La saga di Animali Fantastici non navigava già in buone acque a livello economico dopo il risultato deludente di Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald, ma le critiche che J.K. Rowling si è attirata addosso con i tweet transfobici da lei pubblicati potrebbero rappresentare un rischio per Animali fantastici 3.
Le esternazioni di J.K. Rowling hanno suscitato le critiche delle sue star, da Daniel Radcliffe a Eddie Redmayne passando per la campionessa dei diritti civili Emma Watson e perfino Warner Bros. ha preso le distanze. In precedenza la Rowling era finita nell'occhio del ciclone per aver difeso la scelta di non allontanare Johnny Depp dal ruolo di Grindelwald dopo le accuse di violenza domestica piovutegli addosso. Di recente anche Ezra Miller, altro membro del cast, è finito nel mirino dei media per un episodio di violenza contro una fan islandese. Ma andando a colpire la comunità trans, J.K. Rowling sembra aver superato il limite.
Emma Watson risponde a J.K. Rowling: "Le persone transessuali sono ciò che dicono di essere"
Fin dal principio Animali fantastici, spinoff della saga di Harry Potter, non ha riscosso lo stesso successo della saga madre, come sottolinea Forbes. Animali fantastici e dove trovarli ha però ottenuto buone recensioni e ha incassato 814 milioni globali. Di fronte all'accoglienza controversa riservata ai film DC Films Batman v Superman: Dawn of Justice e Suicide Squad, Animali fantastici ha rappresentato un'ancora di salvezza per Warner Bros.
Il secondo capitolo, Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald, avrebbe dovuto consolidare il successo del franchise, ma la critica lo ha stroncato e il film ha incassato "solo" 659 milioni globali. Questa perdita, da sola, non sarebbe stata poi così orribile, ma l'interesse per il franchise in Nord America è scemato nonostante la conferma della lavorazione del terzo capitolo, stoppata poco prima dell'avvio delle riprese per via dell'emergenza sanitaria globale. Adesso ci si mettono anche le dichiarazioni transfobiche di J.K. Rowling a complicare una situazione già delicata. Che accadrà ora al franchise?