The Continental, l'Action Director Larnell Stovall: "Se la serie fosse un anime, sarebbe Ninja Scroll"

La nostra intervista a Larnell Stovall, l'Action Director di The Continental, ogni venerdì su Prime Video, che ci ha svelato i segreti dietro le sequenze d'azione che sono il core della serie spin-off di John Wick.

The Continental, l'Action Director Larnell Stovall: 'Se la serie fosse un anime, sarebbe Ninja Scroll'

Dirigere una scena action non è sicuramente facile, anche se si hanno anni di esperienza alle spalle nel campo. Quando l'action diviene parte integrante della narrazione, la questione si complica ulteriormente. è ciò che ha dovuto affrontare Larnell Stovall, da anni nell'ambiente in vari franchise, compreso quello di John Wick, da cui è tratta The Continental, la serie prequel disponibile ogni venerdì con un nuovo episodio su Prime Video (qui la nostra recensione). Lo abbiamo incontrato su Zoom per un'intervista che provasse a svelare qualche segreto del mestiere. Ci saremo riusciti? Tutto è partito dai due giovani protagonisti dello spin-off, Colin Woodell nei panni del futuro manager Winston Scott e Ayomide Adegun in quelli del concierge Charon. Due ruoli interpretati al cinema nientemeno che da Ian McShane e dal compianto Lance Reddick, e che qui dovevano trovare una sorta di origin story action per i due personaggi.

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The Continental: una scena della serie

"Prima di tutto, quando incontri gli attori e questi iniziano a conoscere chi siano i loro personaggi, pensiamo a ciò che il pubblico già conosce, che è la versione moderna. Noi invece ci dovevamo rapportare a com'erano negli anni della gioventù, e questo viene dal regista e dallo sceneggiatore, che gli danno l'opportunità di crescere nella sceneggiatura. Winston non è ancora così elegante e definito, non è ancora così potente, commette molto più errori. E poi si passa all'azione, che è il mio campo, per riflettere questo anche nei movimenti. Non hanno ancora l'esperienza e non sono rifiniti, e devono rimanere fedeli ai personaggi. Non ancora smussati agli angoli".

Ispirazione

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The Continental: un frame della serie

Per costruire una serie tv prequel dal mondo di John Wick, bisognava necessariamente prenderne ispirazione ma allo stesso tempo allontanarsene, anche e soprattutto nelle sequenze d'azione che sono sempre stato il suo core. Questo spin-off doveva essere simile ma differente a quanto visto al cinema, più cool e più giovane. Come racconta l'Action Director Larnell Stovall: "Il pubblico ama il franchise e questa versione moderna delle sparatorie, come detto prima. Questo poteva succedere anche negli anni '70, bisognava trovare solamente la nostra versione, la nostra voce. Quindi abbiamo messo sotto ogni personaggi e ci siamo assicurati di dare ad ognuno un proprio stile. Poi ci sono state le prove, gli interpreti che arrivavano con le proprie opinioni a riguardo, abbiamo lavorato insieme, penso che ognuno abbia potuto brillare nel proprio personaggio. Per me l'azione funziona quando c'è una storia dentro quell'azione, per questo l'abbiamo resa meno rifinita, ancora ruvida. Affinché fosse piacevole per ognuno di loro".

Sfida action

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The Continental: un'inquadratura della serie

Come dicevamo, la più grande difficoltà nelle scene action è riuscire a costruirle al meglio ancor prima di girarle. Bisogna anche sapere a che punto si è della storia per rendere le capacità di combattimento dei protagonisti un'evoluzione. Come nell'esplosivo finale, l'ultima delle tre notti che compongono The Continental. Dice Stovall: "Credo che la parte più difficile da girare sia il finale. Ed è giusto che sia così, perché il finale rappresenta il culmine della serie ed è normale che si presentino sfide importanti anche a livello di azione. Per le tecniche utilizzate, il tempo a disposizione, le location, le misure di sicurezza che dobbiamo prendere. Nello specifico, il combattimento finale tra due personaggi femminili, senza aggiungere troppo per non spoilerare nulla. È stata sicuramente la sfida maggiore ma anche la più soddisfacente. Le due attrici sono state fenomenali, hanno provato per settimane. Una volta che il pubblico la vedrà, sono sicuro che la apprezzerà".

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Creatività action

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The Continental: una foto di scena

A volte però sul set e nella creazione delle sequenze d'azione bisogna anche essere creativi. Un po' con ciò che si ha a disposizione, per ottimizzare al meglio ambientazione e oggetti di scena, un po' per creare qualcosa di mai visto prima e che riesca ad omaggiare il genere. Sicuramente due esempi nello show sono la scena nella cabina telefonica oppure tutte quelle al Continental, che diviene quasi un videogioco a più livelli che sono i piani dell'hotel, ripresi in sequenza uno sopra l'altro: "Hai sottolineato due punti importanti. Quando si arriva alla terza notte (il finale) c'è una quantità di azione in sequenza senza fine. Ad esempio in quelle nell'hotel, da un piano all'altro, con i personaggi che combattono, sparano, volevamo essere sicuri che ognuno di loro fosse diverso e unico a modo suo, perché alla fine puoi sparare un numero di colpi limitato ad una persona. Siamo stati molto grati che il regista Albert Hughes e gli sceneggiatori ci abbiamo permesso di creare dei personaggi unici prima di tutti dentro l'hotel, permettendoci di usare diverse coreografie e diversi movimenti. In modo che anche l'estetica fosse molto differente. Per quanto riguarda la cabina telefonica, l'idea di una sequenza ambientata interamente dentro uno spazio così stretto era sicuramente allettante. Penso che gli spettatori apprezzeranno molto anche quella".

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The Continental: un'immagine della serie

Una sequenza davvero intensa, claustrofobica e concentrata quella della cabina, merito anche della sua interprete Jessica Allain, che interpreta Lou, una delle alleate del giovane Winston che vuole prendersi l'hotel dal folle e sanguinolento Cormac. "Più che la mia preferita, è stata sicuramente piacevole da girare. Come quella nel retro del veicolo, con il combattimento che sta avvenendo fuori, e non dirò altro per non spoilerare il finale. Questo perché adoro quando un interprete dedica così tanto tempo e dedizione affinché riesca bene una scena. Riguardo quella della cabina, Jessica sentiva la pressione così come noi, le ha dedicato tanto tempo, dato che era una delle prime scene action che giravamo. In quel momento sei nervoso, ti sorgono tante domande, vuoi che tutto vada alla perfezione. Sono molto contento di quella sequenza perché c'erano tanti aspetti difficili nel realizzarla, il tempo e il meteo, assicurarci che lei fosse a suo agio. Sono proprio felice di com'è venuta".

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The Continental nel mondo degli anime

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The Continental: un momento della serie

L'intervista si è chiusa facendo rivelare all'Action Director Larnell Stovall E se The Continental? "Io sono vecchia scuola quindi direi qualcosa come Ninja Scroll. Questo perché aveva così tanti personaggi peculiari e dalle personalità uniche, proprio come The Continental. Jubei potrebbe essere Frankie. È il nostro personaggio badass, in un mondo in cui esistono tutti questi altri personaggi folli. Dove hai due personaggi che sono praticamente Hänsel e Gretel, quando vedi come combattono, come si muovono, come si presentano. È divertente che tu abbia sollevato la questione perché volevo provare a portare, e forse ci sono riuscito, alcune inquadrature prese dagli anime. È folle che tu abbia nominato l'animazione perché è sicuramente una delle mie ispirazioni più grandi e che ho provato e ricreare a modo mio nella serie. Se sono riuscito a farlo portando in vita questi personaggi nel loro tempo, sono felice".