Alexander Skarsgård sulle riprese di The Northman: "Ero così esausto da voler piangere"

Alexander Skarsgård, nel cast di The Northman, ha spiegato quanto è stato duro realizzare il film di Robert Eggers ma anche la soddisfazione provata a riprese terminate.

Alexander Skarsgård ha ricordato il periodo di riprese di The Northman, il nuovo film diretto da Robert Eggers, descrivendo la meticolosità del regista ed il lavoro svolto per arrivare alla realizzazione di quella che lui stesso definisce un'opera "perfetta al 100 percento in ogni singolo dettaglio".

Ancora due mesi di attesa, dopodiché sarà finalmente possibile vedere sul grande schermo The Northman, l'ultima fatica di Robert Eggers, pronto a conquistare nuovamente i consensi della critica a tre anni di distanza da The Lighthouse. Secondo quanto riferito, l'epopea vichinga di Eggers è di una scala così ampia da costringere il co-sceneggiatore e regista a modificare più volte il processo di preparazione durante la produzione. In attesa di godersi il risultato di questo lavoro, leggiamo le parole del protagonista Alexander Skarsgård che, intervenuto su Interview Magazine, ha spiegato quanto The Northman abbia messo alla prova i suoi limiti. "Robert Eggers è assolutamente un perfezionista. Ma è anche un genio", ha detto Skarsgård, aggiungendo: "Questa è stata la prima volta che ho lavorato a qualcosa di così meticolosamente stilizzato. Bisognava vederlo come una danza tra la telecamera e gli attori, perché la telecamera era in continuo movimento, e così anche noi. Se i tempi risultavano leggermente sfasati, allora dovevamo ricominciare. Non sono mai stato così stanco come dopo quei sei mesi".

Ricordiamo che The Northman ha come co-protagonisti Nicole Kidman, Ethan Hawke, Anya Taylor-Joy, Willem Dafoe, Ralph Ineson e Björk. Per Skarsgård, il film include "scene di combattimento lunghe e intense con 40 stuntman e 200 comparse", catturate con la meticolosità di Eggers. "Riuscire a girare tutto in un colpo significava fare questa ripresa di quattro minuti, e poi bastava che un cavallo in fondo allo sfondo apparisse nel modo sbagliato che dovevi rifare tutto di nuovo", ha detto Skarsgård, ammettendo: "Arrivi ad un punto che sei così esausto da voler piangere. Ti senti come se avessi finalmente eseguito tutta la coreografia del combattimento, ma poi devi ripeterla ancora e ancora e ancora. C'era sempre qualcosa sullo sfondo che non andava bene. Il rovescio della medaglia è che quando finalmente ottieni il risultato, ti sembra di vincere l'oro alle Olimpiadi".

Skarsgård ha infine spiegato che The Northman realizza il suo sogno di raccontare una storia vichinga e che la visione di Eggers ha fatto in modo che "ogni singolo dettaglio risultasse perfetto al 100 percento", inclusa l'accuratezza storica su "ogni singolo punto di una tunica".