È una voce femminile, incantata ed eterea, a segnare nel profondo la stagione 4 di Stranger Things, la serie cult Netflix di cui tutti, in questo momento, parlano. Ormai lo saprete tutti, è la voce di Kate Bush, e quell'ipnotica canzone è Running Up That Hill, che risuona nel walkman di Max, e che è al centro di una delle sequenze più intense del volume 1 della stagione 4 (i primi 7 episodi sono disponibili in streaming dal 27 maggio, mentre il volume 2, con gli episodi 8 e 9, sarà disponibile il 1° luglio). Non è un caso che sia una voce femminile a fare da tema a questa stagione. Perché, più di ogni altra, ci è sembrata la stagione delle ragazze, dei personaggi femminili. Undi (Millie Bobby Brown), Max (Sadie Sink), ma anche Nancy (Natalia Dyer) e Robin (Maya Hawke).
Undici, tra la figura paterna e il bullismo
Sì, perché le "cose strane" a cui allude il titolo Stranger Things sono prima di tutto quelle che avvengono nella vita di tutti i giorni, prima ancora che in quel mondo fantasy e horror che in questa stagione 4 riprende vita in maniera ancora più mirabile e spaventosa. Sono le cose strane che accadono quando si cresce, quando si cambia, quando ci si sente in qualche modo "sottosopra", e stavolta non ci riferiamo al mondo spaventoso che esiste sotto il suolo di Hawkins, Indiana. È quel sentirsi fuori posto, fuori tempo. Stranger Things, in questa quarta stagione, fa in modo ancora migliore quello che aveva fatto nelle stagioni precedenti: approfondisce i personaggi, dà loro un senso nel mondo reale prima ancora che in quello fantastico. Così la nostra Undici (Millie Bobby Brown), che tra l'altro non ha più i superpoteri, è prima di tutto una ragazzina che ha perso il padre, cioè l'uomo che lo è stato in questi anni, Hopper. Aveva già perso i suoi genitori una prima volta, ma questa è un'altra storia. Undi è una ragazza come tante nel momento in cui arriva in una nuova città, in una nuova scuola. È considerata quella "strana", quella diversa. Si sa, a scuola ci sono le "mean girls". E così Undi viene bullizzata. La storia di Stranger Things 4 la porterà altrove, in posti molto più alienanti e spaventosi, e la piccola grande Undi dovrà tirare fuori tutte le sue risorse, affrontare le sue paure. è da questo che si vede la natura di Stranger Thins: fantasy, horror, period drama; ma soprattutto un grande romanzo di formazione. In questa stagione vedremo Undi prima con i capelli lunghi, e un'acconciatura che ricorda quella della Joyce di Winona Ryder. E poi, con gli iconici capelli corti, quelli da cavia di laboratorio con cui l'avevamo vista la prima volta. L'episodio 7 è il suo momento chiave tra quelli visti finora.
Stranger Things 4, la recensione del volume 1: Una nuova stagione più ricca, matura e corposa
Max, risalire quella collina
Ma se Undi è stata da subito la star di Stranger Things, Max (Sadie Sink) è entrata in corsa, e inizialmente è stata una comprimaria. È in questa stagione che diventa protagonista assoluta: accanto a Eleven, la vera rivelazione della serie dei Duffer Brothers è lei. Anche per "Mad" Max vale il discorso fatto per Undici: prima dell'horror c'è il quotidiano, prima che il Sottosopra c'è quel sentirsi sottosopra che tutti, a quell'età, prima o poi abbiamo provato. I primi episodi di Stranger Things 4 ci raccontano davvero chi è Max. È una ragazza che ha subito un trauma, che ha perduto il fratellastro ed ha assistito alla sua morte. Ed è una ragazza che vive in una famiglia disagiata, problematica. Max, a scuola, dove sembra assentarsi sempre più da tutto, presa com'è dai suoi problemi, è seguita da un'assistente sociale. Una delle scene più belle di questa stagione 4 la vede proprio durante un colloquio, presente ma assente, decisa a non sciogliersi. Il suo volto, pieno di tic, trasuda disagio e nervosismo, come il piede che batte ansiosamente durante il colloquio. La sua bellezza è come attenuata, quei capelli lucenti rossi diventano più opachi. Ma, come Undi, Max è attesa a prove ancora più dure. Perché Vecna, il villain di questa nuova stagione, riesce a impadronirsi di chi è più fragile mentalmente, di chi ha già problemi, di chi ha già paura. E allora, in un'esperienza tra la vita e la morte, Max dovrà tirare fuori tutte le sue risorse per tornare alla luce, per "risalire quella collina". L'episodio 4 è il momento in cui è la grande protagonista.
Nancy, l'investigatrice
Ma ci sono anche le ragazze più grandi. Alle prese con le relazioni amorose, con il mondo del lavoro, con una sicurezza in se stesse che arriva dalla loro età, ma che non le lascia comunque prive di dubbi e preoccupazioni. La stagione 4 di Stranger Things ha visto nascere un sodalizio piuttosto a sorpresa, quello tra Nancy e Robin. Prima di tutto vediamo le due ragazze in una veste inedita. Pensiamo a Nancy: se nelle prime stagioni la sua storyline era dedicata soprattutto alle sue storie sentimentali, alla relazione con Steve e poi all'amore con Joe, in questa nuova stagione Nancy (Natalia Dyer) ha un ruolo molto importante. Complice il suo lavoro da giornalista, Nancy qui si trasforma nell'investigatrice del gruppo, in quella che raccoglie gli indizi, collega i punti, trae le deduzioni. Una piccola Sherlock Holmes dai capelli lunghi e ricci. Certo, per lei c'è comunque una sottotrama sentimentale; mentre con Jonathan ci sembrano essere delle incomprensioni, certi sguardi sembrano farci intendere che non sia insensibile al fascino di Steve.
Stranger Things 4, Natalia Dyer: "è una stagione molto più cupa, che fa molta più paura"
Robin, punk rocker, e amica fidata
Accanto a lei c'è Robin. La svolta è prima di tutto nel look. Perché se il volto inconfondibile di Maya Hawke, la figlia di Ethan Hawke e Uma Thurman, è sempre quello, finalmente la vediamo in abiti che ci dicono qualcosa in più di lei. In quasi tutta la stagione 3, quella in cui l'abbiamo conosciuta, è apparsa nella curiosa divisa da marinaretto che era quella della gelateria in cui lavorava insieme a Steve. Qui la vediamo in jeans e giubbetto della stessa foggia, un po' punk un po' post punk, abiti che definiscono la sua natura anticonformista. La vediamo essere se stessa nel momento in cui dichiara le sue preferenze sessuali, puntando una delle cheerleader della squadra di basket. Ma, soprattutto, la vediamo legare con Nancy, diventare - quasi incredula - sua amica. Il sodalizio tra Nancy e Robin, quella solidarietà femminile che, quando avviene, è bellissima, è una delle cose più belle della stagione 4. In questa galleria femminile manca la Joyce Byers di Winona Ryder. Protagonista assoluta delle prime stagioni, è un po' sacrificata dalla trama che la vede alla ricerca di Hoppper. Ma le foto che sono arrivate del volume 2, che la vedono finalmente abbracciata al suo amore, promettono una seconda parte in cui Joyce possa dare il meglio.
Stranger Things 4, parte 1, la spiegazione del finale: è un mondo Sottosopra