The Last of Us 2: l'episodio 6 è il più simile e, allo stesso tempo, il più diverso dal gioco

La sesta puntata della stagione 2 di The Last of Us è fatta sia di modifiche che d'incredibili somiglianze col materiale alla base ed è, sicuramente, quella più a fuoco.

Bella Ramsey e Pedro Pascal in una scena de Il prezzo, la 2x06 di The Last of Us

Ed eccoci qua, arrivati ad una puntata dalla fine di questa seconda stagione di The Last of Us. Dal giorno in cui scopriremo se tutto s'interromperà con un momento che i videogiocatori hanno impresso a fuoco nella memoria dal giugno del 2020. Qualora fosse davvero così, quale sarà la reazione del pubblico televisivo che non ha idea di come si sviluppi la trama del gioco?

Lo sapremo fra una manciata di giorni e sarà interessante analizzare il feedback che il finale di stagione riceverà. Così come sarà intrigante constatare l'eventuale comparsa online di qualche nuova intervista con gli showrunner Craig Mazin e Neil Druckmann e il cast per capire perché abbiano deciso di percorrere questa o quella strada.

The Last Of Us Stagione 2 Episodio 6 Pedro Pascal Scena
Pedro Pascal torna nei panni di Joel nella 2x06 di The Last of Us

Ora però, è arrivato il momento del nostro abituale commento dell'ultima puntata arrivata su NOW e Sky, Il prezzo, quella del ritorno in scena di Pedro Pascal e del suo Joel Miller attraverso una serie di flashback che aiutano a contestualizzare con maggior precisione. In quella che riesce a essere, allo stesso tempo, la puntata più simile e più diversa da T_he Last of Us Parte II_.

Stesso concetto, struttura differente

Lo diciamo, in primis, per chi non ha mai messo mano al joypad della PlayStation 4 (o 5) per giocare a The Last of Us Parte II. I flashback sono presenti anche nel gioco solo che sono distribuiti come intermezzo fra i cari capitoli della storia. Sono delle digressioni che, per prima cosa, spezzano la tensione di fasi di gameplay particolarmente intense e che, seppur giocabili direttamente, hanno una funzione prettamente narrativa, di allargamento e contestualizzazione del vissuto, anche emotivo, di Joel ed Ellie.

The Last Of Us Stagione 2 Episodio 6 Pedro Pascal  Bella Ramsey Foto
Joel porge a Ellie il suo regalo di compleanno

La 2x06 è una collection di flashback che partono da un momento più cronologicamente vicino ai tragici accadimenti del St Mary's Hospital di Salt Lake City fino a portarci alla ben nota scena del portico in cui Joel ammette con Ellie di averle raccontato una lunga serie di bugie su come siano andate le cose con le Luci.

Ma c'è di più. Fin dalla prima stagione, The Last of Us ci ha abituato a dei momenti pre-sigla che allargano la narrazione introducendo passaggi inediti. Momenti espositivi, ma non invasivi che sono stati gestiti in maniera più pertinente nella prima stagione che nella due. Tuttavia, ne Il prezzo, assistiamo a una sequenza che ci spiega meglio come Joel abbia sviluppato la sua personalità e il suo istinto di "protezione" nei riguardi delle persone che ama. Che non si basa solo sulla tragica scomparsa di sua figlia, ma anche, come vediamo nell'episodio, sul rapporto con un padre difficile e anche manesco.

Nella digressione che ci mostra Joel e Tommy adolescenti e poi il primo alle prese col genitore (impersonato dal Tony Dalton di Better Call Saul) si racconta sostanzialmente di come ogni figlio sia, in parte, la risultante di quello che gli viene trasmesso dai genitori. Nel caso di Miller Sr, il suo essere manesco e impulsivo ruota tutto intorno a uno strano, e molto discutibile date le modalità di attuazione, senso di protezione verso i figli.

The Last of Us 2x05 va di fretta, ma apre ad una domanda: Ellie è davvero l'eroina della storia? The Last of Us 2x05 va di fretta, ma apre ad una domanda: Ellie è davvero l'eroina della storia?

L'uomo ne è consapevole tanto da aprirsi col figlio e dirgli di sperare che lui possa, un giorno, diventare un genitore migliore di lui. Le stesse parole che Joel, in lacrime, dirà ad Ellie sotto al portico della loro casa a Jackson. Nel videogame non c'è traccia di tutto ciò, anche se si capisce molto bene tramite i non detti che Joel è diventato così perché è la vita ad averlo plasmato in questo modo. Tutta la trama di The Last of Us II è un continuo fare i conti con questo e con gli errori che sono stati commessi, non importa se in buona fede. Non solo da Joel fra l'altro. D'altronde, il finale di The Last of Us 1, sia esso inteso sia come gioco che come serie TV, era tutto tranne che lieto. Era un'illusione basata su una bugia. E sappiamo tutti quale sia la principale caratteristica delle gambe delle bugie...

Dal diario e dai documenti alla messa in scena

Buona parte del racconto nei videogiochi di The Last of Us viene fatto anche tramite l'esplorazione degli ambienti e la lettura di diari, lettere lasciate in giro, documenti. Un iter che, in un adattamento televisivo (o cinematografico) è difficile da riproporre. Per questo i vari flashback della puntata ci fanno vedere, ad esempio, cose di cui nel videogame venivamo a conoscenza tramite la lettura di qualcosa.

Come, ad esempio, la relazione fra Ellie e Cat. Nella serie viene messo letteralmente in scena un elemento che nella controparte videoludica veniva raccontato a livello testuale. Un ausilio per descrivere come Joel, come ogni genitore che si rispetti, non abbia la totale comprensione di quello che passi per la testa della sua figlia putativa.

La parte più debole di una puntata che, in attesa del finale di stagione, può tranquillamente essere eletta a migliore di questa S2 (non che ci voglia troppo sforzo, purtroppo), è quella focalizzata sulla storia di Eugene, il coltivatore di marijuana che nel videogame conoscevamo solo di fama quando Ellie e Dina si accampavano in quello che era il suo rifugio-piantagione privata. Una location mostrata anche nella serie anche se nello show HBO Ellie è con Jesse.

The Last Of Us Stagione 2 Episodio 6 Joe Pantoliano Scena
Lo storico caratterista Joe Pantoliano interpreta Eugene

Ciò che vi viene narrato del tragico destino di Eugene, il marito della Gail di Catherine O'Hara che nell'adattamento ha il volto di Joe Pantoliano, e della bugia tripla che Joel racconta, a Eugene, a Ellie e a Gail è parecchio ridondante e non aggiunge molto alla dinamica di come il rapporto fra l'uomo e la ragazza si sia deteriorato. Ha più una funzione di gancio strumentale all'importantissima scena del portico, quella in cui Joel rivela tutto a Ellie circa l'ospedale nonché di sostituzione del flashbach del videogame in cui Ellie capisce che quelle che le sono state dette sono tutte bugie perché si reca lei stessa a indagare al St Mary e dove, grazie all'ascolto di una registrazione audio, viene a sapere quello che Joel ha davvero fatto.

Il vero The Last of Us

Ma è una minuzia su cui possiamo sorvolare. Perché, anche se ci sono volute sei puntate laddove la stagione uno partiva subito col piede giusto, Il prezzo è al momento l'unica puntata pienamente a fuoco di questa stagione. In cui i personaggi sono più centrati nelle loro tante imperfezioni, in primis una Ellie che in questo nuovo blocco di puntate appare quasi snaturata in più di un'occasione.

The Last Of Us Stagione 2 Episodio 6 Pedro Pascal  Bella Ramsey Sequenza
Ellie e Joel in The Last of Us 2x06

La scrittura del personaggio appare nettamente inferiore a quella del videogame ed è spiazzante verificarlo, data la presenza diretta di Neill Druckmann nella produzione dello show. Ad Ellie manca quella gravitas che l'accompagna per tutto il secondo capitolo videoludico. L'ossessione verso una vendetta che si trasforma in autodistruzione. E appunto: è una considerazione, questa, che non ha nulla a che vedere con l'eventuale aderenza al videogame, in primis visiva come nel flashback del compleanno al museo. È una valutazione che nasce dal constatare che la puntata diretta da Neil Druckmann è l'unica che si ricollega davvero all'essenza più pura di The Last of Us. La storia di un'umanità che sopravvive alla fine del mondo, portandosi dietro l'inevitabile bagaglio di tutto quello che l'essere umani comporta.

The Last Of Us Stagione 2 Episodio 6 Pedro Pascal  Bella Ramsey Scena
Una scena dall'episodio

In primis il dover trovarsi di fronte al conto che ci presenta la vita stessa. Sia per quello che subiamo senza il nostro volere sia, soprattutto, quello che decidiamo deliberatamente di fare magari come risposta a ciò che dobbiamo, volenti o nolenti, subire. E il dolore che ne consegue. Perché nella storia di The Last of Us non esiste conforto se non in un qualche fugace ricordo del passato e di vite che non esistono più.