Eccola lì, a mezz'aria, controluce, tagliando la scena illuminata dalla fotografi di Alice Brooks. Silouhette nera, scopa e cappello. La Elphaba di Cyntia Erivo entra in scena con una tale potenza da far vibrare le poltrone della sala. Personaggio eccezionale, di diritto tra i migliori degli ultimi anni.
Il merito va ovviamente a Gregory Maguire che ha riletto Il Mago di Oz, prestando poi il suo romanzo a Stephen Schwartz e Winnie Holzman, che ne hanno fatto un musical da sold-out. Ed è merito di Jon M. Chu, che è riuscito a rendere Wicked grande cinema. Due film, una sola anima. Il regista sembra allora voler subito mettere in chiaro le cose: Wicked - Parte 2 vuole cogliere il lato più intimo delle protagoniste, senza rinunciare allo spettacolo.
Wicked - Parte 2: Elphaba e Glinda, nemiche amiche
Non è certo un mistero che Wicked - Parte 2 sia stato girato back-to-back. Una sfida produttiva gigantesca che ha raccolto tecnici come Paul Tazewell (costumi), Nathan Crowley (scenografia) e Myron Kerstein (montaggio). Un team di qualità, sorretto dalle musiche di Stephen Schwartz e John Powell. Una struttura sonora che diventa il timbro aureo della sceneggiatura, firmata da Winni Holzman e Dana Fox.
La storia riprende direttamente il finale del primo capitolo: da quanto Elphaba si è ribellata al Mago di Oz, la propaganda del Regno l'ha trasformata nella Malvagia Strega dell'Ovest. Uno spauracchio, la cattiva perfetta, il nemico adatto per governare l'opinione delle masse. Vedi alla voce: populismo. Intanto, Glida (Ariana Grande) è diventata "il volto pubblico" del "regime" del Mago, divenendo per tutti "Glinda la buona". Nonostante questo, sa perfettamente che il cuore della sua (ex) amica Elphaba è mosso dalle più buone delle intenzioni: smascherare Oz.
Luce e tenebra: un finale che funziona
Forse, meno efficace dal punto di vista musicale rispetto alla prima parte - per quanto riguarda i brani in scaletta - questo Wicked: For Good (il titolo originale, esaustivo ed efficace: perché "raffreddarlo" solo con un'asettica Parte 2?) cambia senza cambiare davvero. Rielabora il cinema degli anni Cinquanta - da Eva contro Eva a Sette spose per sette fratelli - per trasformarlo in un film di rivolte e di consapevolezze, ponendo l'attenzione sul potere, e su come poterlo contrastare. Da una parte la resistenza, dall'altra il potere stesso.
Dunque, quali sono le conseguenze delle nostre azioni? Cosa succede se il potere è sfruttato per imbonire e confondere la società? Si domanda Jon M. Chu, allargando il più possibile lo spazio scenico, dando respiro alle immagini, ai personaggi e alle emozioni.
Così facendo allarga il sogno, ricostruendo un'immaginazione frantumata. Quella di Glinda - che Ariana Grande modella e plasma come meglio non potrebbe, ammettendo di essere stata "illuminata" dal ruolo - e poi la nostra, trasportata al centro di una fiaba che più moderna non si potrebbe.
In Wicked - Parte 2 c'è il conflitto, c'è il tormento, ci sono le "riflessioni e le distorsioni". Soprattutto, c'è il cuore che muove la ragione. Il cuore guastato di Elphaba, e il cuore in bilico di Glinda. Luce e tenebre, tecnica e sentimento, talento e meraviglia.
Una storia potentissima
E se il viaggio lungo la strada dai mattoni gialli è ormai concluso, l'utopia di Oz riesce a trasformarsi in una passione reale, sociale e, nemmeno a dirlo, politica. Ancora, un sentimento senza tempo, riletto in un musical capace di non far mai notare gli spazi tra le canzoni e i dialoghi, lasciando che lo spettatore percepisca l'intimità dei personaggi attraverso una meravigliosa rappresentazione musicale e umana.
Come nella splendida inquadratura finale, che racchiude la relazione tra Elphaba e Glinda. Una distanza che si azzera, e la luce che si mischia all'ombra. È questo il vero tema del film: allontanarsi da ciò che pensiamo che gli altri vedano in noi per riavvicinarci semplicemente a "ciò che dobbiamo essere". Per sempre.
Conclusioni
L'utopia di Oz e il populismo, la creazione del "cattivo" e il popolo soggiogato. E poi la rivoluzione, che passa attraverso l'amore e l'amicizia. Il film conclude il viaggio di Elphaba e Glinda, mescolando luce e oscurità. Ariana Grande e Cynthia Erivo si confermano strepitose, completandosi a vicenda. Se il tono musicale è forse meno potente rispetto al primo capitolo, Wicked - Parte 2 riesce ad unire cinema classico a cinema moderno, esaltando il sogno e l'immaginazione di una storia universale.
Perché ci piace
- L'incipit funziona.
- Il tono, a volte decisamente drammatico.
- L'inquadratura finale.
- Come viene utilizzata Dorothy.
Cosa non va
- Forse, meno incisivo dal punto di vista musicale.