Due caratteristiche ci colpiscono da sempre, da quando esiste il servizio streaming di Apple TV+: la qualità media delle sue produzioni, dotate di valori produttivi ed artistici elevati, e la varietà. Questo secondo aspetto è incarnato alla perfezione da Time Bandits, la serie che adatta il film cult di Terry Gilliam, I banditi del tempo, che racconta le rocambolesche e ironiche avventure di un ragazzo di undici anni, Kevin Haddock, che da amante della storia si ritrova a viverla unendosi a una banda di pittoreschi personaggi capitanati dalla Penelope di una sempre efficace e divertente Lisa Kudrow. L'adattamento da un mezzo all'altro, dal film del 1981 alla serie Apple, è curato da Taika Waititi e Jemaine Clement insieme a Iain Morris. E proprio da da Waititi e Clement ci siamo fatti raccontare che lavoro è stato fatto per costruire questa avventura tra lo spazio e il tempo.
Adattare un genio
"Quando adatti qualcosa, a un certo punto devi lasciar andare l'originale" ci hanno detto i due autori quando gli abbiamo chiesto come si lavora per trasporre il lavoro di un genio come Terry Gilliam, che difficoltà ci sono anche da parti di due personalità altrettanti geniali come Taika Waititi e Jemaine Clement: "devi cercare di realizzare la tua versione, restando fedeli ai semi di quell'idea, al cuore e l'anima dell'originale. Ma devi concederti il permesso di lasciar andare." Una concessione a cui seguono una consapevolezza e una speranza: "sai che non sarà Terry Gilliam, che saremo noi, e speriamo di essere riusciti a catturare una parte di quell'energia e umorismo. Ma in sintesi bisogna sapere se sarà qualcosa di nuovo."
Il tempo e i viaggi in Time Bandits
Qualcosa di nuovo che incarnerà lo stesso spirito e ci porta in giro per lo spazio e il tempo. Ma come scegliere dove portare il cast e gli spettatori? "Abbiamo iniziato da una grande lista di posti che ci sarebbe piaciuto vedere in una serie, luoghi che avremmo voluto visitare e altri che sarebbe stato figo costruire e filmare" ci ha spiegato Taika Waititi, mentre Jemaine Clement ha aggiunto un dettaglio molto interessante: "una cosa che ho fatto quando abbiamo iniziato a scrivere il pilot è stato di chiedere a mio figlio, che aveva più o meno l'età di Kevin nella serie, che personaggi storici gli sarebbe piaciuto vedere. La prima che mi ha nominato è stata Madam Chung, che era uno dei pirati più di successo della storia: aveva una flotta più grande di quella cinese."
Un desiderio che i due autori hanno fatto proprio, aggiungendolo ad altri spunti personali e una peculiare ricerca: "Abbiamo esaminato i diversi periodi storici alla ricerca delle persone più ricche che li hanno abitati. Persone che dei ladri avrebbero voluto prendere di mira, alcune delle quali più ricche di chiunque altro oggi. Per questo siamo nell'Africa medievale, per esempio." Ma non basta, perché un'altra caratteristica che hanno cercato è la varietà: "ci spostiamo da 70 milioni di anni nel passato agli anni '90" ci hanno spiegato infatti.
Il team di banditi del tempo
Che caratteristiche dovevano avere per gli autori i personaggi che compongono il team di banditi del tempo protagonisti della serie? "Volevamo un gruppo eclettico di attori, che creasse un buon mix. Ovviamente il personaggio di Kevin sarebbe dovuto restare lo stesso e volevamo che ci fosse un ragazzino a vivere queste avventure, ma accanto a lui serviva il gruppo di banditi. La prima persona che ci è venuta in mente è stata Lisa Kudrow, che abbiamo sempre ammirato e con la quale avremmo voluto lavorare. Ci sembrava divertente vedere qualcuno come lei alla guida di questa banda di pazzi che cerca di commettere crimini attraverso il tempo. Accanto a lei abbiamo scelto il gruppo di persone più gentili e meno criminali che siamo riusciti a trovare."
Un punto di partenza interessante, ma dove e quando sarebbe piaciuto a loro poter viaggiare, se ne avessero avuto la possibilità, se fossero stati parte di questo folle gruppo? "Ne abbiamo parlato e tutti e due vorremmo vedere i primi tentativi di fare qualcosa. Per esempio la prima persona che ha costruito una barca" ci ha detto Jemaine Clement, mentre è più personale il desiderio di Taika Waititi: "Vorrei andare nel 1983 e dire a Nicola Slater che grande errore sarebbe stato rompere con me", un qualcosa che emerge in ogni intervista "fino a quando non capirà il suo errore." Ferite profonde a cui non possiamo che dar voce con questa nostra intervista.