Il coraggio del leone 2020

Il 2020 ha rappresentato l’anno di esplosione della pandemia e, di conseguenza, della cancellazione o, nella migliore delle ipotesi, di sospensione dei principali eventi culturali a livello italiano e internazionale.

Anche la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia non avrebbe dovuto far eccezione. Prevista, come di consueto, tra fine agosto e inizio settembre, anch’essa era destinata a riversarsi totalmente sui mezzi di comunicazione digitali o, addirittura, a non svolgersi, nemmeno in tale forma. Ma il coraggio di affrontare la nuova realtà e il senso di responsabilità degli organizzatori, uniti indissolubilmente al rispetto totale delle regole dettate dalle istituzioni politiche e sanitarie, hanno permesso alla Mostra di svolgersi in tutta sicurezza, mandando un inequivocabile segnale di ripartenza e regalando una spinta all’intera industria cinematografica, tra le più danneggiate dalla crisi mondiale.

In una città anomala, svuotata quasi del tutto di turisti e dalla confusione tipica attorno al Lido nei giorni della rassegna, si è potuto assistere all’accensione di luci ormai spente da mesi, alla riapertura delle strutture della Biennale, alle proiezioni di opere prime che hanno riportato l’attenzione sul cinema dopo un periodo nel quale l’arte si è dovuta necessariamente fare da parte. Questo documentario racconta un crescendo di emozioni, che si è creato tra palco e dietro le quinte, tra quello che passa davanti allo schermo e ciò che resta dietro, ma coinvolge ogni singolo spettatore in profondità. Il Leone d’oro di Venezia ha ruggito con tutta la sua imponenza, per farsi sentire ancora una volta in tutto il mondo.