Continua per Eric Kripke e il suo Supernatural una fase di "divagazione" rispetto al forte cuore narrativo di questa quinta e ultima stagione dello show. Come abbiamo già rilevato in passato, qualche filler è fisiologico, e qualche momento di leggerazza giova persino ad allentare la tensione per riprendersi dai momenti più drammatici delle vicende dei coraggiosi e tribolati fratelli Winchester nell'arco di una stagione di oltre venti episodi. Con Fallen Idols, però, gli autori dello show avevano già piazzato un riempitivo davvero troppo mediocre, e ora, con The Curious Case of Dean Winchester, arriva il secondo. Pur rimanendo dalle parti del divertissement, le cose migliorano alquanto con il metatelevisivo Changing Channels; ma procediamo con ordine.
In The Curious Case of Dean Winchester, i ragazzi sono alle prese con il caso di un uomo di venticinque anni improvvisamente morto di vecchiaia; non ci vuol molto a rintracciare il responsabile dello spaventoso fenomeno, uno stregone che induce le persone a giocarsi anni di vita a Texas Hold'Em. C'è chi viene graziato dall'abile mago, chi padroneggia abbastanza il poker da spuntare un miracoloso ringiovanimento, ma per la maggior parte degli sfidanti, il destino è orribile; Sam e Dean, pur intenzionati a fermarlo, si rendono conto che non sarà facile perché è invulnerabile, e si consultanto con Bobby. Questi pensa bene di raggiungere i ragazzi; non per aiutarli ad affrontare questo scaltro nemico, ma per sedersi al tavolo con lui nella speranza di riguadagnare giovinezza, vigore e l'uso delle gambe. Quando Dean scopre che Bobby ha perso 25 anni di vita, riducendosi barbogio, non ci pensa due volte a sfidare a sua volta lo stregone per recuperare i 25 anni strappati all'amico, finendo per perderne lui cinquanta. Quando Sam torna in motel, quella sera, trova ad accoglierlo un simpatico ottantenne con il look da cowboy e le arterie molto male in arnese. Per salvare la vita al fratello a un soffio dall'infarto, naturalmente ora toccherà a Sam sedere al tavolo con l'implacabile mago del poker.Un episodio con atipico monster of the week, dunque, che serve solo a ricordarci il dramma di Bobby e a farci apprezzare un Dean attempato interpretato da Chad Everett. Per quanto riguarda il maggiore dei Winchester, l'avventura sembra servire a indurlo a mitigare i suoi eccessi alimentari, ma quanto durerà? Inevitabilmente demoralizzati da questo malriuscito ibrido tra Il giocatore - Rounders e Benjamin Button, ci avviciniamo senza grandi aspettative all'episodio successivo Changing Channels, presentato dai promo come un'autoindulgente follia metatelevisiva con qualche stoccata a show concorrenti. Cosa che l'episodio dimostra effettivamente di essere, con il vantaggio però di riuscire a divertire e anche a rispolverare, pur superficialmente, la storyline principale.
Dopo un prologo in stile sit com in cui Dean sembra aver già smesso di pensare ai possibili dissesti coronarici del suo futuro, e una meravigliosa sigla alternativa che vede Jensen Ackles e Jared Padalecki sfogano tutto il loro potenziale comico, ben presto i ragazzi, mossi dal bizzarro caso di un uomo ucciso dall'Incredibile Hulk e sulle tracce del Trickster, potentissima entità soprannaturale dal dubbio senso dell'umorismo, sono proiettati in "TV land", ovvero nel trito e mieloso medical drama cui Dean si è recentemente appassionato - una parodia non troppo sottile della hit ABC Grey's Anatomy - e a seguire in un quiz show giapponese dove i nostri sono costretti a rispondere nella lingua del Sol Levante pur di salvarsi i gioielli di famiglia (a Dean viene rivolta una domanda molto interessante: "Se Sam non fosse mai nato, i tuoi genitori sarebbero ancora vivi?" - e la risposta, anche se Dean non ha idea di cosa sta dicendo, è altrettanto sorprendente), e ancora in uno spot per un medicinale contro l'herpes genitale, in un serial poliziesco procedurale alla C.S.I. e nel classico serial Supercar - con Sam nella "carrozzeria" di K.I.T.T.. In tutto questo, i ragazzi scoprono che Castiel li sta cercando disperatamente da giorni ma è al momento prigioniero del Trickster, e che la regola per sopravvivere a Tv Land è "accettare i loro ruoli": un'allusione a quello che in realtà il bieco giocoliere vuole da loro, ovvero che accettino il proprio destino, quello di darsi battaglia finché uno non uccida l'altro. "Il fratello maggiore, leale a un padre assente; il minore, ribelle al volere paterno. Siete sempre stati voi due i prescelti perché Michele e Lucifero potessero incarnarsi."
Alla fine, tuttavia, sono Sam e Dean a giocare il nemico (proprio grazie a K.I.T.T.), e il Trickster è così costretto a gettare la maschera rivelando il perché del proprio inedito interesse per l'imminente Apocalisse. E la ragione è un'autentica sorpresa, oltre che un elemento che va a legare la serie nella sua interezza alla mitologia "definitiva" di questa quinta stagione.
Changing Channels è un episodio con momenti di assoluto spasso, giocoso nella forma ma solido nei contenuti, e con una indubbia inclinazione per il divertissement che però non pregiudica l'introduzione di elementi di un certo peso, anche in misura maggiore rispetto al similarmente strutturato I Believe the Children Are Our Future. E come quell'episodio, anche questo rivela la presenza di un altro pezzo particolarmente importante sulla scacchiera dell'Apocalisse.