Disponibile dal 10 luglio su Netflix, The Old Guard, diretto da Gina Prince-Bythewood, ha scalato in fretta la classifica dei film originali più visti della piattaforma di streaming. Complice la presenza di lusso del premio Oscar Charlize Theron nel ruolo della protagonista, impegnata in spettacolari scene di combattimento, la pellicola sembra lanciatissima verso una trilogia.
Non scomodiamo la parola trilogia a caso: The Old Guard è tratto dall'omonimo fumetto scritto da Greg Rucka, anche sceneggiatore del film, e disegnato da Leandro Fernandez, il cui primo volume è stato pubblicato negli USA a dicembre. Nelle intenzioni degli autori è il capostipite di tre albi, che potrebbero quindi andare a ispirare altrettante trasposizioni cinematografiche.
The Old Guard - Open Fire, 176 pagine a colori (pastello, opera di Daniela Miwa), esce ora anche in Italia, il 23 luglio, edito da Panini Comics, con il titolo (tradotto fedelmente) The Old Guard 1 - Fuoco di apertura. Lo abbiamo letto e scoperto come l'adattamento cinematografico sia molto fedele all'originale, anche se ci sono alcune differenze.
The Old Guard: nel fumetto più sangue e parolacce
"Questa è una favola di sangue e proiettili": comincia con questa frase la storia di Andromaca di Scizia, guerriera millenaria (la sua età è di 6732 aani, come apprendiamo dalle tavole di Fernandez) che, dopo essere morta sul campo di battaglia, è tornata dall'aldilà innumerevoli volte. In principio unica immortale a solcare la Terra, dopo aver sognato a lungo esseri simili a lei, si è piano piano costruita la sua squadra, che è diventata anche la sua famiglia: ci sono Joe e Nicky, ovvero Yusuf Al-Kaysani e Niccoló di Genova (interpretati nel film da Marwan Kenzari e Luca Marinelli), incontratisi ai tempi delle Crociate e amanti da allora (la scena del "fidanzato" c'è, scritta identica), e il francese Sebastian le Livre, detto Booker (Matthias Schoenaerts nella pellicola), soldato dell'esercito di Napoleone. Mercenari che cercano di cambiare in meglio il mondo, si ritrovano a dover sfuggire al capo di una casa farmaceutica che vuole estrarre il segreto dell'immortalità dal loro DNA. Nel frattempo in Afghanistan si risveglia una di loro, Nile Freeman (KiKi Layne in carne e ossa), marine dell'esercito americano.
The Old Guard, la recensione: Il primo passo di un potenziale franchise
Partiamo dalle differenze tra la Andy del fumetto e quella di Charlize Theron: su carta Andromaca ha colori e tratti più mediterranei, e ci sta, viste le sue origini greche, ma la grinta è la stessa dell'attrice sudafricana. A cambiare è anche l'atteggiamento: mentre nella pellicola la protagonista sembra distaccata, quasi estranea alle misere vicende umane, nelle tavole vediamo Andy bere e passare da un letto all'altro (sia con uomini che donne) e imprecare come il peggior frequentatore di una stazione di servizio. Bellissime alcune sue espressioni come "per le tette di Atena!", o "per il [qualcosa di un po' più intimo] di Zeus!". Sarebbe molto divertente sentirle dire anche dal premio Oscar. Anche le scene di combattimento sono leggermente diverse: mentre nel film la regista Gina Prince-Bythewood ha sfruttato al massimo l'eleganza e la grazia di Theron, che sembra quasi ballare, nel fumetto Andy è molto meno aggraziata, facendo esplodere tutto ciò che la ostacola. Cervelli esplosi, occhi che penzolano dalle orbite: The Old Guard graphic novel è molto più splatter.
Da Dubai a Londra e lo sporco diventa acciaio
Mentre nel graphic novel Greg Rucka ha fatto di Dubai la base degli antagonisti Copley (che nel film è interpretato da Chiwetel Ejiofor, dagli intenti molto più nobili che su carta) e Merrick (diversissimo: nel fumetto è un palestrato pieno di tatuaggi, mentre al cinema il ruolo è stato affidato a Harry Melling, che indossa rigorosi completi con tanto di cravatta), nell'opera di Gina Prince-Bythewood la "capitale del male" è Londra: ecco perché i due personaggi sono stati trasformati da americani in inglesi. L'acciaio e i colori freddi dell'Inghilterra si sostituiscono così ai colori caldi del fumetto, non solo: mentre gli immortali si nascondono in appartamenti logori di varie città europee, come Parigi, nel film lo sporco "della vecchia Europa" è molto meno presente.
The Old Guard: nel film mancano diverse scene ambientate nel passato
Mentre nel film The Old Guard c'è una scena ambientata nel Medioevo, ai tempi della caccia alle streghe, per introdurre un personaggio che nel fumetto non è presente (ma che probabilmente vedremo negli albi successivi), nelle tavole ci sono ricordi del passato che nella pellicola vengono semplicemente accennati dai protagonisti: è facile immaginare perché. Uno è il combattimento tra Joe e Nicky durante le Crociate; un altro è la diserzione di Booker in Russia, per cui è stato impiccato in mezzo alla neve, e l'ultima è la relazione, durata per tutta la vita dell'uomo, di Andy con uno schiavo americano di nome Achille. Probabilmente troppo costose da mettere in scena, sono state eliminate dal film, o semplicemente citate con una battuta. Divertente anche la scoperta del covo segreto della protagonista dove, come Ariel in La sirenetta, nasconde tutti i tesori e le ricchezze accumulate nel corso dei millenni: tra queste c'è anche una statua di Rodin, il celebre artista, con cui ammette candidamente di aver avuto una breve relazione.
La paura della tecnologia e un cambiamento importante
Nel fumetto Andy non ha un buon rapporto con la tecnologia: ancora non si è abituata ai cellulari e a strumenti come i tablet. Sente di stare perdendo sempre più contatto con un mondo che, parole sue, è diventato più piccolo e veloce. Un tema su cui Rucka insiste molto nell'opera originale, mentre nel film è meno marcato. Inoltre, e forse questa è l'unica differenza davvero importante, il concetto di "rinascite limitate" non è così manifesto nel graphic novel: mentre nel lungometraggio viene detto quasi subito che gli immortali sono tali soltanto in parte, perché potrebbero non risvegliarsi più da un momento all'altro, su carta questa cosa è molto meno sottolineata.
The Old Guard: Charlize Theron disegnata da Milo Manara nell'artwork del film
In attesa che in USA esca il secondo volume, The Old Guard 2: Force Multiplied, previsto entro la fine di quest'anno, siamo curiosi di scoprire se Netflix deciderà di proseguire anche con i film. Visto il successo ottenuto dal primo la probabilità è molto alta, anche perché, come ha detto più volte la stessa Charlize Theron, interpreti e regista sarebbero tutti felici di poter continuare a raccontare la storia di Andy e dei suoi compagni immortali.