Ci accingiamo a scrivere questa recensione di The Conjuring - Per ordine del Diavolo con una certa emozione: da una parte perché è uno dei primi film, dopo la riapertura, che abbiamo occasione di vedere in sala, dall'altra perché si tratta del più recente capitolo di una saga horror che è un unicum nel suo genere e noi, da appassionati, non possiamo che sentirci un po' a casa ogni volta che veniamo trasportati nell'universo inaugurato da James Wan ben otto anni fa con il suo The Conjuring - L'evocazione (a cui sono seguiti sequel, prequel e spin off, più o meno memorabili ma comunque a loro modo affascinanti). La chiara appartenenza all'universo condiviso di The Conjuring è qualcosa che si respira fin da subito in questo terzo capitolo della saga principale (quella, per intenderci, i cui protagonisti sono i coniugi Warren), qua e là nel corso della visione troviamo infatti collegamenti e rimandi ad altri film, personaggi di altre storie che vengono nominati o fanno capolino sullo sfondo.
The Conjuring 3 segna però un decisivo momento di rottura con i due film precedenti, da una parte è il primo a non essere diretto da James Wan (che resta però in veste di produttore) ma da Michael Chaves (La Llorona - Le lacrime del male), dall'altra cerca di rielaborare quella formula che aveva fatto il successo dei film precedenti e di raccontare una storia che esplora situazioni diverse da quelle del passato. Se lo spunto è ancora una volta uno dei casi risolti dai coniugi Warren (Patrick Wilson e Vera Farmiga) durante la loro lunga carriera, il contesto in cui si svolge gran parte dell'azione non è più una casa infestata dalle cui entità i protagonisti devono liberare la povera famiglia perseguitata di turno. Nel terzo capitolo della saga ci si sposta nel mondo del mistery/crime (non tanto quello del legal come invece era stato sottinteso nella promozione del film), e ci ritroviamo a seguire i Warren in un'indagine per scagionare dall'accusa di omicidio un ragazzo che al momento del fatto era posseduto da un'entità demoniaca. L'idea di rinnovare il franchise in questo modo è assolutamente apprezzabile, peccato però che si perda molto di ciò che rendeva così affascinanti le pellicole precedenti: i momenti che funzionano di più sono quelli che ricordano i primi film (in particolare, come vedremo, la lunga sequenza iniziale), per il resto si ha l'impressione che, dal punto di vista della sceneggiatura ma anche della regia, ci si ritrovi parecchio al di fuori della propria confort zone.
Un nuovo caso per i Warren: Arne Cheyenne Johnson
La storia di di The Conjuring - Per ordine del Diavolo si apre a casa dei Glatzel, il piccolo David (Julian Hilliard) è posseduto da un'entità demoniaca e i suoi genitori si sono rivolti a Ed e Lorraine Warren per salvarlo. I due stanno preparando il bambino per l'arrivo di padre Gordon che lo sottoporrà finalmente ad un esorcismo, e ad assistere, oltre a sua madre e a suo padre, anche la sorella maggiore Debbie (Sarah Catherine Hook) e il fidanzato di lei, Arne, a cui David è molto legato. L'arrivo del prete sembra far infuriare il demone più che mai, ed il bambino si trasforma completamente sotto il suo controllo: l'esorcismo iniziato in fretta e furia sembra volgere al peggio, con padre Gordon svenuto e Ed in preda ad un arresto cardiaco, a salvare la situazione è Arne che, invitando l'entità dentro di sé, libera il bambino.
La minaccia non è affatto sventata, e poche ore dopo, mentre Ed - l'unico che ha assistito allo spostamento del demone nel nuovo ospite - è in ospedale in stato di incoscienza, Arne senza rendersene conto uccide brutalmente il suo padrone di casa, Bruno (Ronnie Gene Blevins).
La sfida per i Warren sembra più difficile che mai: come dimostrare - in tribunale - che Arne è innocente perché al momento dei fatto era posseduto? Se questo non bastasse, poi, i due demonologi si rendono presto conto che forse l'arrivo del demone nella vita dei Glatzel non era affatto volontario, e che qualcuno lo aveva evocato per una ragione ben più nefasta di quella che poteva inizialmente sembrare. Ed e Lorraine dovranno fare di tutto per trovare chi si nasconde dietro la possessione di David (e, di conseguenza, quella di Arne) e scopriranno che la stessa cosa è successa anche ad un'altra ragazza, ora scomparsa, a centinaia di chilometri di distanza da casa Glatzel.
The Conjuring: Per Ordine del Diavolo, il regista Michael Chaves: "Il mio omaggio a L'esorcista"
Ma non doveva essere un legal?
Prima di affrontare un qualsiasi approfondimento sul film non possiamo che soffermarci su un punto in particolare, già menzionato inizialmente: The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo era stato presentato come un legal, una storia che ha quindi luogo, almeno in parte, in un'aula di tribunale. Trattandosi del caso di Arne Cheyenne Johnson, che è diventato parecchio famoso proprio per essere il primo in cui un uomo viene difeso utilizzando come elemento scagionante principale il fatto che durante l'omicidio da lui compiuto fosse posseduto, era logico pensare che gran parte della narrazione ruotasse attorno a quanto avvenuto in sede di processo. Al contrario di ogni aspettativa, invece, il film sceglie di seguire i Warren nelle loro indagini per aiutare Arne, eliminando quasi completamente tutto ciò che accadde in tribunale. A nostro parere un peccato, perché l'idea di seguire il processo e scoprire come si cercò di convincere la giuria di una possessione demoniaca ci sembrava particolarmente interessante.
Inoltre, come inizialmente sottolineavamo, è come se ci si trovi un po' al di fuori della propria confort zone: la storia - soprattuto nella seconda metà della pellicola - si fa un po' confusa e dispersiva, il villain principale decisamente meno inquietante ed intrigante rispetto a quelli dei capitoli precedenti. Per la prima volta, poi, non vediamo nel futuro della saga un qualche spin-off ispirato alle "creature" con cui i Warren si sono scontrati durante questo film.
The Conjuring: Le 10 scene più spaventose della saga
Questo terzo capitolo spaventa?
Ma arriviamo alla domanda che molti fan del genere horror si staranno ponendo in questo momento, The Conjuring - Per ordine del Diavolo fa paura? Seppur ci siano delle scene particolarmente inquietanti, tra queste non possiamo che ricordare quella iniziale con il piccolo David nella vasca da bagno, in generale abbiamo trovato che in questo terzo episodio della saga non si sia riusciti a costruire e a far crescere la paura quanto in quelli precedenti. Il fatto che le location utilizzate in passato fossero più circoscritte è probabile aiutasse in tal senso, in questo caso infatti a una trama più confusa e dispersiva corrisponde anche una scarsità di brividi, come se non si sia trovato il giusto tempo e spazio per sviluppare la tensione. La prima parte del film risulta significativamente più spaventosa (non a caso la lunga sequenza iniziale ha luogo in una casa e le atmosfere ricordano quelle dei film precedenti), di seguito, a nostro parere, è stata messa così tanta carne al fuco dal punto di vista della trama che più che spaventare lo spettatore si finisce per distrarlo.
Anche in questo terzo capitolo risulta centrale la relazione tra i Warren, che proprio nel loro grande amore trovano la forza per superare le grandi difficoltà sovrannaturali che gli si presentano di volta in volta davanti. In questo caso, poi, ritroviamo questo tipo di dinamiche anche nel rapporto tra Arne e la fidanzata Debbie, che non smettono di lottare per stare insieme. Uno dei grandi punti di forza di The Conjuring è sempre stata la chimica tra i suoi due protagonisti, capaci di portare in scena l'amore che li lega, ma anche la fiducia e la stima reciproca in maniera assolutamente convincente. Detto questo, però, in quest'ultimo capitolo le scene stucchevoli tra i due si sprecano, diventando forse un po' troppe anche per chi ha sempre amato questa coppia capace di sfidare i peggiori orrori proprio grazie al loro solido rapporto. Da fan dell'universo di The Conjuring ci chiediamo se anche questo sia un segno del fatto che la saga, non riuscendo a far funzionare così bene le dinamiche che prima erano la sua forza, si stia avvicinando ad una necessaria conclusione.
Conclusioni
Concludiamo questa recensione di The Conjuring - Per ordine del Diavolo sottolineando ancora come quest'ultimo dei tre capitoli della saga principale, ossia quelli con protagonisti i coniugi Warren, sia il meno riuscito e spaventoso. Lo spunto che da il via alla trama sarebbe molto interessante, peccato ci si perda in una storia un po' confusa e lontana da quello che ci aveva fatto tanto apprezzare i film precedenti.
Perché ci piace
- Vera Farmiga e Patrick Wilson, sempre convincenti nel ruolo dei coniugi Warren.
- Alcune scene molto inquietanti, in particolare la lunga sequenza iniziale.
- Lo spunto da cui prende il via la trama...
Cosa non va
- ...peccato che poi la storia si allontani dal procedurale per seguire Ed e Lorraine nelle loro indagini.
- Questo terzo capitolo non spaventa poi così tanto.
- Le scene un po' troppo stucchevoli non mancano.