Alexander Payne ci parla del suo Nebraska

Il regista di Paradiso amaro fa il punto sulla situazione del suo prossimo progetto che sembra aver finalmente superato i problemi produttivi e nei prossimi mesi entrerà in lavorazione.

Prosegue la marcia trionfale di Alexander Payne verso gli Oscar. Il regista di Paradiso amaro, onorato nel corso del National Board of Review Gala a New York per la sceneggiatura del film che vede protagonista l'ottimo George Clooney, ha diffuso le prime informazioni sul suo nuovo progetto, un road movie intitolato Nebraska, che spera di girare nei prossimi mesi. "Focus del film è il viaggio di un padre e di un figlio che da Billings, nel Montana, si recano a Lincoln, nel Nebraska, ma è anche una trappola per costringerli a fare ritorno nella schifosa cittadina del Nebraska centrale in cui il padre è cresciuto e dove gli sono rimaste delle cose da sistemare" ha spiegato Payne. "E' una piccola commedia. Niente di troppo ambizioso. Solo una piccola graziosa commedia".

L'autore di Sideways è stato a lungo fermo prima di fare ritorno al cinema con Paradiso amaro e ora sembra intenzionato a realizzare un'altra pellicola incentrata sul rapporto genitori-figli. La scelta è stata motivata dal fatto che "sono sempre stato ossessionato dalla ricerca degli argomenti su cui fare un film. Mi chiedono sempre di cosa parlerò nel prossimo lavoro e se i temi scelti riguardano questioni personali. Sono sempre contento e sollevato nel momento in cui trovo l'idea giusta perché quello che mi interessa è continuare a fare film. Questa storia non mi tocca da vicino. Anche Paradiso amaro non era completamente personale, ma ritenevo che potesse diventare un film interessante e che sarebbe stato divertente realizzarlo. Quando scelgo una storia è anche perché penso a quanto mi divertirò a girarla".

Al momento Nebraska è privo di cast. Nei mesi scorsi sono stati fatti i nomi di Jack Nicholson e Gene Hackman, ma la verità è che Alexander Payne ha già in mente chi vorrebbe nel film, ma non ha intenzione di rivelarlo. "Non posso fare nomi perché non credo che l'attore in questione abbia ricevuto la sceneggiatura. E' troppo presto per parlarne. Tra l'altro non lavoro sempre con star. Non vedo molti dei film prodotti oggi in America. Mi piace essere educato a conoscere attori meno famosi, mi piace quando mi viene presentato un interprete di cui non consocevo l'esistenza".