Forse vi sembrerà un po' presto, ma siamo già arrivati al finale di The Last of Us 2. La seconda stagione, come sapete esclusiva Sky e NOW, dura infatti "solo" sette episodi. Un ultimo capitolo che apre al successivo, già ordinato, e che si rivelerà necessario per chiudere davvero la storyline che ha unito Ellie ed Abby. Ora più che mai, attenzione agli spoiler mentre proseguite nella lettura.
The Last of Us 2: un finale dolceamaro
Una storia di vendetta ha guidato fin dal prologo la seconda stagione della serie HBO. Prima da parte di Abby (Kaitlyn Dever) nei confronti di Joel (Pedro Pascal), poi da parte di Ellie (Bella Ramsey) nei confronti di Abby. Una Ellie che non sente ragioni e che va dritta per la propria strada, accompagnata da Dina (Isabela Merced) con la quale ha scoperto un sentimento molto più grande dell'amicizia.

Il cammino le porta finalmente a Seattle dove si trova la base del Washington Liberation Front di cui faceva parte la ragazza. Continuando quanto fatto nelle precedenti puntate, un po' alla Dieci Piccoli Indiani, Ellie - sempre più respingente e, forse per alcuni, insofferente - sembra disposta a tutto pur di consumare il proprio senso di giustizia, anche a far fuori uno dopo l'altro gli alleati della "nemica" per farsi dire dove può trovarla.
Nessuna speranza, nessuna redenzione
Quello a cui assistiamo in quest'ultimo episodio di The Last of Us 2 è un sacrificio a parti invertite che non potrà che finire nel sangue. Con un avvertimento: preparate i fazzoletti. Non c'è un barlume di ottimismo, nessuno dei protagonisti guadagna davvero qualcosa dalle proprie azioni se non un circolo di morte e dolore che nessun altro ha il coraggio di interrompere. Questo sembra essere il messaggio finale della serie post-apocalittica, scritta nuovamente a sei mani da Neil Druckmann insieme a Halley Gross e Craig Mazin, e diretta da Nina Lopez-Corrado.
C'è anche una nuova consapevolezza da parte dei personaggi che si ritrovano dopo un lungo viaggio, omaggiando l'epica cavalleresca o, rimanendo in casa HBO, Game of Thrones. Ellie, Dina, Jesse (Young Mazino) e Tommy (Gabriel Luna) devono fare i conti con una situazione che nessuno aveva approvato dal consiglio cittadino di Jackson, e hanno modo di confrontarsi su cosa significhi essere un leader per la comunità, sia presente che soprattutto futuro. Ma anche cosa significhi diventare genitori nell'universo raccontato, tra terrore e speranza.

Ora, non è solo il segreto della figlia putativa di Joel ad essere uscito allo scoperto. In seguito al lungo flashback della precedente puntata, infatti, abbiamo scoperto che Ellie aveva scoperto cosa fece Joel a Salt Lake City pur di proteggerla, a discapito del mondo intero. La ragazza può finalmente unire i puntini sulle motivazioni spietate di Abby; questo però non placa la sua sete di vendetta. Un episodio che gioca con l'assenza del nemico, insomma.
Una conclusione monca

La scena finale conferma, anche a chi non conosca il materiale di partenza, che la serie ci saluta con un cliffhanger funzionale al racconto, seguito però da un'ulteriore scena che lascia perplessi. Questo perché bisognava anticipare un cambio di prospettiva, introducendo il nuovo punto di vista che vedremo nella terza stagione. Un espediente che ha senso nel gioco ma, forse, superfluo nell'adattamento seriale. Ora non resta che pazientare e aspettare il terzo capitolo.
Conclusioni
Il settimo ed ultimo episodio di The Last of Us 2 è un finale a metà, dato che apre una parentesi non necessaria dopo aver lasciato in sospeso il destino di alcuni personaggi. La reunion familiare e comunitaria di Ellie, Dina, Jesse e Tommy permette di far prendere fiato ai protagonisti, ma solamente per un attimo, dato che il mondo in cui si trovano non fa sconti a nessuno. Interessante l’inversione di ruoli, la vendetta come motore finale che chiude il cerchio da cui tutto era partito, la crudezza di alcune sequenze che scivolano nella maternità e nel bisogno disperato di un mondo migliore, di qualcosa in cui credere e a cui pensare per il domani che verrà.
Perché ci piace
- I temi delle colpe dei padri, della maternità, della vendetta.
- Isabela Merced e la sua Dina.
Cosa non va
- Ellie sempre più respingente.
- È la fine di una prima parte.
- La scena di Abby è superflua e rischia di confondere gli spettatori “vergini” del videogioco.