Con Jon M. Chu Michelle Yeoh aveva già lavorato, sul set del film Crazy & Rich, rimanendoci in buoni rapporti. Quando però il regista le ha offerto un ruolo nel suo nuovo progetto, Wicked, tratto dall'omonimo musical di Broadway, l'attrice premio Oscar gli ha risposto bruscamente: "Ma sei pazzo? Non so cantare!". Chu però non ha mollato: le ha fatto mandare un videomessaggio dalle sue protagoniste, Cynthia Erivo e Ariana Grande, interpreti delle streghe Elphaba e Glinda, in cui dicevano alla collega: "Abbiamo bisogno di te!". E così l'ha convinta.
Nelle sale italiane dal 21 novembre, Wicked ci offre l'ennesima trasformazione di Michelle Yeoh, che qui indossa la parrucca color platino di Madame Morrible, insegnante di magia che percepisce il potenziale di Elphaba, decidendo di farle delle lezioni private, in modo da aiutarla a controllare i suoi poteri. La donna è una delle pochissime persone dotate di magia nel mondo di Oz e per questo è molto vicina al mago di Oz (Jeff Goldblum).
Non tutto ciò che luccica però è fatto di smeraldo e il personaggio ha diverse sorprese in serbo per Elphaba e Glinda. Nella nostra intervista l'interprete ci racconta come ha dato vita a questa professoressa, che si presenta come estremamente gentile, ma che in realtà ha progetti molto ambiziosi nel cuore (e una passione per le entrate in scena a effetto).
Wicked: intervista a Michelle Yeoh
Durante il press tour di Wicked, Michelle Yeoh ha ribadito che secondo lei la gentilezza è un superpotere. Ma se è così, perché lo sfruttiamo così poco? E, soprattutto, va così poco di moda, specialmente sui social?
Yeoh: "Purtroppo è così. Dato che sui social media si ha la possibilità di nascondersi dietro l'anonimato, si dicono cose che non si avrebbe il coraggio di pronunciare dovendosi alzare in piedi di fronte a una folla di persone. Quando sei sui social invece sei da solo e pensi: adesso scrivo questa frase. E, una volta che hai rotto l'argine, altre persone possono aggiungere frasi pesanti alla tua. Diventa una reazione a catena. Forse se tutti ci ricordassimo di essere gentili e ci fermassimo tre secondi a valutare se sia davvero il caso di scrivere una cosa pesante, magari staremmo tutti meglio".
"Tra l'altro potremmo impiegare quel tempo per fare qualcosa di bello, o almeno di divertente. È straziante vedere il bullismo anche sui social. Ho una carissima amica che vive a Ginevra, che ha una fondazione: aiuta i bambini piccoli ad affrontare proprio questo, perché non sanno come fare, ma sono esposti all'uso di internet e dei social. È molto dannoso per l'autostima di tutti, ma in particolare dei più piccoli. Si chiedono: perché tutti ce l'hanno con me? Perché un piccolo commento si trasforma in uno sfogo così incredibile?".
Da grandi emozioni derivano grandi poteri
I poteri di Elphaba si scatenano soprattutto quando prova rabbia. Madame Morrible se ne accorge e allora le dice che se imparerà a guidare le sue emozioni, non avrà limiti. Praticamente la vita degli attori. Controllare i propri sentimenti però non è affatto semplice. Come ci si riesce?
Michelle Yeoh: "Trovando le persone giuste con cui lavorare, collaborando con i registi più gradi. È questo che devi fare, come attore. È come se tu fossi uno strumento e le emozioni ciò che devi consegnare ai personaggi che interpreti. Ci sono io, Michelle Yeoh, la persona, e poi ci sono i personaggi. Madame Morrible, Evelyn Wang, è tutto separato. Ogni volta che entro in un nuovo personaggio mi chiedo: chi è davvero Madame Morrible? Quali sono i suoi vestiti, come si comporta, come entra in una stanza? Ogni personaggio è molto diverso, quindi ogni volta devi adattare il tuo carattere a quello di chi stai interpretando. Ho un diario per ciascuno dei miei personaggi: ognuno di loro ha vita propria. Non sono io che cerco di essere questa persona, divento questa persona. E quali sono i sogni di Madame Morrible, che viene da Oz? Quali sono le sue ambizioni? Quando capisco tutte queste cose, allora sono diventata lei".
Wicked, recensione: il potere del grande musical
Essere liberi significa essere soli?
Nel finale della prima parte di Wicked (la seconda arriverà in sala tra un anno, nel 2025), Elphaba canta la canzone Defying Gravity, sfidando la gravità e imparando a volare. Una strofa del brano dice: "Even if I'm flying solo at least I'm flying free". Ovvero: anche se volo da sola, almeno volo libera. Cos'è più importante secondo Michelle Yeoh? Volare liberi, oppure non volare da soli?
L'attrice: "Credo che volare liberi sia molto importante. Volare liberi con le persone che si amano è il massimo! Stare da soli è un'esistenza molto solitaria, a meno che tu non sia un monaco o una suora. In quel caso stai camminando sul sentiero dell'illuminazione e il tuo è un viaggio nell'interiorità. A me piace volare libera: a volte desidero del tempo da sola, perché credo che sia proprio in quel momento che si abbia la possibilità di riflettere su tutte le cose che stai facendo e chiedersi cosa sia davvero importante".
Non si può sfuggire al passato
Il professor Dillamont (doppiato in originale da Peter Dinklage), dice ai suoi studenti che non si può sfuggire al proprio passato. Michelle Yeoh ha vinto l'Oscar grazie al ruolo di Evelyn Wang in Everything Everywhere All at Once, in cui viaggia attraverso il multiverso, cambiando continuamente spazio e tempo. Visto che sul tema ha riflettuto, è d'accordo con questa idea?
L'attrice: "Non si può sfuggire al passato, perché ci forma. Ha un significato. A volte devi lasciarlo andare e capire che è andata così, hai commesso un errore, è un peccato, ma bisogna andare avanti. È necessario lasciar andare quel passato. Alcune cose invece rimarranno per sempre con te, come la tua famiglia. La famiglia è il tuo passato, presente e futuro. È grazie a questo che capisci chi sei e cosa significa il passato per te. E questa è la cosa più importante".