Tante risate, ma anche un mare di nostalgia. La recente uscita del blu-ray di Tolo Tolo non è solamente l'occasione per rivedere l'ultimo film di Checco Zalone e divertirsi con le gag del comico pugliese (che tanto per cambiare aveva fatto sfracelli al botteghino pur non battendo i suoi record stellari), ma è anche motivo di riflessione su un mondo di appena qualche mese fa, che però ora sembra lontanissimo nel tempo. E così il prodotto Warner appena uscito, impeccabile sul piano tecnico anche se scarso negli extra, acquista una doppia funzione.
Che nostalgia per le file, le risate e i giudizi condivisi in sala
Il perchè Tolo Tolo fa pensare con una certa malinconia al gennaio 2020, è presto detto. Ricordate l'attesa del primo gennaio per il nuovo film di Checco Zalone? Le lunghe file alle casse dei cinema? La visione comune da vivere come un rito, vicini vicini, per condividere risate e giudizi con parenti e amici? Sembra passata un'eternità, ma sono cose di appena otto mesi fa. Per i motivi che purtroppo tutti sanno, quella è stato forse l'ultimo rito collettivo di un certo peso per i cinema, che poi di lì a due mesi avrebbero dovuto addirittura chiudere. E quando hanno riaperto, si sono ritrovati con pochissimi spettatori, piccolo sussulto di Tenet a parte. A quando il ritorno alla normalità? Speriamo non si debba attendere un nuovo film di Zalone.
Quando le contaminazioni erano solo culturali
E poi c'è il film con le sue tematiche e le sue scene. Innanzitutto le scene girate in varie parti del mondo, e oggi sappiamo quanto sia problematico e difficoltoso viaggiare. D'accordo, gli assembramenti forzosi degli immigrati su camion nel deserto e sui barconi, in realtà non sono mai scomparsi, come tutti sappiamo. Ma le sequenze più soft e gioiose, ad esempio quelle degli affollati ristoranti in Puglia, o quelle della parte finale girata a Trieste con una folla immensa a cantare e a ballare al "Festival delle contaminazioni", non sarebbero più possibili. Già, contaminazioni. Naturalmente il film parla di quelle culturali (e benvenute siano), ma la parola, a ripensarci adesso e in tutt'altra chiave, ammettiamo che inevitabilmente fa pensare amaramente a qualcos'altro...
Il blu-ray e un video eccellente per dettaglio e intensità cromatica
Ma bando alle malinconie, Tolo Tolo è un film che fa ridere e che trova motivi di riflessione anche nelle sue parti divertenti, e che ora merita di essere rivisto con calma e apprezzato anche con il blu-ray Warner. Anche perché il video sfodera immagini di grande qualità, con un quadro compatto e un dettaglio granitico, esaltante sui primi piani, ma molto valido anche nelle panoramiche che non sono poche. Il croma acceso con colori forti e dalle tonalità calde, completa un video davvero ottimo, caratterizzato anche da un buon senso di profondità.
Audio frizzante e coinvolgente, ma gli extra deludono
Ottime notizie anche dall'audio, che non delude le attese: il DTS HD 5.1 è puntuale e preciso nel riprodurre tutti i rumori di ambienza, ma anche potente perché non dimentichiamo che ci sono scene anche piuttosto movimentate, tra esplosioni, spari e passaggi di aereo. In tutti questi frangenti, l'asse posteriore è molto attivo ed esuberante nell'appoggiare la scena, ma anche il sub si fa sentire. Unica parte deludente dell'edizione gli extra: un backstage di pochi minuti e il videoclip della canzone "L'immigrato" sono in effetti pochino per la popolarità del film.