una saga davvero, davvero forte. Potremmo continuare con King Conan e altre cose del genere", ha dichiarato Schwarzenegger, lasciando intendere che la fiaccola di Cimmeria non è ancora spenta.

Il progetto di un sequel su King Conan, più volte accennato nel corso degli anni, è rimasto per ora nel limbo di Hollywood, schiacciato tra diritti, cambi di produzione e mode passeggere. Ma per Arnold, che ha scolpito quel ruolo con la stessa forza con cui impugnava l'atlante del fantasy anni '80, esiste ancora lo spazio per un ritorno trionfale. Un Conan più anziano, più saggio, ma ancora pronto a imporsi su schermi dominati da supereroi e guerrieri digitali. Perché certe leggende, come certi pettorali, non invecchiano mai davvero.
Non solo spade e sangue nella wishlist di Schwarzenegger. L'attore ha parlato anche dell'intenzione di realizzare un seguito di I Gemelli, la celebre commedia del 1988 in cui divideva la scena con Danny DeVito nei panni di due fratelli improbabili, separati alla nascita da un esperimento scientifico andato a buon fine solo a metà. L'idea di tornare a esplorare quell'assurda alchimia tra stazza, ritmo comico e affetto fraterno sembra affascinare ancora oggi Arnold, che evidentemente non ha dimenticato il potere dell'umorismo come arma alternativa al lanciafiamme.
Un eventuale sequel - di cui si è parlato in passato con il titolo provvisorio Triplets, coinvolgendo perfino Eddie Murphy - aprirebbe la porta a una nuova declinazione della commedia familiare, portando con sé anche una sottile riflessione sull'età, la paternità e la chimica improbabile che solo certi casting riescono a portare sullo schermo.