Addio a Furio Scarpelli

In coppia con Age Incrocci, è stato uno dei padri della commedia all'italiana. Ha lavorato, tra gli altri, con Totò, Monicelli e Scola, ma anche con autori delle generazioni successive come Archibugi e Virzì.

Ci lascia una delle figure più importanti della nostra cinematografia, nello specifico della commedia all'italiana: Furio Scarpelli si è spento stanotte all'età di novant'anni, come confermato da suo nipote Filiberto. Figlio del celebre fondatore di un giornale umoristico, Scarpelli iniziò ad affinare le sue capacità di scrittura firmando alcune illustrazioni per riviste satiriche, già prima della guerra. Successivamente, inizia il suo sodalizio artistico con Age (Agenore Incrocci, scomparso cinque anni fa) con il quale firma i primi titoli di successo interpretati dal grande Totò, e più avanti le pellicole del periodo d'oro della nostra commedia, come I soliti ignoti, I compagni e La grande guerra di Mario Monicelli, Sedotta e abbandonata e C'eravamo tanto amati di Scola, ma anche film di genere diverso come Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone, del '66.

Dopo la fine della collaborazione con Incrocci, Scarpelli proseguì la propria attività di sceneggiatore continuando a lavorare con maestri come Ettore Scola, ma anche con gli autori delle nuove generazioni, tra cui la Archibugi e Paolo Virzì. Il suo ultimo lavoro, in qualità di supervisore della sceneggiatura, è il film Christine Cristina, biopic sulla poetessa Cristina Da Pizzano che segna l'esordio alla regia di Stefania Sandrelli ed è atteso nelle sale per il 7 maggio.