Top Boy: The (East) End

Serie in quattro parti scritta da Ronan Bennett per l'emittente britannica Channel 4, Top Boy è un'opera pregevole che mostra con un realismo mai manierato e con grande pathos un ambiente dai meccanismi feroci e disumani.

Ra'Nell è un tredicenne come tanti che vive nei bassifondi di Londra. Con un padre in galera per traffico di stupefacenti e una madre mentalmente instabile, il ragazzino è costretto a crescere da solo in un quartiere in cui le insidie si nascondono in ogni angolo. Dalla finestra del soggiorno il ragazzino vede scene di ordinaria violenza quotidiana, perpetrate dalle gang che si contendono il territorio per lo spaccio della droga. Protetto da quel vetro, non sa che presto dovrà compiere una scelta di campo e decidere se rimanere al sicuro o gettarsi nella mischia per diventare un malvivente come gli altri. A fargli da guida sarà Leon, titolare di una palestra del quartiere e amico fraterno del padre di Ra'Nell. Quando la madre del giovane viene ricoverata in ospedale psichiatrico, l'uomo decide di occuparsi di lui e soprattutto di proteggerlo dalle cattive amicizie, come quella di Dushane, spacciatore al soldo di Bobby Raikes. E mentre per le strade di Hackney si consuma una sanguinosa faida per il controllo della piazza, una donna, Heather, amica della madre di Ra'Nell, inizia in proprio a coltivare erba, per dare un solido futuro economico al bambino che sta per dare alla luce.

Serie in quattro parti scritta da Ronan Bennett per l'emittente britannica Channel 4, Top Boy, presentato al RomaFictionFest, è un'opera pregevole che mostra con un realismo mai manierato e con grande pathos un ambiente dai meccanismi feroci e disumani. Si fa presto a comprendere il perché del grande successo di pubblico e critica ottenuto da Top Boy. Il tratto del racconto ideato dall'autore Nord irlandese, ex membro dell'IRA, è aspro, spigoloso, come se non ci fosse altro modo per descrivere quella giungla metropolitana che è la periferia Est di Londra ed in particolare il mondo degli spacciatori di droga; un microcosmo costruito su di un preciso sistema piramidale, all'apparenza intoccabile. Il capo si trova saldamente al vertice, almeno fino a quando qualcuno non decida di 'sostituirlo' e via via una lunga schiera di vice, tirapiedi, attendenti, che non chiedono altro di scalare quella montagna e, appunto, salire in vetta. 'Voglio una vita migliore', dice Dushane al boss per apparire al meglio davanti al suo 'datore' di lavoro. Ed è in alto, dietro ad una delle finestre della sua casa, che vediamo per la prima volta Ra'Nell (Malcolm Kanulete). I personaggi sono tanti, ognuno con uno sviluppo narrativo ben preciso che contribuisce a dare profondità ad un'opera riccamente polifonica, in cui la bellezza di ogni carattere deriva proprio dalle contraddizioni che porta. E ad ulteriore dimostrazione di quanto fosse importante mantenere la coerenza del discorso, e la potenza dello stesso, il canale televisivo ha trasmesso gli episodi in quattro serate consecutive, dal 31 ottobre al 4 novembre dello scorso anno, tutte con ascolti molto alti. Altro elemento di ricchezza, la lingua dura e vivida degli Eastenders. Elementi che tenuti assieme dalla calibrata regia di Yann Demange rendono Top Boy un prodotto di grande impatto, interpretato da un cast davvero ispirato in cui spiccano Ashley Walters, ex rapper dei So Solid Crew, la Kierston Wareing di In questo mondo libero e Fish Tank.