Altro giro, altra corta per Millie Bobby Brown, sempre più legata a Netflix dopo Damsel e, ovviamente, Stranger Things. Questa volta trova a dirigerla i Anthony e Joe Russo, anch'essi legati alla piattaforma dopo aver (momentaneamente) messo da parte la Marvel. Il film in questione è The Electric State, adattamento della graphic novel del 2018 firmata dallo svedese Simon Stålenhag. A vidimare la sceneggiatura Christopher Markus e Stephen McFeely. Particolare, tra l'altro, lo switch del film: un adattamento che gira fin dal 2017 (un anno prima dell'uscita della graphic novel), quando alla regia doveva esserci Andy Muschietti. Solo nel 2020 poi la regia è stata affidata ai Russo Bros (che avevano acquistato i diritti come produttori), con la distribuzione passata da Universal a Netflix, che farà uscire The Electric State il 14 marzo.
The Electric State: di cosa parla il film
I Russo, tra l'altro, iniziando il percorso di avvicinamento alla release, parlando con Entertainment Weekly, hanno anticipato che il film sarà "Una commedia d'azione e avventura, ma anche molto toccante. Ricorda i toni con cui abbiamo giocato nei film della Marvel. È un film commercialmente attraente che, si spera, toccherà alcuni argomenti per un'esperienza narrativa molto ricca". La trama è molto semplice e, a quanto si legge, sfrutta il fascino ritrovato degli anni Novanta. È infatti il 1994 quando si è appena conclusa la guerra dei robot, vinta dagli uomini. Il mondo però è a pezzi e la protagonista, che ha perso la propria famiglia, scopre che suo fratello potrebbe ancora essere vivo. Da qui inizia un viaggio in macchina attraverso il west. Lungo il cammino incontra un personaggio che, in qualche modo, si rivelerà suo alleato, aiutandosi a vicenda.
La produzione e il cast
Se lo script di The Electric State ha effettivamente iniziato a prendere vita nel 2022, nello stesso anno è stata confermata la partecipazione di Chris Pratt nel ruolo del co-protagonista, Brown, affiancando la Michelle di Millie Bobby Brown durante le riprese iniziate ad Atalanta nell'ottobre dello stesso anno. Al cast si sono uniti poi Stanley Tucci, Ke Huy Quan, Giancarlo Esposito come voice cast, in aggiunta alle voci dei robot affidate a Billy Bob Thornton, Colman Domingo e Woody Harrelson, che doppia uno dei personaggi più importanti del film, Mr. Peanut.
Per i Russo Brothers è _"Uno dei robot più importanti del film, ha guidato i suoi compagni robot attraverso la loro guerra. Mr. Peanut è, per molti versi, l'Atticus Finch o il Jimmy Carter dei robot. È il più intelligente, il più progressista, il più umano. Ora si è nascosto in un'area del paese chiamata Zona di esclusione, dove tutti i robot sopravvissuti vengono radunati e rinchiusi":.
Uno script che ha entusiasmato molto Chris Pratt che, sempre su Entertainment Weekly, ha rivelato sia "una delle migliori sceneggiature che abbia mai letto". "Era originale, inventiva, e così bella. Poter partecipare a un progetto come questo e lavorare di nuovo con i fratelli Russo, e lavorare con Millie, di cui sono un grande fan, era semplicemente qualcosa che dovevo fare".
Lo scoglio "fandom"
La produzione di The Electric State, visto il grande apprezzamento dell'opera originale, si è tra l'altro scontrata con il fandom: le prime immagini rilasciate da Netflix hanno fatto storcere il naso, in quanto sembrava si discostassero dalla graphic novel. Un cambiamento poi sostenuto e spiegato dagli stessi autori, in occasione del teaser trailer mostrato in anteprima al New York Comic Con.
Durante il panel, i cambiamenti (o stravolgimenti? Lo scopriremo a marzo) sono stati giustificati da Anthony Russo: "Abbiamo guardato le immagini e la storia che si racconta nella graphic novel. È molto opaca. È un po' difficile da capire. La si coglie solo a sprazzi. Possiamo dire che c'è un mondo molto più grande dietro a ciò che viene raccontato". Di conseguenza, il film allarga lo spettro: "Devi essere molto più specifico nella narrazione, e ci siamo divertiti molto a immergerci in questo mondo, sfruttandolo come ispirazione per capire che tipo di storia potessimo raccontare".