Attenzione! Consigliamo ai gentili lettori che non vogliono conoscere dettagli inediti sulla seconda stagione di American Horror Story, di non proseguire nella lettura di questa news.
Quando ormai pensiamo di essere preparati all'impatto di qualsiasi colpo di scena architettato da Ryan Murphy, ecco che l'autore fa crollare miseramente le nostre certezze con un episodio come The Name Game dove manda all'altro mondo non uno, ma ben due regular del cast. Tuttavia, con il senno di poi, dovevamo aspettarcelo, siamo in dirittura di arrivo e la serie è famosa per le morti violente che si abbattono sui suoi personaggi e da quanto si evince in un'intervista all'autore, prossimamente ci sarà qualche altro bacio da amministrare per l'Angelo della morte (Frances Conroy). La prossima settimana potrebbe essere la volta di Lana o di Thredson, riuniti nuovamente nell'Asylum "Non vogliamo essere ripetitivi, questo conflitto verrà risolto la prossima settimana...è American Horror Story, aspettatevi di tutto" ha detto Murphy.
La storyline di Lana non sarà l'unica a risolversi, avremo anche delle concrete risposte su Grace e sulla creatura che ha generato "verrà svelato cosa è accaduto, a chi spetta la paternità e qual'è il piano che la coinvolge. Il prossimo episodio risponde a tutte queste domande e chiude la storia di Grace". L'episodio in questione è intitolato "Spilt Milk" e a quanto pare contiene la scena d'apertura "più inquietante e d'impatto che abbiamo mai fatto. Coinvolge Dylan McDermott e una prostituta", forse vedremo il futuro Bloody Face mentre si allena a seguire le orme di papà? Ci vorrà un solido appiglio per non farci travolgere. Murphy ha inoltre assicurato che a differenza dello scorso anno il finale non lascerà domande in sospeso e che il fato di tutti i personaggi verrà risolto "Sapevamo dall'inizio chi doveva vivere e chi doveva morire. Abbiamo fatto una cosa interessante con due dei restanti personaggi e ci sono in programma dei salti temporali enormi, dal 1965 al 1969, dal 1973 al 1981. E' una struttura molto interessante. Vi portiamo dal 1965 fino ai giorni nostri. Era un progetto molto ambizioso dal punto di vista produttivo. Il finale è davvero fantastico e soddisferà la curiosità di tutti. L'anno scorso il pubblico si chiedeva 'Cos'è successo ai fantasmi? Che fine hanno fatto Constance e il bambino?'. Con questo finale nessuno rimarrà deluso".
Intanto il personaggio preferito del pubblico, Jude, è ridotta ormai a un vegetale, e l'autore spiega che il suo intento era di esplorare la realtà delle strutture psichiatriche del Paese " Nel decimo e undicesimo episodio vedrete come molti di questi istituti sono caduti in bancarotta e hanno venduto le loro strutture allo Stato che li usa come magazzini, non solo per i pazienti afflitti da disordini mentali, ma anche per chi ha altri tipi di problematiche. Jessica (Lange) era molto affascinata da questa idea e così abbiamo deciso di esplorare il declino di questo sistema attraverso il suo personaggio. Ma non ci sarà un finale tetro, volevo che le persone, l'umanità delle persone, trionfasse. Voglio avere una sorta di happy ending per alcuni dei personaggi".
E cosa dobbiamo aspettarci dalla futura terza stagione dello show? Un salto ancor più profondo nell'oscurità? Sembra di no "Non credo ci sia qualcosa di altrettanto oscuro e terrificante come il tema del sistema sanitario in merito alle malattie mentali nel nostro paese. Per il terzo capitolo sono più propenso a un tipo di oscurità più glamour... una delle cose che non ho fatto questa stagione, e che mi è mancata tanto, è stata avere una storia d'amore tormentata alla Romeo e Giulietta, una nuova versione di Violet e Tate. E' qualcosa che voglio raccontare ancora e di certo farà parte della terza stagione. Stiamo inoltre considerando l'idea di girare in un posto diverso, un posto dove ci sono testimonianze di orrori realmente accaduti. Abbiamo una lunga lista di piani 'deliziosi' da considerare". Se le delizie di Murphy continuano così c'è pericolo che il nostro cuore non regga, ma tutto considerato è un prezzo modesto da pagare.