Scordatevi la perfezione visiva e narrativa del Daredevil targato Netflix, tantomeno la congenialità, relativa al MCU, di Agents of S.H.I.E.L.D.. Scordatevi pure, per quanto riguarda l'universo DC, dei riusciti Gotham, Arrow o l'allegato spin-off The Flash. Tanti anni fa (nemmeno poi tantissimi, in alcuni casi) le serie TV tratte dai fumetti non erano affatto come le conosciamo oggi... anzi. Colorate (fin troppo), edulcorate, frivole, quasi naïf.
Perché ve lo diciamo visto che le suddette serie, a eccezioni di alcuni cult, sono finite irrimediabilmente nel dimenticatoio? Proprio perché il 7 novembre di quarant'anni fa andava in onda, negli Stati Uniti, la prima puntata di uno show che ha fatto la storia grazie a una forte dose di sex appeal, humour e action. Parliamo, ovviamente, di Wonder Woman, la serie televisiva tratta dai fumetti DC Comics interpretata dall'iconica Lynda Carter. In occasione del quarantennale della serie, andata in onda prima su ABC e poi su CBS, andiamo a scoprire le migliori serie TV vintage in... calzamaglia!
Wonder Woman, dal 1975 a 1979
Dicevamo di Wonder Woman. La serie in questione segue il successo dell'arcinoto Batman (di cui parleremo tra poco), visto che già dal 1967 l'idea di portare la celebre eroina in TV circolava tra gli studios. Dopo un film per la TV andato in onda nel 1974, Wonder Woman, creata da William M. Marston - tra l'altro showrunner della serie partita il 7 novembre del 1975 - è la protagonista del pilot The New Original Wonder Woman (andato in onda in Italia decenni dopo, nel 2011, con il titolo Morte per gli Agenti Speciali, su Fox Retro) che, di fatto, sancisce il lancio del prodotto, suddiviso in sessanta episodi su tre stagioni. La fortuna di Wonder Woman, differente dal fumetto per alcuni tratti, ma anche capace di influire sui comics stessi, è la partecipazione di Lynda Carter nel ruolo di Diana Prince/Wonder Woman. La sensuale e carismatica Miss Mondo USA si rivelò una perfetta Wonder Woman, capace di influenzare mode e costumi degli anni '70. Nonostante il grande successo sulla ABC della prima stagione, per le successive due la produzione si spostò sulla CBS, perdendo così ascolti, innovazione linguistica e appeal. In Italia la prima stagione è andata in onda solo nel 2011, mentre quelle targate CBS sono state trasmesse tra il 1982 e il 1983.
Batman, dal 1966 al 1968
Più di Wonder Woman, molto di più di Superman e, spesso e volentieri, ancora di salvezza dell'universo fumettistico targato DC. Batman, creato da Bob Kane e Bill Finger nel 1939, sul finire degli anni '60, fu protagonista assoluto del piccolo schermo grazie all'omonima serie TV trasmessa da ABC. Da dove cominciare? Forse dalla coppia di attori protagonisti, Adam West e Burt Ward, rispettivamente Batman e Robin? Oppure dai vari "Bang!", "Boom!", "Pow!" che apparivano sullo schermo durante i combattimenti, rendendo la serie una sorta di fumetto-cartoon live action? O ricordando la mitica Batmobile - tutt'ora immancabile pezzo per i collezionisti - realizzata sulla falsariga della Ford Lincoln Futura? E ancora, impossibile non citare i costumi dei protagonisti, saturi e brillanti di colori, la messa in scena quasi macchiettistica e il canovaccio narrativo sempre uguale ma sempre, incredibilmente divertente. Altra peculiarità di questo Batman in calzamaglia sono i cattivi, visto che sembrano usciti direttamente dalle pagine dei fumetti. Su tutti il Joker (con i baffi sotto il cerone!), interpretato da Cesar Romero, e Il Pinguino, con il volto di Burgess Meredith. Batman è andato in onda dal '66 al '68 e ora, i 120 episodi, sono disponibili in un altrettanto colorato cofanetto home video targato Warner.
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Spider-Man, dal 1977 al 1979
Passando in casa Marvel, molto prima dei fasti attuali uno dei più rappresentativi supereroi creati da Stan Lee ha fatto la sua comparsa in TV. Con risultati, va detto, non propriamente positivi. Parliamo del mitico Uomo Ragno che, tra il 1977 e il 1979, fu protagonista di uno show targato CBS/Paramount Pictures. La serie si chiamava L'uomo ragno (in originale The Amazing Spider-Man) e, a dar volto a Peter Parker, c'era Nicholas Hammond. Fu girata a Los Angeles invece che a New York (e già partiamo male), molti personaggi importanti non sono stati considerati durante le due stagioni prodotte e i costi realizzativi dello show per la CBS erano alquanto esorbitanti tanto da optare per la decisione di chiudere la serie. Riguardo a L'uomo ragno, un paio di curiosità: la prima, è che a cavallo tra gli '80 e '90 si pensò di fondere The Amazing Spider-Man con la celebre serie L'incredibile Hulk, creando così quella che sarebbe stata, forse, la prima mattonella per il Marvel Cinematic Universe; la seconda curiosità riguarda un'altra serie live-action, sempre dedicata a Spidey, andata in onda nel 1978. Non era uno show statunitense bensì giapponese e, Supaidāman (titolo originale nipponico della serie), inserì nello show numerose, folli caratteristiche della cultura anime tra cui i mecha ed enormi, futuristici robot. Risultato? Discutibile.
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L'Incredibile Hulk, dal 1977 al 1982
L'incredibile Hulk, andato in onda dal 1977 al 1982, è forse la migliore - oltre che longeva - serie vintage che possiamo ricordare. Lo show in questione, pur avendo come protagonista Bruce Banner/Hulk - interpretati dal compianto Bill Bixby e dall'altra icona, al pari di Lynda Carter, che è Lou Ferrigno - si distaccava quasi interamente dalla controparte fumettistica seguendo un'impostazione narrativa molto simile in tutti gli episodi, dato che Banner viaggia di città in città, puntata dopo puntata, incappando in situazioni che... lo fanno arrabbiare. Dalla serie sono stati tratti tre film TV nei quali Hulk, pensate un po', incontra prima Thor e poi Daredevil (immaginate oggi un prodotto televisivo del genere). Il successo dello show è tale ancora oggi da essere riproposto su varie emittenti, oltre che essere citato e omaggiato dalle pellicola Marvel. Lou Ferrigno, per l'appunto, ha fatto un cameo ne L'incredibile Hulk ed è il doppiatore, insieme a Mark Ruffalo, dell'Hulk di The Avengers.
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E gli altri?
Oltre quelli citati sopra, ci sono stati altri esempi - alcuni noti, altri meno - di supereroi vintage in calzamaglia. Possiamo per esempio considerare i film super-cult di Superman prodotti dal 1978 al 2006 (già, perché Superman Returns, diretto da Bryan Singer, è valutato come diretto sequel del franchise nato negli anni '70) e interpretati dall'indimenticabile Christopher Reeve. Il primo film, per esempio, è un capostipite del genere fumettistico, tra l'altro diretto da un regista come Richard Donner e interpretato anche da Marlon Brando e Gene Hackman. Tornando sul piccolo schermo, bislacco e deludente il tentativo, sempre della CBS, di portare in TV Flash, tratto dai fumetti DC. Una sola stagione, interpretata da John Wesley Shipp, e andata in onda su Italia 1 nel 1992. Pazzesco pensare che le musiche della serie furono scritte da uno dei più grandi compositori viventi: Danny Elfman.