Alberto Angela e Marco D'Amore di Gomorra a Pompei stasera su Rai1

Alberto Angela e l'attore di Gomorra, Marco D'Amore, ci raccontano Pompei prima dell'eruzione, tra fascino e malavita, stasera in prima serata su Rai1.

A Pompei nel 79 d.C. avvenne la storica eruzione del Vesuvio che distrusse e seppellì Ercolano, Pompei, Stabia e Oplontis. Stasera il viaggio di Stanotte a Pompei con Alberto Angela e la star di Gomorra Marco D'Amore - in onda alle 21.15 su Rai1 - inizia proprio dalle ore antecedenti la catastrofe: minuto per minuto, il programma-evento di Rai1 seguirà la tragedia che ha segnato per sempre la storia antica raccontando le reazioni, le emozioni, la fuga. Si vedranno molti luoghi rimasti bloccati nel tempo, le meravigliose terme di Ercolano ancora intatte, i gioielli trovati sugli scheletri dei fuggiaschi, oltre a Stabia e Oplonti con le loro faraoniche ville con piscine e vedute sul golfo di Napoli.

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Come nelle altre puntate della serie, Alberto Angela approfitta della notte per visitare l'intera città di Pompei, ad accompagnarlo la voce di Giancarlo Giannini nel racconto di Plinio Il Giovane e della morte di suo zio Plinio Il Vecchio. Si sfaterà un luogo comune di questa vicenda: non è stato il Vesuvio ad eruttare, ma il Vesuvio si è formato esattamente dopo l'esplosione devastante di quella notte del 79 d.C.

Altri ospiti illustri della puntata saranno l'attore Marco D'Amore, uno dei volti di Gomorra, che racconterà gli sconcertanti intrecci tra affari, malaffare e politica che agitano Pompei in quel periodo; il tre volte premio Oscar Vittorio Storaro che ci mostrerà i colori nei quali vivevano immersi gli antichi romani nella Villa dei Misteri per ammirare i colori nei quali vivevano immersi gli antichi romani; e la storica Eva Cantarella, che porterà gli spettatori nell'antica villa di Poppea, e con lei si vedrà cosa c'è di vero nelle tante leggende che circondano la moglie di Nerone.

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All'improvviso il vulcano mostra tutta la sua furia, meraviglia e pietà si uniscono nella riscoperta di Pompei iniziata nel settecento, tanto da incantare anche Wolfgang Amadeus Mozart, che lasciò il segno in una sua opera, che sarà rimessa in scena dal violinista Uto Ughi e il soprano Maria Sardaryan.