Una birra al fronte, recensione: Zac Efron versione Homer Simpson scopre che la guerra è male (ma ha le birre)

La recensione di Una birra al fronte, nuovo film di Peter Farrelly con Zac Efron, disponibile da oggi 30 settembre su Apple Tv+.

The Greatest Beer Run Ever Trailer Apple Zac Efron
The Greatest Beer Run Ever: Zac Efron in una scena in trincea

Tragedia, avventura o commedia? Come si evince dalla nostra recensione di Una birra al fronte, film Apple Tv+ tratto da una storia vera in streaming dal 30 settembre, il nuovo lavoro di Peter Farrelly aspira ad abbracciare generi diversi senza mai intraprendere una direzione precisa. Come nel caso di Green Book, anche stavolta Farrelly torna a esplorare la società americana applicandovi il solito meccanismo di semplificazione binario. Nel film premiato con l'Oscar la contrapposizione era tra bianchi e neri, razzisti ed egualitari. Stavolta a scontrarsi sono repubblicani e democratici, patrioti e contestatori, bravi cittadini che servono la patria per proteggere il loro paese e ribelli hippie che osano mettere in discussione l'opportunità di combattere in Vietnam.

The Greatest Beer Run Ever Zac Efron
The Greatest Beer Run Ever: Zac Efron in una scena

Non nutre dubbi riguardo al fronte in cui schierarsi Chickie Donohue (Zac Efron), newyorkese compagnone amante dei pub e dell'ozio con un blando passato nell'esercito. In attesa di trovare il prossimo ingaggio su una nave mercantile, Chickie passa il tempo al pub insieme ai compagni di quartiere a bere e a farsi indottrinare dal gestore del locale, il Colonnello, che ha il volto di Bill Murray. Di fronte alla morte di amici e vicini partiti volontari per il Vietnam, e di fronte alla scelta della sorella (Ruby Ashbourne Serkis, figlia di Andy Serkis) di aderire ai movimenti di protesta contro la guerra, Chickie si convince che il gesto più patriottico per supportare i soldati e fargli sentire la vicinanza dei connazionali è recarsi in Vietnam con un carico di birre. L'impresa, sulla carta, appare folle, ma quando Chickie scopre che una nave è in partenza per il Vietnam non ci pensa due volte e si imbarca nel viaggio più assurdo mai immaginato.

Americano medio

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The Greatest Beer Run Ever: Zac Efron e Russell Crowe in auto

Dopo averlo incrociato casualmente in Vietnam, uno dei suoi amici arruolati definisce Chickie "troppo stupido per essere ammazzato". In pratica questo è il sunto del personaggio. Dopo essersi lasciato alle spalle le commedie demenziali alla Scemo e più scemo, Peter Farrelly si è accostato a un cinema serio concentrandosi su period movie ambientati in epoche chiave della storia americana, senza perdere il gusto per lo humor. In questo caso, però, quella che premendo sul pedale dell'umorismo avrebbe potuto rivelarsi una commedia travolgente, riflette tutta l'indecisione del suo autore sul tono da perseguire.

Greatest Beer Run Ever Paying Bill Murray
The Greatest Beer Run Ever: Bill Murray in una scena

Il physique du role del povero Zac Efron lo porta ancora una volta a incarnare un personaggio dotato più di buone intenzioni che di acume. Il suo Chickie è un sempliciotto che aderisce pedissequamente ai valori inculcatigli dalla mentalità predominante nel suo quartiere tanto da essere pronto a fare a botte per difendere gli ideali patriottici. Non che non fossimo stati messi in guardia. Nel corso del film, lo stesso Chickie dichiara orgoglioso il suo nuovo motto, "less drinking, more thinking". Anche se ogni tanto, di fronte alla notizia della morte degli amici, gli sorge qualche dubbio sull'opportunità del conflitto, lo scaccia rapidamente appigliandosi i valori promossi dalla famiglia, dalla tv e dal Colonnello che sembrano saperne molto più di lui. Perfino quando, di fronte al suo assurdo proposito, gli viene obiettato che in Vietnam la birra è largamente disponibile, lui non si perde d'animo e ribadisce la bontà d'intenti della sua missione.

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Un film "indeciso" tra commedia e dramma

Greates Beer Run Ever Zac Efron Russell Crowe
The Greatest Beer Run Ever: Zac Efron e Russell Crowe in una scena

La storia narrata da Una birra al fronte avrebbe acquistato consistenza con l'adesione a toni caustici ed eccessivi in stile MASH, ma quando Chickie arriva in Vietnam scopre che la guerra è brutta, ingiusta e sbagliata. In più un semplice misunderstanding lo aiuta ad aprire gli occhi sui misfatti della CIA, gettando una luce fosca sul ruolo degli USA nel conflitto. Chickie impara presto che soldati e civili vietnamiti sono tutti vittime e i toni della pellicola virano inevitabilmente verso il dramma senza però mai abbracciarlo completamente. Il romanzo di formazione di Chickie è prevedibile, la sua denuncia flebile, ma ciò che resta alla fine di un cammino di due ore alla scoperta di un orrore di cui il protagonista rimane semplice spettatore sono gli incontri.

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The Greatest Beer Run Ever: Zac Efron in una scena

Dal coraggioso fotoreporter di guerra di Russell Crowe all'ingenuo Oklahoma, il vigile urbano di Saigon con il mito dell'America, passando per i soldati incontrati sul suo cammino, ogni incontro apre gli occhi e la mente a Chickie arricchendone la visione. Più che affrontare la questione del Vietnam, il film scritto da Peter Farrelly con Brian Currie e Pete Jones, è il racconto dell'evoluzione di un personaggio attraverso il potere educativo del viaggio. Purtroppo la scelta di un background specifico come il Vietnam mette in luce la chiusura mentale dello script nel suo riflettere alla perfezione la psiche del personaggio. La visione di Una birra al fronte risulta un passatempo piacevole, vista la cura formale e lo sforzo nella messa in scena dei momenti clou come l'attacco su Saigon, ma l'arco emotivo del protagonista risulta troppo scontato e prevedibile per lasciare il segno. Nonostante l'impegno infuso da Zac Efron, difficile che questo ruolo rappresenti uno step ulteriore nella sua carriera.

Conclusioni

Il nuovo lavoro di Peter Farrelly mutua un approccio simile a quello di Green Book, ma stavolta il tema attorno a cui ruota non è più il razzismo bensì l'opportunità della guerra. Una denuncia tiepida, come spiega la nostra recensione di Una birra al fronte, per un film piacevole, ma poco incisivo i cui toni oscillano tra dramma e commedia. Zac Efron è il protagonista assoluto della storia, realmente accaduta, in un ruolo simpatico, ma non indimenticabile.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.5/5

Perché ci piace

  • Zac Efron spicca in un cast di comprimari di lusso, da Russell Crowe a Bill Murray.
  • La ricostruzione di alcune sequenze in Vietnam, in particolare l'attacco a Saigon è da cardiopalma.
  • Sulla carta, la storia ha un ottimo potenziale...

Cosa non va

  • ...ma l'indecisione tra toni comici e drammatici penalizza l'incisività del film.
  • L'arco di sviluppo del personaggio è banale e prevedibile.