Ci lascia Claude Chabrol, uno dei grandi protagonisti della Nouvelle Vague francese, scomparso oggi a Parigi, dove era nato 83 anni fa. Dopo essersi avvicinato al cinema lavorando come proiezionista, Chabrol collaborò come critico ai Cahiers du Cinéma e successivamente, insieme al collega Eric Rohmer, pubblicò un libro sull'opera di Alfred Hitchcock, che lui stesso aveva incontrato nel 1955. Verso la fine degli anni Cinquanta, grazie all'aiuto economico della sua prima moglie, Chabrol debuttò dietro la macchina da presa con Le beau Serge, che ottenne qualche riconoscimento e l'accoglienza positiva da parte della critica. Dagli esordi alla regia, fino alla sua morte, il regista francese è stato sicuramente il più prolifico degli altri esponenti della Nouvelle Vague, imponendo sin da subito uno stile riconoscibile, che almeno nei primi anni si rifaceva al cinema di Hitchcock.
Tra le collaborazioni più frequenti di Chabrol, quella con l'attrice Isabelle Huppert, con la quale aveva girato numerose pellicole, a partire da Un affare di donne, del 1988, fino al più recente La commedia del potere, presentato al Festival di Berlino nel 2006. Sempre a Berlino, lo scorso anno, Chabrol aveva presentato il suo ultimo film, il poliziesco Bellamy, interpretato da Gerard Depardieu.
Il regista era stato sposato tre volte, ed aveva avuto due figli: Mathieu, che dagli anni '80 iniziò a collaborare con lui per le colonne sonore dei suoi film e Thomas, nato dal matrimonio con Stephane Audran e diventato poi attore.