Continua per Eric Kripke e il suo Supernatural una fase di "divagazione" rispetto al forte cuore narrativo di questa quinta e ultima stagione dello show. Come abbiamo già rilevato in passato, qualche filler è fisiologico, e qualche momento di leggerazza giova persino ad allentare la tensione per riprendersi dai momenti più drammatici delle vicende dei coraggiosi e tribolati fratelli Winchester nell'arco di una stagione di oltre venti episodi. Con Fallen Idols, però, gli autori dello show avevano già piazzato un riempitivo davvero troppo mediocre, e ora, con The Curious Case of Dean Winchester, arriva il secondo. Pur rimanendo dalle parti del divertissement, le cose migliorano alquanto con il metatelevisivo Changing Channels; ma procediamo con ordine.
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Un episodio con atipico monster of the week, dunque, che serve solo a ricordarci il dramma di Bobby e a farci apprezzare un Dean attempato interpretato da Chad Everett. Per quanto riguarda il maggiore dei Winchester, l'avventura sembra servire a indurlo a mitigare i suoi eccessi alimentari, ma quanto durerà?
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Dopo un prologo in stile sit com in cui Dean sembra aver già smesso di pensare ai possibili dissesti coronarici del suo futuro, e una meravigliosa sigla alternativa che vede Jensen Ackles e Jared Padalecki sfogano tutto il loro potenziale comico, ben presto i ragazzi, mossi dal bizzarro caso di un uomo ucciso dall'Incredibile Hulk e sulle tracce del Trickster, potentissima entità soprannaturale dal dubbio senso dell'umorismo, sono proiettati in "TV land", ovvero nel trito e mieloso medical drama cui Dean si è recentemente appassionato - una parodia non troppo sottile della hit ABC Grey's Anatomy - e a seguire in un quiz show giapponese dove i nostri sono costretti a rispondere nella lingua del Sol Levante pur di salvarsi i gioielli di famiglia (a Dean viene rivolta una domanda molto interessante: "Se Sam non fosse mai nato, i tuoi genitori sarebbero ancora vivi?" - e la risposta, anche se Dean non ha idea di cosa sta dicendo, è altrettanto sorprendente), e ancora in uno spot per un medicinale contro l'herpes genitale, in un serial poliziesco procedurale alla C.S.I. e nel classico serial Supercar - con Sam nella "carrozzeria" di K.I.T.T..
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Alla fine, tuttavia, sono Sam e Dean a giocare il nemico (proprio grazie a K.I.T.T.), e il Trickster è così costretto a gettare la maschera rivelando il perché del proprio inedito interesse per l'imminente Apocalisse. E la ragione è un'autentica sorpresa, oltre che un elemento che va a legare la serie nella sua interezza alla mitologia "definitiva" di questa quinta stagione.
Changing Channels è un episodio con momenti di assoluto spasso, giocoso nella forma ma solido nei contenuti, e con una indubbia inclinazione per il divertissement che però non pregiudica l'introduzione di elementi di un certo peso, anche in misura maggiore rispetto al similarmente strutturato I Believe the Children Are Our Future. E come quell'episodio, anche questo rivela la presenza di un altro pezzo particolarmente importante sulla scacchiera dell'Apocalisse.