Alba Parietti su Tinto Brass: "Lo presi a parolacce, mi proponeva film abominevoli"

Alba Parietti risponde a tono a Tinto Brass con un post su Instagram: 'rinunciai a più di un miliardo di lire, ma lui mi proponeva sempre sceneggiature volgari: tra me e lui sempre liti imbarazzanti'.

Alba Parietti ha risposto a Tinto Brass con un lungo post su Instagram confermando che lei arrivò a prendere a parolacce il regista de La Chiave che voleva proporle "sceneggiature volgari", tanto che preferì girare un altro cult erotico, Il Macellaio, un po' meno esplicito rispetto al film che voleva proporle Brass.

"Con Alba Parietti siamo finiti a parolacce" - ha raccontato Tinto Brass qualche giorno fa - "con lei parlavo, parlavo, ma era inutile, aveva delle riserve, ogni tanto cercava la scappatoia cinematografica e mi diceva: "In questa scena non c'è bisogno di andare a fondo, si capisce". E io replicavo: "Si deve intuire e vedere"

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Venezia 2019: Alba Parietti sul red carpet di ZeroZeroZero

"Ho preso a parolacce Tinto? Ho fatto bene. Con Tinto Brass decisi che non potevo assolutamente lavorare" - ha spiegato Alba, raccontando la sua versione dei fatti - "Per fare Così fan tutte mi proposero oltre un miliardo e duecentomila più le percentuali delle vecchie lire, e fu un'altra incredibile rinuncia, la mia, sul piano economico". La Parietti parla anche di un'altra proposta successiva, che sistematicamente rifiutò, arrivando a litigare con il suo manager dell'epoca: "Lui considerava Tinto un genio. Forse sì. Ma non sulla mia pelle... e non in quel contesto."

Claudia Koll Cosi Fan Tutte
Claudia Koll in Così fan tutte di Tinto Brass

"Ammiravo il talento di Tinto" - prosegue Alba Parietti - "un grandissimo maestro del cinema, ma ogni volta che lo incontravo capivo che non voleva fare di me un'attrice ma dar sfogo al suo bisogno di trasformare l'erotismo in volgarità e inquadrature sconce. Questo per me non aveva prezzo. La chiave per esempio era un capolavoro, ma io non avrei mai potuto girarlo."
"Il mio senso del pudore e mio figlio mi avrebbero impedito scene così esplicite . Non ho accettato, non riuscivamo a comunicare, litigavamo ogni volta che ci incontravamo e mi proponeva sceneggiature abominevoli. Soprattutto inquadrature volgari solo a raccontarle. Ci incontrammo molte volte e finiva sempre in imbarazzanti liti."

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Alba Parietti e Miki Manojlovic in una scena calda de Il macellaio
Alba Parietti e Miki Manojlovic in una scena calda de Il macellaio

"Dopo pochi mesi girai Il macellaio" - conferma Alba - "Il film forse non ebbe il successo sperato proprio perché l'erotismo non era mai spinto e mai volgare, non era il film che tanti speravano e nonostante 17 minuti di amplesso, non apparivo mai in atteggiamenti veramente volgari nonostante il il nudo." Con Aurelio Grimaldi Alba Parietti, dice, si trovò a suo agio: "Rispettò me e le mie ansie al di là degli interessi del produttore e di questo gli sarò sempre grata, perché è una persona delicata e un regista raffinato e una persona gentile. È il film può non piacere ma non me ne sono mai vergognata . Anzi. È stata l'occasione di lavorare con un bravo regista e un grandissimo Miki Manojlović.

Nei giorni scorsi Tinto Brass ha parlato del suo rapporto con le attrici dei suoi film: con alcune si trovò molto bene, e tra queste ha ricordato Monica Vitti e Stefania Sandrelli, con altre invece, tra cui Anna Galiena, il rapporto fu più burrascoso.