La prima italiana del documentario A Dog Called Money del pluripremiato fotografo Seamus Murphy, sulla cantante di culto P.J. Harvey, star del rock al femminile, sarà uno degli "Eventi Speciali" della 60esima edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, dal 2 al 9 novembre a Firenze. Il documentario uscirà nelle sale cinematografiche nel 2020 distribuito da Wanted Cinema.
La prima italiana del film si terrà sabato 3 novembre, alle 21, al cinema La Compagnia, una delle sale principali della manifestazione - presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alberto Lastrucci - che si propone di presentare il meglio del cinema documentario internazionale con un programma di oltre 100 titoli.
Scritto e diretto dal fotografo e film-maker irlandese Seamus Murphy, il film testimonia il processo creativo dietro l'ultimo disco di P.J. Harvey, The Hope Six Demolition Project. Nato dal lungo viaggio intrapreso dalla cantautrice britannica insieme al fotografo irlandese attraverso Afghanistan, Kosovo e Washington DC, già diventato un libro di poesie e foto The Hollow of the Hand (2015), l'album, con tutti i suoi retroscena, è stato fissato su pellicola. Oltre alle immagini del viaggio, il film mostra, infatti, anche le fasi di registrazione di The Hope Six Demolition Project alla Somerset House di Londra. In un esperimento artistico senza precedenti, chiusi in una stanza dalle pareti vetrate, sotto lo sguardo del pubblico, PJ e i suoi musicisti, per cinque settimane nel gennaio del 2015, hanno dato vita a una sorta di scultura sonora.
Alla proiezione seguirà la performance live: 19'40''/Enrico "Der Maurer" Gabrielli (fiati) + Sebastiano De Gennaro (elettronica e percussioni) suonano musica scritta. Gabrielli, polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha partecipato alle registrazioni e al tour dell'ultimo album di PJ Harvey, The Hope Six Demolition Project al Somerset House.