Ho perso il colpevole, non tormenterò la rana.
Per fortuna alcuni titoli su Netflix sanno ancora stupirci in positivo. Anche tra le serie spagnole, di solito esagerate ed esasperate, o anche quelle coreane, che non sono sempre sinonimo di qualità come ci si aspetterebbe. Tra questi titoli annoveriamo sicuramente The Frog - Se un albero cade in una foresta.
Uno show che parte da una doppia tragedia-omicidio in un luogo simile e in qualche modo collegato per esplorarne non tanto la risoluzione del caso e l'identità del colpevole - rivelati già dai primi minuti - bensì sulle conseguenze di un trauma e su ciò che può causare nella vita delle persone e delle loro famiglie. Un epilogo che ci ha ricordato in parte quello di Them 2: The Scare su Prime Video: abbiamo quindi voluto metterli in parallelo in questo nostro approfondimento, perciò attenzione agli spoiler su entrambe le serie.
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Quella di The Frog è sicuramente una revenge story, addirittura doppia poiché ambientata su due piani temporali diversi, come possiamo intuire ad un certo punto dai primi episodi, ma ne abbiamo la conferma dal quarto in poi. Questo poiché la puntata è incentrata sul personaggio della poliziotta nuova arrivata (nei primi anni 2000) e ora a capo della sezione Crimini Violenti (nel 2024), soprannominata dal proprio responsabile "La cercatrice" poiché riesce sempre a scovare ciò che agli altri sfugge e non vedono sotto il proprio naso. Un escamotage narrativo già utilizzato in Them: The Scare, seconda stagione semi-antologica di Little Marvin, che diviene maggiormente crime nel secondo ciclo ma analizza comunque le conseguenze dell'orrore di un trauma.
Le due linee cronologiche da ricomporre in quel caso servono per mostrarci la storyline del fratello gemello della protagonista, che lei aveva totalmente rimosso una volta finita in affidamento. Lui è diventato un pericoloso serial killer che la tormenta come presenza quasi soprannaturale, perché si è sentito abbandonato da lei. Quest'ultima era però troppo piccola per comprendere cosa stava succedendo, e i genitori hanno preferito adottare solamente lei perché il bambino sembrava già "nato marcio". Il Male nasce tale oppure tale diventa? Questa la domanda delle domande dei principali true crime che in questo caso trasferiamo su un livello semi-sovrannaturale. Tutti i soprusi subiti hanno fatto diventare le vittime dei carnefici, nonostante la protagonista sia entrata nelle forza dell'ordine come suo padre (o almeno quello che pensava fosse il genitore biologico). Scopriamo dalla scena post-credits che il Male si annidava da tempo dentro di loro, dato che la madre biologica era in realtà la figlia della famiglia protagonista della prima stagione di Them.
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Doppia vendetta nella serie Netflix coreana
The Frog - Se un albero cade in una foresta prende invece spunto da una teoria filosofica, quella di Berkeley che dà il titolo italiano alla serie. Per poi trasferirsi sulla parabola della rana che viene colpita da un sasso lanciato da lontano: non è colpa sua, eppure si sente in colpa per essersi trovata a passare proprio lì in quel momento. Esattamente come si è sentito il proprietario del motel sul lago dei primi anni 2000 (prima linea temporale del racconto), che ha fatto pernottare un serial killer nella struttura (non conoscendo ovviamente la sua reale identità). L'uomo ha così potuto utilizzare la camera per uccidere una delle sue vittime, per poi venire beccato ed incarcerato.
Ciò ha lasciato però un segno indelebile nella mente della famiglia del proprietario: la moglie si è suicidata dopo che l'albergo non ha potuto avere una seconda vita oppure essere rivenduto, mandandoli sul lastrico e con ulteriori problemi coniugali. Il marito perde la testa e finisce per lavorare in una casa di riposo. Scopriamo inoltre che il figlio, dopo essere stato bullizzato a scuola ed essere quasi morto per overdose, ha assistito in parte all'ultimo omicidio del killer rimanendo segnato a vita. Non riuscì a fare nulla, nemmeno a svegliare il padre alla reception (dormendo, l'uomo non si era accorto di nulla). Molti anni dopo, nel presente della storia raccontata, il ragazzo ha la sua vendetta programmata da tempo: quando il serial killer ha una libera uscita per trovare la madre morente in ospedale, nella stessa stanza c'è sua nonna acquisita. Utilizza quindi la complicità della stessa e dello zio acquisito per far fuori l'uomo che ha rovinato la sua famiglia una volta per tutte con un colpo di fucile.
Scopre il suo piano il proprietario della casa vacanze in campagna, protagonista della seconda linea temporale, quella del 2024, che lo copre con un alibi perché si ritrova con un problema simile: ha un'ospite indesiderata che ha fatto entrare suo malgrado e ora non vuole andarsene. Una donna misteriosa rivelatasi presto una psicopatica omicida. Scopriamo che si tratta della figlia di una famiglia abbiente che ha ucciso un anno prima il figlio del suo compagno, che lui voleva lei crescesse come fosse suo. L'ha addormentato e poi strangolato: a sangue freddo, la donna compie altri delitti sanguinolenti nel corso dello show, svelando presto allo spettatore la propria natura. Il proprietario ha preferito ripulire le tracce trovate in giro per casa, sangue compreso, per non avere problemi con le autorità, auto-convincendosi che non fosse successo nulla di terribile sotto il suo tetto.
Quasi in modo ciclico, anche il padre del bambino ha la sua vendetta, proprio grazie al proprietario. Quest'ultimo ha preso il fucile e i proiettili utilizzati dal ragazzo per uccidere il serial killer e li vorrebbe usare allo stesso scopo contro la donna misteriosa ma l'uomo lo batterà sul tempo. Mandato dallo stesso padre della donna, disposto addirittura a far uccidere la figlia, una volta scoperto fosse ancor più problematica di quanto sembrasse. La detective a quel punto intuisce cosa sia successo ma tiene la bocca chiusa, permettendo all'uomo di vivere una vita serena insieme alla figlia - che quasi aveva rischiato di morire e di perdere il bambino che aveva in grembo - e il genero a Seul. L'ultima scena mostra i due superstiti darsi appuntamento alla casa vacanze per raccontarsi una volta per tutte la loro storia: la condivisione di un dolore e un trauma può aiutare a chiudere per sempre col passato.