Non era facile scegliere tra tutte le interpretazioni in nomination - tutte valide e intense, tra l'altro - ma alla fine l'Academy ha voluto premiare Meryl Streep per il suo ruolo da protagonista in The Iron Lady, il biopic di Phyllida Lloyd dedicato a Margaret Thatcher, controverso ex-primo ministro britannico che ha lasciato il segno nella storia del suo paese, oltre che in quella europea. Nell'accettare l'Oscar - il terzo della sua carriera - la Streep ha ringraziato puntando molto sull'autoironia, come se avesse voluto quasi "scusarsi" di aver tolto l'opportunità di vincere ad altre colleghe.
Il film della Lloyd ha ottenuto un altro Oscar per il trucco, quello che ha trasformato l'affascinante Streep nella volitiva Lady di Ferro, realizzato da J. Roy Helland e Mark Coulier. In occasione della release del film, la Streep aveva rivelato che non è stato facile interpretare un personaggio come quello della Thatcher, non solo per ragioni legate all'interpretazione, ma anche per le lunghe ore di lavoro trascorse sul set di quella che è una produzione dai costi contenuti.