Adolescence: il giovane protagonista Owen Cooper svela qual è stata la scena più dura da girare

Il giovane attore britannico, nominato agli Emmy per la sua intensa interpretazione, svela i momenti più difficili sul set e riflette sull'impatto della serie.

Adolescence

Tra le rivelazioni più sorprendenti della nuova stagione televisiva, Adolescence si è imposta come una delle serie Netflix più discusse, affrontando temi delicati come la violenza giovanile e l'influenza della cultura online.

Al centro della storia c'è il personaggio di Jamie Miller, interpretato da Owen Cooper, che con soli quindici anni è diventato il più giovane candidato agli Emmy come miglior attore non protagonista in una miniserie o film. La sua interpretazione intensa e disturbante ha colpito critica e pubblico, ma per lo stesso Cooper ci sono stati momenti davvero complessi durante le riprese. Oggi Cooper ha raccontato alcune delle difficoltà riscontrate sul set durante le riprese.

La scena più difficile da girare per il giovane attore

In Adolescence, Jamie è un adolescente che sviluppa una forte aggressività nei confronti delle donne, condizionato dal rifiuto sentimentale e dall'influenza tossica di podcast misogini e contenuti tossici. Un personaggio distante dalla personalità del giovane attore, che ha confessato di aver faticato soprattutto durante una delle sequenze più dure: lo scontro con la psicologa infantile Briony Ariston, interpretata da Erin Doherty. "Non riuscivo a farcela, ho odiato ogni secondo. Non era nella mia zona di comfort", ha dichiarato Cooper, sottolineando quanto sia stato complesso calarsi in un ruolo così distante da sé stesso.

Adolescence Jamie Psicologa Dialogo
Adolescence

A rendere l'esperienza ancora più impegnativa è stata la scelta del regista Philip Barantini di girare l'intera miniserie in un'unica ripresa continua. Cooper ha ricordato la tensione provata durante le prime letture della sceneggiatura: "Ho pensato che intendesse una sola scena, non quattro episodi interi". Per prepararsi, ha passato notti intere a studiare e provare battute, temendo di essere lui a costringere la troupe a ricominciare tutto dall'inizio. Nonostante le paure, il risultato ha dimostrato la sua dedizione e professionalità.

Un finale che resta nel cuore

Tra i momenti che l'attore ricorda con maggiore intensità c'è il quarto episodio, che culmina in una scena dal forte impatto emotivo: il padre di Jamie mette a letto il suo orsacchiotto, simbolo dell'innocenza perduta. "È la mia scena preferita di tutta la serie", ha rivelato Cooper, lodando anche i colleghi Stephen Graham, Christine Tremarco e Amélie Pease per la loro performance. Un epilogo struggente che ha contribuito a rendere Adolescence una delle produzioni più acclamate dell'anno.

Adolescence Graham Cooper
Adolescence: un'immagine del primo episodio

Pur avendo interpretato un personaggio complesso e problematico, Cooper ha spiegato di non essersi mai lasciato travolgere da Jamie: "Prima di 'azione' e dopo 'cut' tornavo subito me stesso". Una maturità sorprendente per un attore così giovane, che ora guarda agli Emmy come a un'occasione unica per incontrare colleghi stimati e consolidare una carriera che promette di brillare a lungo.