Sebastian Stan su A Different Man: "Il mio personaggio non è una 'bestia'. Le parole sono importanti"

Sebastian Stan ha cortesemente ripreso un giornalista che aveva definito il suo personaggio in A Different Man "una bestia", ricordando l'importanza delle parole che vengono usate.

Sebastian Stan su A Different Man: 'Il mio personaggio non è una 'bestia'. Le parole sono importanti'

Sebastian Stan, durante la conferenza stampa del film che si è svolta alla Berlinale, ha voluto ricordare a un giornalista l'importanza della scelta delle parole nel descrivere il suo personaggio in A Different Man.
Nel progetto la star ha il ruolo di un aspirante attore con il volto sfigurato che decide di sottoporsi a delle operazioni chirurgiche per iniziare una nuova vita, diventando però ossessionato da un attore con un problema fisico simile, parte affidata ad Adam Pearson, che lo sta interpretando in uno spettacolo basato sulla sua vita precedente.

La replica dell'attore

Un giornalista, non madrelingua inglese, aveva fatto una domanda al protagonista di A Different Man chiedendo: "Cosa pensi accada dopo la trasformazione da questa bestia, come lo definiscono, a questo uomo perfetto?". Sebastian Stan ha però replicato: "Devo riprenderti un po' sulla scelta delle parole. Parte del motivo per cui il film è importante è perché, spesso, non abbiamo il giusto vocabolario. Si tratta di una situazione un po' più complessa e, ovviamente c'è la barriera linguistica e tutto il resto, ma 'bestia' non è la parola da usare. In fondo è interessante sentire questo punto di vista perché penso sia quello che sta dicendo il film. Abbiamo dei preconcetti. Non siamo educati a capire questa esperienza in particolare".

Adam Pearson ha aggiunto che pensa gli spettatori siano più intelligenti rispetto a quanto si possa pensare: " Un buon film cambierà quello che il pubblico pensa per un giorno, ma un film grandioso cambierà quello che un pubblico pensa per tutta la vita".

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L'importanza della rappresentazione

Il regista Aaron Schimberg ha invece ricordato: "Per me è sempre importante che se realizzo un film su delle persone che hanno delle deformazioni si possano assumere persone che sono in quella situazione". Il filmmaker, che è nato con palatoschisi, ha inoltre spiegato di aver potuto attingere alla sua esperienza e alle sue riflessioni riguardanti quanto quell'aspetto fisico abbia avuto un impatto sulla sua vita e sugli eventuali cambiamenti.

Pearson ha infine parlato dell'importanza della rappresentazione ricordando che durante le riprese del film ha trovato un posto dove prendere il caffè, fare colazione o andare al bar e all'inizio ha dovuto affrontare alcune conversazioni legate al suo aspetto fisico: "Più le fai più diventa facile. L'unico modo per mettere in discussione la percezione delle persone su qualcosa, metterla realmente in discussione, è esporre le persone in modo gentile ed educato. Più lo facciamo, più diventa facile e naturale. Non ho interesse nel sconvolgere le persone per sottometterle. Amo una buona conversazione onesta e una correzione amorevole e cortese quando è necessario".