Alfonso Cuarón: il suo 'cinema in assenza di gravità' in libreria

Consegnata al regista messicano nel corso del Lucca Film Festival la prima monografia su di lui in arrvo in libreria.

Presentato al Lucca Film Festival 2015, in anteprima mondiale ed in esclusiva Alfonso Cuarón - Cinema in assenza di gravità, il nuovo libro di Simone Santi Amantini che, dopo la monografia su Christopher Nolan (Realtà e sogno al lavoro), torna in libreria con quest'opera sul regista messicano. La casa di produzione e distribuzione WHITEROSE PICTURES pubblica quindi la prima edizione italiana, nonché la più aggiornata al mondo, sull'ecclettico regista premio Oscar 2014 per Gravity con Sandra Bullock e George Clooney.

"E' un regalo bellissimo" ha dichiarato un commosso Alfonso Cuarón quando l'editore Lorenzo Lombardi lo ha omaggiato con la prima copia stampata del libro che lo vede protagonista. "Quando Santi Amantini mi ha proposto questo nuovo progetto, non ho esitato un istante" afferma Lorenzo Lombardi, e continua: "proprio perché Alfonso Cuarón è un grande Maestro di Cinema, ma non solo, è anche un maestro di sentimenti e di vita, ed è per questo che amo il suo cinema". Il libro vuole essere un omaggio ad Alfonso Cuarón e al suo Cinema, scritto da un critico appassionato per altri appassionati. L'autore infatti scrive, prendendo in prestito le parole del poeta Leopardi "Mi ha fatto naufragare nello spazio cinematografico e sublime di Gravity".

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Alfonso Cuarón - Cinema in assenza di gravità affronta tutto il percorso artistico e creativo del regista dominato dalla centralità dell'essere umano, dell'uomo, (sia amante, principessa, eroe o essere fragile) con le sue ansie e paure, alla continua ricerca dell'universo interiore, in un futuro ancora da vivere, con speranza, anche in uno spazio/cinema in assenza di gravità. Simone Santi Amantini conclude: "Il Cinema di Cuarón, pur portandosi dietro il peso di certe logiche produttive e/o di censura, riesce a volare leggero nella libertà creativa, attraverso una macchina da presa capace di essere un corpo a sé stante, che si muove in libertà alla ricerca della verità di quello che racconta, sempre esaltando la potenza del cinema, anche attraverso improbabili e lunghi piano-sequenza".