È stato un fenomeno inaspettato di fine 2021-inizio 2022, fatto di passaparola e soprattutto di scoperta settimana dopo settimana (come non succedeva da tempo, forse da WandaVision). Ora finalmente torniamo a parlarne nella nostra recensione di Yellowjackets 2, la seconda stagione del survival drama già cult dal 12 aprile su Paramount+ con appuntamento settimanale. La serie, dopo aver ottenuto il raro punteggio del 100% su Rotten Tomatoes e le sette nomination agli Emmy, prodotta dallo studio Entertainment One (eOne), è pronta a tornare con 10 nuovi episodi e riprendere da dove avevamo lasciato le nostre ragazze preferite in quello sconvolgente finale di stagione.
Ritorno in pompa magna
L'attesa è valsa la pena. Come dicevamo, la seconda stagione di Yellowjackets - nei primi due episodi che abbiamo potuto vedere in anteprima - riprende da dove avevamo lasciato le nostre protagoniste insieme alle loro vite traumatizzate. Nel passato sono passati due mesi dalla morte di Jackie (Ella Purnell), che ha colpito soprattutto Shauna (Sophie Nélisse), ora incinta di sette mesi (utilissimi questi riferimenti temporali inseriti nella narrazione). Il sonnambulismo violento di Taissa (Jasmin Savoy Brown) peggiora ma non sembra spaventare Vanessa (Liv Hewson). Inoltre Javi è ancora scomparso e le ricerche di Natalie (Sophie Thatcher) e Travis (Kevin Alves) non sembrano portare a nulla, credendolo morto: le sopravvissute sono scoraggiate e non credono più che qualcuno possa venire a salvarle, dopo quanto successo all'aeroplano e soprattutto ora che è arrivato l'inverno.
Nel presente, invece, le versioni adulte delle Yellowjackets devono fare i conti con le proprie vite messe sottosopra e con il proprio passato: Taissa (Tawny Cypress) ha incredibilmente vinto come senatrice del New Jersey ma ha allontanato la propria famiglia, in primis la moglie Simone che ha scoperto la stanza segreta con l'altare religioso che sembra rimandare a quanto accaduto sull'isola. Shauna (Melanie Lynskey) e Jeff (Warren Coleman) sembrano più uniti che mai ma devono ancora affrontare ciò che la donna ha fatto al suo amante, mentre la loro figlia adolescente è sempre più irrequieta perché non comprende i segreti che stanno tenendo i genitori. Nat (Juliette Lewis) è stata misteriosamente rapita e si ritroverà nella setta guidata da Lottie mentre una sempre più folle Misty (Christina Ricci) si prodiga per ritrovarla.
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Traumi presenti e passati
Lottie adulta (Simone Kessell, già vista in Obi-Wan Kenobi) è una delle importanti new entry di questa seconda stagione, che vuole alzare il tiro anche a livello di casting, dopo l'ottimo lavoro compiuto nella prima stagione. Lottie adolescente (Courtney Eaton) che aveva già acquisito maggiore importanza negli ultimi episodi del ciclo inaugurale, diviene centrale nella seconda stagione grazie ai propri "poteri" e al rapporto mistico che riesce a creare con quel luogo dimenticato da Dio, e che come abbiamo visto ha conseguenze importanti anche nel presente. Ci sono anche dei riferimenti - delicati e cruenti - al cannibalismo visto nell'incipit del pilot, che aveva dato un indizio su come le Yellowjackets potessero essere sopravvissute per ben 18 mesi: ad esempio Shauna che dopo aver staccato per sbaglio un orecchio congelato al corpo di Jackie, finisce per ingerirlo, quasi per averla sempre con sé per l'eterno senso di colpa che prova. Oppure Taissa che morde il labbro a Van, quasi mangiandolo. Colpa, rimorso, accettazione sono solo alcuni dei sentimenti esplorati in questo secondo ciclo di episodi, continuando il fil rouge impostato dagli autori della prima stagione.
Se la serie aveva parlato, attraverso la squadra di calcio femminile protagonista, di romanzo di formazione, trauma, sopravvivenza, orrore psicologico, fisico e mistico, le nuove puntate continuano questo trend mettendo continuamente le protagoniste di fronte a scelte impossibili per rimanere vive e lucide anche nel presente, 25 anni dopo. i creatori Ashley Lyle e Bart Nickerson hanno saputo giocare, almeno nei primi episodi visti, con le caratteristiche che avevamo amato e avevano fatto la fortuna dello show, alzando il tiro. Ecco arrivare quindi le altre due new entry, che portano con sé ulteriori domande. Lauren Ambrose (indimenticabile Claire in Six Feet Under e apprezzatissima di recente come Dorothy in Servant) arriva ad interpretare la versione adulta di Van (un casting oltremodo perfetto) e quindi capiremo che fine ha fatto un'altra delle sopravvissute nel presente. Perché la storia con Taissa è finita se sembrava andare così bene e perché non è stata quasi nominata nel ciclo inaugurale?
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Le Altre
Proprio come in Lost, di cui questa serie ha preso l'eredità facendone altro, conosciamo meglio un'altra parte delle sopravvissute e altre location di quel luogo ameno dove sono rimaste bloccate, strizzando l'occhio agli Altri. Mentre proviamo a rispondere alle domande, non possiamo non rimanere totalmente affascinati dalla fotografia scura e acida e dalla colonna sonora pazzesca che pesca nei generi più disparati per raccontarci il disagio giovanile per eccellenza. Se diventare adulte è una questione di sopravvivenza, qui lo è all'ennesima potenza. Una metafora della crescita, del diventare donne attraverso il sangue - delle mestruazioni come di ciò che si è disposti a sacrificare, letteralmente e non, per diventare adulte. Arriverà anche nientemeno che Elijah Wood a rinfoltire il cast nei panni di un cittadino detective che ha a che fare con Misty. Insomma, cosa volere di più?
Conclusioni
Concludiamo la recensione di Yellowjackets 2 felicissimi di aver ritrovato le nostre ragazze preferite della tv in gran forma e pronte ad alzare l’asticella del racconto ancora una volta. Merito della scrittura asciutta e della messa in scena intrigante, colonna sonora compresa, e delle new entry pronte a portare ancora più scompiglio nella vita delle protagoniste, su cui vogliamo scoprire ancora di più per rispondere ad alcune importanti domande.
Perché ci piace
- Tornano le caratteristiche che avevano fatto la fortuna della prima stagione.
- Il casting delle new entry.
- La colonna sonora e la fotografia, davvero pazzesche.
- Gli indizi disseminati sulle tematiche feroci come il cannibalismo e il misticismo.
Cosa non va
- Non vediamo difetti, ma se non avevate apprezzato il ciclo inaugurale, difficilmente lo farete con i nuovi episodi.