In tanti l'hanno amata in Broadchurch, o magari la stanno scoprendo proprio ora grazia all'arrivo su Netflix della serie britannica, ma Olivia Colman è un volto molto popolare dell'intrattenimento inglese, con apparizioni disseminate in tanti film ed altrettante serie dell'ultimo decennio, da Skins a Doctor Who, da Hot Fuzz a Locke. L'attualità la vede co-protagonista di un progetto importante, The Night Manager, una miniserie evento coprodotta da BBC insieme a AMC che vedremo a breve anche in Italia, dal 20 Aprile su Sky Atlantic.
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Si tratta di una Spy Story tratta dal romanzo omonimo di John Le Carré (in italiano Il direttore di notte), pubblicato nel 1993 ed attualizzato nella sua versione televisiva, una miniserie di otto episodi, per mantenerne l'impatto anche nel contesto sociopolitico dei confusi giorni nostri. Nella serie la Colman interpreta Angela Burr, un'agente dell'intelligence sulle tracce di quello che viene definito "l'uomo peggiore del mondo", un intenso Hugh Laurie che domina la scena accanto al suo co-protagonista Tom Hiddleston. Ma la Colman non sfigura nel confronto con i due interpreti principali e completa un cast di altissimo livello che vede la presenza anche di Tom Hollander ed Elizabeth Debicki.
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Abbiamo avuto il piacere di incontrare Olivia Colman a Berlino, dove la serie è stata presentata in occasione del Festival tedesco, facendoci raccontare del suo personaggio e le modifiche rispetto all'originale del romanzo, dell'esperienza sul set e del ricordo che porta con sé di questo importante lavoro dal sapore internazionale, senza trascurare un accenno al mondo della televisione e gli show che apprezza (Happy Valley, anch'essa da poco su Netflix Italia).