Recensione Imbattibile (2006)

Il punto di forza ma anche la debolezza del film è il suo procedere in maniera lineare, il suo accompagnare lo spettatore passo passso nel racconto e il suo essere tremendamente scontato.

Un sogno che diventa realtà

Il sogno di ogni tifoso è quello di poter giocare nella propria squadra del cuore, la squadra della propria città, quella per cui si fa il tifo sin da bambini. Vincent Papale vive a Philadelphia, tifa per i Philadelphia Eagels (squadra di football della città) ed ormai prossimo ai trent'anni si ritrova a vivere il sogno di una vita. Quella messa in scena da Ericson Core, al suo debutto dietro la macchina da presa, è una tipica storia americana, l'america in cui tutti se ci credono e s'impegnano a fondo possono realizzare i propri sogni. Un tema topico, la lista da Rocky in poi è lunga, per una messa in scena classica che non lascia spazio ad artifici di nessun genere e che si colloca ad anni luce di distanza dall'amaro ritratto che Oliver Stone fece dell'universo football in Ogni maledetta domenica.
"Come Un sogno, una vittoria e Miracle - ha detto Mark Ciardi uno dei produttori - anche Imbattibile è imperniato sulla figura di un uomo al quale viene offerta una grande chance e dimostra che non è mai troppo tardi per realizzare un sogno. Papale è una specie di Rocky in carne e ossa, un trentenne che va allo stadio, gioca a football e all'improvviso ha la possibilità di realizzare la sua speranza più grande, basta solo che trovi in sé la forza e la volontà per superare una serie di prove impegnative. Milioni tra i tifosi che guardano le partite dagli spalti avranno sognato di poter entrare in campo e giocare nella squadra del cuore...a Vince accade questo".

Prodotto dalla Disney Picture, Imbattibile racconta la storia vera di un uomo che a metà degli anni 70 riesce ad arrivare al successo nonostante tutte le avversità. Protagonista maschile del film è Mark Wahlberg (The Departed - Il bene e il male, Four Brothers, The Italian Job) che interpreta Papale il quale, mollato dalla compagna e in grande difficoltà finanziaria, decide di partecipare alle selezioni che il nuovo allenatore degli Eagles Dick Vermail (Greg Kinnear) ha indetto appena chiamato a guidare la squadra di Philadelphia. Obiettivo: ridare entusiasmo ai tifosi che da più di dieci anni ormai assistono agli insuccessi degli Eagles e trovare, se possibile, un giocatore vero. Papale non solo riesce a superare le selezioni ma, affrontando allenamenti massacranti ed impegnandosi al massimo, si conquista un posto in prima squadra, finendo per debuttare nella lega professionistica senza aver mai giocato a football se non con gli amici nel tempo libero. "Questo film - ha dichiarato il direttore del settore entertrainment marketing della NFL Tracy Perlman - coglie l'essenza del sogno americano e dei valori della NFL: umanità, perseveranza e passione per il football. È una storia che può offrire spunti interessanti perché non parla solo di football ma mostra come superare gli ostacoli senza arrendersi".

Il punto di forza ma anche quello di debolezza del film è il suo procedere in maniera lineare, il suo accompagnare lo spettatore passo passso nel racconto e il suo essere tremendamente scontato. In questo caso, tuttavia, sono altre le cose importanti. Quello che conta in questo film non è la maestria di chi stà dietro la macchina da presa o la bravura dello sceneggiatore né, tanto meno, l'abilità dei tanti professionisti che partecipano alla realizzazione del film. Qui quello che conta è il protagonista della vicenda: Vincent Papale. È lui il centro di tutto ed è lui che con la sua storia appassiona i suoi concittadini e ridà entusiasmo ad una tifoseria rassegnata ed arrabbiata ormai da molto tempo. I ragazzini che giocano a football con gli amici per strada portano le magliette con il numero 83 di Vince, e la gente riempie le tribune dello stadio per vedere il proprio beniamino trascinare gli Eagles vittoria dopo vittoria.

Ciclicamente la cinematografia americana porta sul grande schermo storie che ci raccontano del sogno americano, l'American Dream, e il suo universo filmico è pieno di "eroi della porta accanto". D'altronde lo sappiamo bene, il cinema negli States è soprattutto industria e il suo compito è quello di far svagare e fare sognare gli spettatori che riempiono le sale.