Con 14 nomination agli Emmy per la seconda stagione di Andor di Disney+/Lucasfilm - il terzo maggior numero di nomination per uno show di Star Wars dopo la seconda e la prima stagione di The Mandalorian (rispettivamente 24 e 15 nomination) - ci si aspettava grandi festeggiamenti, rovinati purtroppo dalla mancata candidatura di Diego Luna come miglior attore.
"Ci sono molte performance che vorrei fossero riconosciute", ha dichiarato a Deadline il creatore della serie Tony Gilroy, prima di specificare, "Diego Luna e Genevieve O'Reilly. Ma ce ne sono anche un'altra dozzina".
La serie, che racconta gli eventi precedenti al film del 2016 Rogue One: A Star Wars Story, ha ottenuto oggi una sola nomination nelle categorie attoriali: quella di Forest Whitaker come guest star per la sua interpretazione del ribelle rinnegato Saw Gerrera (due, se si conta anche il doppiaggio del personaggio di Alan Tudyk, K-2SO).
Tony Gilroy: "Le persone si ricorderanno degli attori di Andor in futuro"

Gilroy è stato elogiato dalla critica e dai fan per aver realizzato una delle serie di Star Wars più sofisticate e intelligenti di sempre, per il modo in cui è intrisa di dettagli sul canone e di pesanti temi politico-sociali, molti dei quali riflettono la divisione dell'epoca in cui viviamo.

"Non si tratta di grandi interpretazioni che arrivano da un momento all'altro", ha continuato Gilroy a proposito di Luna, O'Reilly e degli altri che sono stati trascurati dai votanti dell'Academy TV. "Si tratta di studi a lungo termine sui personaggi, che sono stati realizzati nell'arco di 24 episodi. Penso che la vittoria finale sia che queste interpretazioni saranno celebrate e discusse per gli anni a venire. Mi sento fiducioso al riguardo".
Se Luna fosse stato nominato come miglior attore in una serie drammatica, sarebbe stata fatta la storia, perché sarebbe stata la prima volta di due candidati latini presenti nella categoria. Pedro Pascal, infatti, è stato nominato per The Last of Us della HBO.