Twin Peaks su MUBI: dopo 35 anni, l’assassino di Laura Palmer è ancora spoiler?

Un nuovo pubblico potrebbe appassionarsi alla serie cult, tornata in streaming. Con una domanda: rivelarne la svolta principale potrebbe cambiare il feedback degli spettatori?

Un'immagine di Twin Peaks.

Se c'è una serie che ha plasmato la serialità per come la conosciamo oggi, questa è stata sicuramente Twin Peaks di David Lynch. 35 anni dopo, è stato proiettato l'episodio pilota al Parco della Cervelletta a Roma per il Cinema in Piazza. Ora le prime due stagioni sono in streaming su MUBI. Non solo: "il monolite della serialità moderna" come lo ha definito Marco Spagnoli sarà celebrato anche all'Italian Global Series Festival, l'evento che si terrà dal 21 al 28 giugno a Rimini e Riccione, con la proiezione della prima puntata.

I segreti di Twin Peaks: Kyle MacLachlan in una scena
Kyle MacLachlan in una scena

Curiosamente, per promuovere l'arrivo in digitale di un tale caposaldo, MUBI ha utilizzato un trailer che mostra innanzitutto lo stile unico ed inimitabile di Lynch, prima ancora che il caso al centro della storia, colpevole compreso. Analizziamo come questa informazione fu utilizzata ai tempi della prima messa in onda.

Twin Peaks: chi ha ucciso Laura Palmer?

Ha dell'incredibile la storia televisiva della serie di Mark Frost e David Lynch. Sono due le stagioni andate in onda tra il 1990 e il 1991, per giunta su una rete generalista, la ABC, che un decennio dopo ospiterà un altro cult, Lost. Con tanto di cancellazione finale per bassi ascolti. Eppure, le due puntate sono bastate a farla entrare di diritto nell'Olimpo delle serialità moderna, fatta di approfondimento sui personaggi e non di protagonisti monodimensionali; e del focus sulle dinamiche che facevano emergere i segreti di una cittadina all'apparenza perfetta. Una satira feroce della provincia americana.

Non a caso il titolo italiano fu I segreti di Twin Peaks, con una messa in onda su Canale5 in prima serata poiché Mediaset voleva proporre al suo pubblico il nuovo Dallas, forse senza rendersi conto di trovarsi di fronte ad un prodotto tanto concettuale quanto onirico, come nello stile del regista di Mulholland Drive.

I segreti di Twin Peaks: Frank Silva nei panni di Bob in una scena della celebre serie tv
Una sequenza inquietante

Il plot di partenza faceva fede ai fatti di cronaca senza tempo, tanto da aver ispirato molti serial successivi (su tutti, The Killing), ovvero la morte dell'adolescente più popolare della città, figlia dell'importante avvocato, rispettato da tutti, Leland Palmer. Chi ha ucciso Laura Palmer? è la domanda che il pubblico, tanto americano quanto italiano, si poneva discutendo di quanto andato in onda, provando a ricavare indizi e teorie. Un pubblico che si poneva il quesito, piuttosto che concentrarsi sull'aspetto estetico, registico e allegorico del Male, che sembrava abitare da Secoli la famosa (e immaginaria) cittadina nello Stato di Washington, al confine col Canada, con le sue fitte e impenetrabili foreste.

I Segreti di Twin Peaks è il cuore del cinema di David Lynch I Segreti di Twin Peaks è il cuore del cinema di David Lynch

Cambio di rotta e calo di ascolti

Data l'incessante richiesta da parte del pubblico da una stagione all'altra, i due autori - forse il primo fenomeno di fan service della storia - decisero di rivelare a metà della stagione 2 l'identità del colpevole, persuasi dalla produzione e dal canale tv. Questo portò ad un brusco calo di ascolti, che portò infine alla cancellazione della serie da parte di ABC, che guardava ovviamente ai numeri oltre che al prodotto artistico, destinato a diventare un culto ed essere apprezzato negli anni.

Twin Peaks: una foto di David Lynch e Miguel Ferrer
Twin Peaks: una foto di David Lynch e Miguel Ferrer

Il duo era convinto di poter continuare a tenere alta l'attenzione degli spettatori con altre storyline, tra cui quella del Male assoluto, oltre alle vicissitudini amorose, e al processo. Invece arrivò la conferma - anche italiana - che il pubblico si basava soprattutto sul primo aspetto, più pratico e morboso - un punto di vista esterno ricalcato dal personaggio di Dale Cooper, l'agente dell'FBI chiamato ad aiutare la polizia locale nelle indagini. Un po' come il pubblico di oggi, che fatica a tenere alta l'attenzione: bisogna trovare sempre dei colpi di scena e un obiettivo, in modo che rimanga a bordo, credendo in ciò che vede.

Il film prequel e la serie sequel

Nel 1991 David Lynch girò Fuoco cammina con me, pellicola prequel incentrata sull'omicidio di Teresa Banks e sugli ultimi giorni di vita di Laura Palmer che, nonostante la presentazione a Cannes, non fu accolto bene da pubblico e critica, salvo essere poi riconsiderato negli anni come uno dei migliori del cineasta. La critica maggiore? Non rispondeva alle molte domande rimaste insolute dalla serie tv.

Michael J. Anderson in una sequenza di FUOCO CAMMINA CON ME
Michael J. Anderson in una sequenza di FUOCO CAMMINA CON ME

Poi, insieme allo storico collaboratore Mark Frost, pubblicò un libro per provare a spiegare i veri segreti dietro la realizzazione della serie, facendo luce sui destini dei protagonisti dopo la cancellazione. Subito dopo, nel 2017, ecco una serie revival in onda sul canale via cavo Showtime (di proprietà Paramount, come la produzione originale della serie ABC), da noi su Sky. Un prodotto che è andato ancora una volta contro tutte le regole di un sequel a episodi. Una sorta di riscatto da parte del cineasta, proprio come promesso da Laura Palmer in una celebre battuta detta all'Agente Cooper.

Il pubblico di MUBI: cinefilo o generalista?

Twin Peaks Scena
Una sequenza dal sequel

Resta il fatto che rivelare oggi l'assassino di Laura Palmer potrebbe essere controproducente per un pubblico sempre più svogliato e disattento. Lo stesso pubblico che, nello scoprire questo capolavoro della serialità, si potrebbe appassionare più all'indagine criminale che a quella antropologica. Ma... c'è un grosso "MA": il nuovo pubblico, davanti ad una serie di tale grandezza, potrebbe anche lasciarsi andare ad una narrazione forse meno canonica e più immaginifica. Del resto gli spoiler, anche a distanza di decenni, sono un'arma a doppio taglio.