Trigger Warning, la recensione: il ritorno di Jessica Alba per un film che non meritava(mo)

Jessica Alba ritorna protagonista in un revenge movie che non convince: la recensione di Trigger Warning, in streaming su Netflix.

Jessica Alba in Trigger Warning

Com'è quel meme che gira su internet sulle aspettative e sulla realtà? Esattamente. Perché quando lo script di Trigger Warning venne acquisito dalla Thunder Road Films (era il 2016), il film fu definito come "una sorta di Rambo che incontra John Wick". Vedendolo, possiamo dirvi che no, il risultato finale non è propriamente quello anticipato in fase di pre-produzione. Da un lato revenge movie, dall'altra una sorta di neo-thriller dove il climax sembra non esistere, dissipando le buone intuizioni (a cominciare dalla location) che il film di Mouly Surya suggerirebbe. Con una curiosità: il soggetto di Trigger Warning, distribuito da Netflix, arriva da un racconto di Otep Shamaya, leader degli Otep, gruppo alternative metal, e tra gli autori della sceneggiatura compare anche Hally Wegryn Gross, co-sceneggiatrice del videogioco The Las of Us Part II.

Trigger Warning
Jessica Alba è l'agente speciale Parker in Trigger Warning

L'altro punto di teorico interesse, risiede nel fatto che il prodotto (ahinoi, oggi certi film sono appellabili solo ed esclusivamente come prodotti, figli di un'industria che deve colmare le home delle piattaforme digitali) segna il ritorno di Jessica Alba (anche come produttrice) in un ruolo da protagonista. Magari non era proprio il film che meritava(mo), ma il ruolo ha comunque una sua ragione d'esistere nell'ottica di una disinteressatissima visione streaming da consumare velocemente, in linea con un intrattenimento casalingo che mira sempre più alla quantità e meno alla qualità.

Trigger Warning, verità e armi automatiche: la trama

Trigger Warning Film Netflix
Jessica Alba e Tone Bell in azione

Trigger Warning parte quasi in medias res: l'agente delle forze speciali Parker (Jessica Alba), in missione in Medio Oriente, viene avvisata dell'improvvisa morte di suo padre, rimasto vittima di un crollo in una miniera (luogo che nel film tornerà più volte, legandosi con l'infanzia della protagonista). Congedata, torna a casa, in uno sperduto paese del Texas, dove riceve in eredità il bar di famiglia (un po' l'emblema di un determinato immaginario americano). Lo sceriffo Jesse (Mark Webber) suggerisce alla donna che la scomparsa del padre potrebbe essere un suicidio. L'ex agente, non credendogli, prova a cercare la verità dietro l'accaduto, scontrandosi però con una banda di gretti e feroci individui, ossessionati da quelle armi di grosso calibro che, stranamente, sembrano confluire proprio in quella zona. Cosa c'è sotto? E perché sembra essere colluso anche l'influente senatore Swann (Anthonu Michael Hall), padre dello sceriffo e padre, anche, del violento Elvis (Jake Weary).

Non basta Jessica Alba

Trigger Warning Jessica Alba Film
Jessica Alba sul set del film

Ad inizio recensione abbiamo accennato a quanto Trigger Warning, nonostante il genere, sia pressoché esente dall'avere un climax capace di tenerci incollati alla visione. Anche perché la sfida, oggi, risiede nel fatto che un film in streaming debba avere la giusta tonalità, senza mollare la presa, stimolando e interessando. Ciò non accade nell'opera dell'indonesiana Mouly Surya, che ha comunque alle spalle un background interessante: diversi corti girati, ma soprattutto il thriller Marlina the Murder in Four Acts, passato con successo alla Quinzaine di Cannes 2017. Uno sguardo sud-orientale, verso una storia quanto mai occidentale. Una commistione di linguaggi, unita al ritorno di Jessica Alba, che avrebbe potuto rendere Trigger Warning qualcosa di stimolante.

Trigger Warning Netflix
Dietro le quinte di Trigger Warning

Ma l'abbiamo già scritto, anche in altre opinioni: anche questo si aggiunge alla lista de film pre-compilati, e settati per scalare in fretta la top 10. Tra l'altro, la componente action pare una certezza: Jessica Alba picchia forte, ce la mette tutta, ma sarà la geografia a giocare un ruolo cruciale: l'eredità materiale e spirituale della protagonista (in questo caso il vecchio bar del papà) si infrange con un mondo macroscopico ossessionato dalle armi, per un'accusa che dovrebbe dare riverbero all'attuale questione legata alle armi automatiche, vera e propria piaga negli USA (in particolare in Texas). Tuttavia, lo spunto fatica a restare coeso alla storia, perdendosi in un altro titolo che finisce nell'insieme dei dimenticabili.

Conclusioni

Trigger Warning ce la mette tutta. Dall'inizio, alla fine. Ce la mette tutta per cercare e mantenere l'attenzione degli utenti, alle prese con un revenge movie che fatica a tenere coesa una sceneggiatura indecisa che vira su un improbabile action. Dall'altra parte, la location texana ha comunque un suo fascino, unito alla presenza di Jessica Alba, che torna dopo diverso tempo in un ruolo da protagonista assoluta.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
3.9/5

Perché ci piace

  • Il ritorno di Jessica Alba.
  • La location.

Cosa non va

  • La storia, poco coinvolgente.
  • I momenti action sembrano forzati.
  • I toni generali, che faticano a catturare l'attenzione.