Da diverse settimane Luca Jurman ha iniziato una crociata contro Amici 23, l'ex professore del talent show ha criticato i suoi colleghi riguardo alle decisioni prese dai suoi ex colleghi durante questa edizione. Jurman ha utilizzato i social media per mettere in luce, ad esempio, ciò che considera il trattamento privilegiato accordato a Holden, figlio di Paolo Carta, batterista e marito di Laura Pausini. Inoltre, Luca ha disapprovaio per l'eccessivo ricorso all'autotune. In risposta a tali critiche, la produzione ha emesso un comunicato ufficiale.
Il contenzioso tra Amici e Luca Jurman
Secondo la nota firmata da Paola Di Gesu, produttore esecutivo di Amici, Luca Jurman, dopo aver lasciato il programma nel 2018, ha più volte chiesto di entrare.
Il rapporto professionale si era interrotto quando Luca, durante una puntata del serale, dopo l'eliminazione della sua ultima alunna, annunciò improvvisamente la fine della sua collaborazione con Amici,
I tentativi di Jurman e le risposte di Amici
Da allora, secondo il comunicato di Amici - Jurman ha fatto numerosi tentativi di rientrare nel programma, contattando ripetutamente la produzione e presentandosi personalmente negli uffici a Roma.
La produzione di Amici, tuttavia, ha respinto le sue richieste, considerando la sua partenza come un punto di non ritorno. Questa decisione sembra essere stata motivata anche da precedenti dubbi sulla validità dei metodi di insegnamento di Jurman.
Il confronto sui social e le accuse reciproche
La situazione è degenerata sui social, dove Jurman ha iniziato a diffamare pubblicamente Amici. Le accuse, però, sembrano non trovare riscontri nel racconto ufficiale della produzione. Pochi giorni fa anche, LDA su Instagram aveva difeso Holden dagli attacchi di Jurman.
Mentre Jurman nega di aver richiesto un ritorno e di essersi proposto come "giudice cazzuto", la produzione sostiene di avere prove documentali che contraddicono tali negazioni.
Paola Di Gesu, ha chiesto a Jurman di chiudere definitivamente la vicenda e di risparmiare ulteriori polemiche sui social. Nonostante le divergenze, l'appello sottolinea l'importanza di concludere la controversia con rispetto reciproco, lasciando spazio a un capitolo nuovo per entrambe le parti.
La replica di Luca Jurman
Poco dopo la pubblicazione del post, Luca Jurman, ha replicato su Facebook dove ha scritto: "Ecco quello che succede quando si cerca di prendere le parti del talento e ci si batte per la meritocrazia. Se sono arrivati a questo punto significa che stiamo facendo la cosa giusta e spero che cambi il loro modus operandi".
"Non so affatto chi sia Paola Di Gesu e non la conosco e state tranquilli che io ad Amici non ci torno e non tornerò mai! Infine non vi preoccupate nei prossimi giorni uscirà un bel video risposta".
Il comunicato di Amici
"Che si parli di un programma tv nel web o sui giornali, è cosa più che normale. Che se ne parli perché qualcuno decide di screditare quel programma perché non corrisponde al suo gusto personale, succede e va accettato come tutte le critiche.
"C'è però un limite... È da un mese o più che un ex coach di canto di Amici, Luca Jurman, cerca disperatamente visibilità infangando come più può un programma per il quale ha chiesto centinaia di volte di tornare a farne parte".
"Dal 2018 e fino ad una manciata di mesi fa, ha telefonato decine e decine di volte, ha mandato tanti messaggi, ha cercato in ogni modo di poter rientrare a far parte del cast tecnico o artistico di Amici".
"È venuto di persona negli uffici della società a Roma, per proporsi e per, secondo lui, dimostrare quanto si fosse sbagliato andandosene all'epoca in cui decise di fare un 'colpo di scena'".
"Verso la fine di una puntata del serale, all'epoca in diretta, si alzò e - guarda caso con sotto la sedia già il cappotto e la sua borsa - disse appunto in diretta che riteneva terminato il suo lavoro ad Amici (aveva perso la sua ultima allieva)".
"Nei giorni successivi cercò in ogni modo di tornare sui suoi passi, ma ritenemmo che fosse sufficiente chiudere il rapporto lì e con tanta buona educazione, gli dicemmo che poteva serenamente ritenersi libero anche dal contratto che lo avrebbe invece impegnato per qualche altra settimana".
"Ognuno è giustamente libero di fare le proprie scelte e la scelta di avere Jurman tra i coach era già stata messa in discussione più e più volte dalla produzione perché i suoi metodi parevano per una serie di ragioni, poco limpidi e poco funzionali alla vita artistica degli allievi.
"Le strade si dividono con buona pace di tutti, di solito. Invece nel suo caso, come appare dai social dove quasi quotidianamente esterna fandonie, pare che non potendo arrivare là dove espressamente, direttamente e personalmente ha richiesto di tornare, lo abbia portato a infangare, svilire, denigrare la sua ambita meta. Non mi riaccettate? Allora vi sputo addosso. (La volpe e l'uva...) ".
"Ecco questo è Jurman e questo sarebbe tutto, se non fosse che lui oggi stia lì pervicacemente a negare di aver chiesto di tornare, a negare sfacciatamente di aver propostose stesso come 'giudice cazzuto'... Ora, non siamo in un tribunale e non si possono sbandierare i messaggi inviati di testo e di audio.
"Ma quei messaggi ci sono e lui lo sa, quindi noi siamo tanto pazienti, ma perché insistere? Ci auguriamo che con la stessa disinvoltura con la quale pontifica a volte anche un po' senza senso sui social, voglia banalmente chiuderla qui e girare pagina. Con rispetto per tutti, anche per chi non ce l'ha per noi".