A tre anni di distanza da Iron Man 3, attualmente il decimo maggior incasso nella storia del cinema, Shane Black è tornato dietro la macchina da presa con una storia decisamente nelle sue corde: sceneggiatore di uno dei buddy movie per eccellenza, Arma letale, Black si cimenta ancora una volta con questo genere, cambiando decennio, siamo nella Los Angeles degli anni '70 e non negli '80, e coppia di protagonisti, con il premio Oscar Russell Crowe e Ryan Gosling chiamati a sostituire Danny Glover e Mel Gibson. The Nice Guys, presentato fuori concorso al Festival di Cannes e nelle sale italiane dal primo giugno, è un caleidoscopio di colori, musica e idee geniali, molte della durata di pochi secondi, una cornice divertente in cui troneggia la coppia di detective formata da Jackson Healy (Crowe) e Holland March (Gosling), inadatti quanto provvidenziali per la ricerca di una ragazza, Amelia (Margaret Qualley), cui danno la caccia diversi tipi loschi.
La bravura e la chimica della perfetta coppia di protagonisti è innegabile, ma a funzionare come un meccanismo perfetto è la sceneggiatura di Black, che si permette il lusso di inserire nella pellicola scene memorabili a manciate (Gosling al bagno, sempre lui che cerca la pistola alla caviglia del collega, la scena della piscina, quella della festa, il trip in macchina e via dicendo), scatenando come non mai la sua fantasia. Abbiamo incontrato il regista in persona e gli abbiamo fatto proprio questa domanda, cui ha risposto: "È questo il bello: anche nella vita adoro organizzare feste, per cui costruisco maschere horror e cose del genere. Farlo al cinema è ancora più divertente".
Un'altra trovata geniale è stata trasformare il sex symbol Ryan Gosling, divenuto celebre grazie alla collaborazione con Nicolas Winding Refn, che ce lo ha mostrato sempre, come direbbero nei Soprano, come "il tipo forte e silenzioso", in un uomo debole e buffo, che prende botte in continuazione, cade e urla come una ragazzina: "Ryan si è prestato totalmente al gioco" ci ha detto Black, continuando: "Ha decostruito la figura del tipo tosto e ci ha sorpreso tutti con quei gridolini. È stato commovente vederlo sul set insieme a Russell: lui è un veterano delle scene d'azione, Ryan ne ha fatte molte di meno, e si è comportato come una brava infermiera nei suoi confronti. Ogni volta Russell diceva a Ryan ecco, adesso metto il mio stivale qui, stai attento alla testa. È stato bello vedere due attori aiutarsi a vicenda in questo modo".