Le voci italiane di Wish sono Gaia, che doppia la protagonista Asha, Michele Riondino, che ha il ruolo di Magnifico, modellato in originale su Chris Pine, e Amadeus, a cui è stato affidato Valentino, capra parlante. In sala dal 21 dicembre, Wish è il 62esimo classico Disney di animazione, che celebra i 100 anni della casa fondata da Walt Disney.
La trama di Wish segue, appunto, Asha: la ragazza sogna di diventare l'apprendista di Magnifico, re di Rosas, che ha il potere di esaudire i sogni e, per mantenere la pace, custodisce quelli dei suoi sudditi, realizzando quelli che non sono una minaccia. Quando la protagonista scopre che è lui a decidere quali sogni meritano di avverarsi si ribella.
La ribellione è un tratto fondamentale in chi è giovane: ne sono convinti anche i doppiatori del film. Nella nostra intervista, Amadeus ci ha infatti detto che i giovani per lui sono fondamentali. Non è un caso quindi che, da quando è direttore artistico di Sanremo, ce ne siano sempre di più in gara.
Wish: intervista ad Amadeus, Michele Riondino e Gaia
Per Gaia ribellarsi è fondamentale: "Se non metti in discussione la struttura che ti circonda non riesci a capire a livello identitario chi sei. Credo che mettere in discussione faccia sempre bene. Puoi condividere una struttura societaria, oppure puoi fare la rivoluzione come fa Asha e riprendere in mano i tuoi sogni. Che significa essere attiva nella creazione del tuo percorso. Se salvi il tuo sogno puoi salvare anche quello di tanti altri."
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Per Michele Riondino: "È rivoluzionario anche andare oltre certe tradizioni. In Wish c'è la tradizione di affidare i propri sogni e desideri a qualcuno, nell'attesa che vengano esauditi attraverso l'esercizio di qualcun altro. Quindi ci si affida a qualcuno che possa realizzare i tuoi sogni. Questa tradizione viene tradita, superata da Asha e dalla sua giovinezza e dalla sua necessità di muoversi, di agire."
Per Amadeus: "I giovani sono il motore: bisogna partire da loro, ascoltarli, non fare la parte di quelli che sanno di più. Certo, alla mia età conosco più cose rispetto a chi ha 15 anni, ma sono incuriosito da quello che hanno da trasmettere. Forse perché ho un figlio di questa età. Quindi un cuore ribelle a me piace. La ribellione, forse perché io ero così da ragazzino, e lo vedo anche in mio figlio, è un aspetto che mi piace. La ribellione vuol dire non voler tracciare una strada che è già stata tracciata. Sperimentare qualcosa di diverso. Non aver paura di sbagliare. Noi non dobbiamo bloccare questo cuore ribelle. Se non porta in un senso assolutamente negativo, ovviamente."