Ci lascia Bigas Luna, autore di alcune tra le pellicole più "calde" del cinema spagnolo, che lanciò Penelope Cruz, ma fece affidamento anche sulla sensualità delle nostre attrici, da Stefania Sandrelli, Anna Galiena, fino alla Bambola Valeria Marini e la splendida Francesca Neri de Le età di Lulù. Autore provocatorio - i suoi primi film trattavano temi scottanti come l'incesto e la zoorastia - Luna era malato da tempo, e nonostante questo ha lavorato fino all'ultimo: un portavoce della sua famiglia infatti, ha assicurato che l'ultimo lavoro del regista, Mecanoscrito del segundo origen, sarà portato a termine e dedicato a suo nipote.
La carriera cinematografica di Bigas Luna inizia ufficialmente nel 1976 con Tatuaje (prima ancora si era occupato di design e arredamento, e aveva anche firmato dei lavori cinematografici che si collegavano direttamente al design) ma l'attenzione da parte del pubblico internazionale arriverà solo nei primi anni Novanta con Le età di Lulù, tratto da un romanzo di Almudena Grandes, al quale faranno seguito Prosciutto, prosciutto, Uova d'oro, La teta y la luna e Bambola. Tra i film più significativi degli anni Zero invece, spicca Son de mar, con Leonor Watling.