The Good Wife: il commento all'episodio Parallel Construction, Bitches

Dopo la lunga pausa, il legal drama di Michelle e Robert King torna con il primo episodio di un miniciclo che promette faville.

Dopo la lunga pausa che ha "protetto" i ratings di The Good Wife da minacce quali le Olimpiadi invernali e gli Academy Awards, il nostro network show preferito torna ad allietare la nostra routine televisiva settimanale. Con questo Parallel Construction, Bitches la CBS lancia con un certo orgoglio un miniciclo di tre episodi in cui riemergono diversi subplot della prima parte di questa quinta stagione. Il titolo promette bene; per il resto, episodio dignitoso ma aspettiamo l'artiglieria pesante per i prossimi due.

Il plot
Alicia e Cary vengono chiamati in soccorso del loro cliente più "esplosivo", il narcotrafficante Lemond Bishop, trascinato davanti a un giudice grazie ad una falsa testimonianza. Poiché la testimonianza è falsa, ma il crimine è vero, Bishop e il suo avvocanto personale credono che la cosa sua giunta alle orecchie della DEA attraverso una soffiata che può essere arrivata solo dalla Florrick/ Agos. Parte ovviamente un'indagine interna che conduce a una scoperta sconvolgente: le linee telefoni che dello studio legale sono sotto osservazione da parte dell'agenzia federale. Ma come noi ben sappiamo, non è la DEA che ha un ordine di sorveglianza attivo ai danni della nostra Alicia, ma la NSA, il cui obiettivo è il governatore Florrick. Oltre ad aver passato informazioni alla DEA, infatti, la NSA ha anche segnalato il caso dei voti contraffatti alla Public Integrity Section del dipartimento di giustizia, che invia un suo agguerrito agente a mettere alle strette la povera Marilyn Garbanza con conseguenze devastanti.

##Cosa ci è piaciuto di questo episodio## Il valzer delle agenzie. Già di fronte all'episodio The Bit Bucket, non dubitavamo delle future ripercussioni dell'ordine di sorveglianza della NSA ai danni di Alicia. Il ritorno alla luce del subplot si è fatto attendere, ma è arrivato, nientemeno che con un doppio raggio d'azione e due nuove guest star da leccarsi i baffi: da una parte l'impettito ma belloccio brit di Smash e FlashForward Jack Davenport, a guidare l'accusa contro Lemond Bishop, dall'altra, a dar la caccia a Peter Florrick, lo sguardo di ghiaccio e i ricci incanutiti di Eric Bogosian, l'indimenticato eroe scorbutico di Talk Radio. Ad Alicia, nonostante la scarsa collaborazione del giudice Kluger, riesce di bloccare l'attacco a Bishop, ma l'offensiva sui voti contraffatti è appena iniziata.

Gli "shipper" della NSA
I due impiegati della NSA che spiano Alicia e Diane si riconfermano due simpatici, sebbene non troppo svegli, buontemponi. Per vivacizzare la loro dura giornata lavorativa, infatti, si appassionano e fanno congetture sulla vita privata dei sorvegliati speciali.
"Penso proprio che Will e Diane finiranno a letto."
"Ma non senti? Non c'è nessuna tensione sessuale!"

Kalinda stecca. Non c'è niente da fare, la nostra infallibile investigatrice sta perdendo più di qualche colpo. Riuscita a rientrare nelle grazie di Cary, e anche tra le sue lenzuola, Kalinda ne approfitta per fargli teneramente il terzo grado. Lui si lascia andare, ma lei non si fida, e stavolta prende un grosso granchio che rischia di causare più di un grattacapo alla Lockhart/ Gardner. Miss Sharma haperso il suo mojo?

A pranzo con Kluger. Oltre alla NSA e agli agenti Frick e Frack (così li aveva definiti a suo tempo il loro capo, forse hanno anche dei nomi veri ma per questa volta ci sono sfuggiti, abbiate pazienza, sono tempi duri per tutti), ritorna anche un altro eroe dell'episodio The Bit Bucket, il giudice George Kluger, che, dopo averla invitata a prendere un caffè, ora ha un appuntamento con Alicia per pranzo. Lei teme che la cosa possa rappresentare un problema in vista delle udienze, e pensa di cancellare l'appuntamento, ma riesce a fare danni anche peggiori non facendolo e arrivando invece in ritardo. Il risultato è un atteggiamento gelido di Kluger durante le udienze, e un benservito in mandarino quando Alicia cerca di sanare la ferita. Sempre impagabile Jeffrey Tambor, ma sepriamo che questa doccia fredda a Mrs. Florrick non significhi che non lo rivedremo ancora nello show!

Will Gardner is da man. Marilyn va in mille pezzi, Alicia s'inimica l'agente del PIN facendogli la morale, e chi ne esce fuori nella maniera più luminosa è, per una volta, l'ambiguo Will, che si appella al segreto professionale per non rispondere a Dubeck sullo scandalo elettorale e che evidentemente vuole sconfiggere Alicia sul piano professionale, non contribuendo a rovinare suo marito.

Dobbiamo smetterla.... di gestire casi insieme alla Lockhart/ Gardner, si dicono Alicia e Carey, indirizzando amabilmente le critica di scarsa plausibilità rivolte allo show, colpevole di fargli incontrare troppo spesso in aula i oro ex mentori Diane e Will.

Cosa, invece, non ci ha convinto

Marilyn all'angolo. E' veramente cattivo Dubeck/ Bogosian nei confronti di un povero donnino in avanzato stato di gravidanza. Che non ci mette molto a cedere alle sue pressioni e a consegnare il video che documenta il trasporto dell'urna contenente i voti contraffatti per l'elezione governatoriale: giustamente deve pensare al futuro del figlio suo e di Peter Bogdanovich, che non vuol dare la luce in una cella. Peccato che Melissa George non sia all'altezza della situazione, e i suoi sforzi di trasmette l'ansia che sta vivendo il suo personaggio la facciano sembrare ancora una volta una ragazzina petulante. Non giova che sia più truccata delle elezioni.

La linguaccia di Eli Gold. A fornire a Dubeck elementi fondamentamentali per la sua indagine, è, attarverso la solita NSA, che passa al UIN la conversazione in cui Eli chiede ad Alicia se può usare la sua influenza su Will per cercare di proteggere Peter. Una cosa disturbante e stupida, da qualsiasi prospettiva la si guardi, davvero indegna e fuori caratterizzazione per un personaggio scaltro come Eli.

What's Next?

Come detto all'inzio, Parallel Construction, Bitches è il primo installment di un arco di tre episodi che rappresenterà, a detta della CBS, il vero e proprio clou della quinta stagione di The Good Wife. Niente di eclatante per ora, ma come non avere fiducia in questo show? Siamo mica Kalinda Sharma, noi.