Rapina a mano armata è un film del 1956 diretto da Stanley Kubrick con Sterling Hayden e Coleen Gray. Durata: 85 min. Paese di produzione: USA.
Johnny Clay, appena uscito di prigione, riunisce una gang per compiere una rapina in un ippodromo. Il piano è apparentemente perfetto, ma Johnny non ha fatto i conti con l'avida moglie di uno dei membri del gruppo, che rivela il piano al suo amante...
Tutto il cinema (e la vita) dentro un noir Rapina a mano armata, terzo lungometraggio di Stanley Kubrick, girato e montato tra il '55 e il '56, si giova, in modo evidente, delle maniacali e scaltre competenze del giovane regista, allora ventottenne. Kubrick, infatti, per …
Date di uscita e riprese - Rapina a mano armata è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 21 Marzo 1956; la data di uscita originale è: 06 Giugno 1956 (USA). Le riprese del film si sono svolte in USA. Ecco alcune delle location …
Specifiche tecniche - Girato in: 35 mm. Proiettato in: 35 mm. Rapporto immagine: 1,37 : 1 e 1,66 : 1. Colore: bianco e nero. Formato audio: Mono. Lingua originale: inglese.
Johnny Clay: "A te piacciono i soldi. Tu hai un grande simbolo del dollaro dove la maggior parte delle donne ha un cuore"
Attualmente Rapina a mano armata ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Rapina a mano armata è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 96% sul 100%, su Metacritic ha invece ottenuto un voto di 91 su 100 mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 7.9 su 10
Rapina a mano armata
2022 - A e R Production
Contiene 1 Ora e 24 Minuti di contenuti su 1 Disco.
In occasione dell'arrivo su Infinity del film Non si ruba a casa dei ladri, ripercorriamo le variazioni sul tema di furti e rapine sul grande schermo.
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Partendo dai generi, i film di Kubrick hanno sempre teso a manifestare, alla massima potenza, le virtù straordinarie del mezzo-Cinema: l'immagine più il movimento più la scrittura più la musica più il montaggio e più ancora, dentro un grumo inestricabile al cui interno nulla è più scindibile da nulla, nel miraggio d'una comunicazione ormai onnicomprensiva e massimamente performante.
The Killing narra dell'eterna storia dell'uomo e di quell'ironia che si chiama vita. Ovvero: dell'uomo che, per ironia, qual siano i suoi progetti e i suoi sogni, e di conseguenza il suo agire, finisce sempre col ritrovarsi di fronte all'imprevisto.