Da quando, durante la prima stagione di Stranger Things abbiamo ascoltato Should I Stay Or Should I Go dei Clash, abbiamo capito che l'avremmo amata, e che quel viaggio indietro nel tempo sarebbe avvenuto anche attraverso le canzoni, quelle con cui siamo cresciuti, quelle che tutti amiamo. Stranger Things 3 - appena approdata con successo su Netflix - usa le canzoni per creare un'atmosfera, per immergerci in un'epoca, quella degli anni '80. Ovviamente le canzoni sono sempre usate in modo abbastanza preciso, e il tema è spesso legato alla scena che stiamo vedendo.
Nelle prime due stagioni della serie - qui la nostra recensione di Stranger Things 3 - abbiamo visto spesso un esempio dell'uso perfetto delle canzoni per rievocare un'epoca, ma anche per aggiungere elementi alla narrazione. Should I Stay Or Should I Go dei Clash, una band simbolo del punk, era la ribellione di Jonathan Byers (Charlie Heaton) e Atmosphere dei Joy Division ne sottolineava la sua alienazione. Quella dei Clash era anche la canzone che stabiliva il contatto con il fratello Will, scomparso. Nella seconda stagione il momento di una festa è Girls On Film dei Duran Duran, un omaggio al mondo dei videogame Arcade è Whip It! dei Devo. E Time After Time di Cindy Lauper ed Every Breath You Take dei Police sono perfette per il ballo di fine anno che chiude la stagione 2. Nella stagione 3 le canzoni sono usate in modo più veloce, sono tantissime (oltre a quelle che abbiamo selezionato si sentono Corey Hart, Cars, REO Speedwagon, John Mellencamp), e sono quasi tutte concentrate nei primi episodi, e nell'ultimo. Ecco quelle che ci hanno colpito di più.
Hot Blooded - Foreigner
Guardando Stranger Things capirete ben presto che un personaggio, che nella stagione 2 era piuttosto in secondo piano, avrà un ruolo molto importante. È Billy (Dacre Montgomery), il fratellastro di Max, quello che una volta si sarebbe definito un poco di buono. Billy lavora nella piscina di Hawkins come bagnino, ed è l'oggetto del desiderio delle signore della città, tra cui c'è la signora Wheeler, la mamma di Mike e Nancy. Billy è un rocker: nella stagione 2 lo vedevamo entrare in scena sulle note di Rock You Like A Hurrycane dei Whitesnake. In questa terza stagione il suo ingresso in scena, in costume da bagno rosso nel primo episodio, è sulle note di Hot Blooded, dei Foreigner. In scena c'è anche la signora Wheeler, in un coloratissimo e sexy costume intero, e tra i due va in scena una schermaglia a base di doppi sensi sulle "lezioni di nuoto".
Hot Blooded è una canzone del 1978, ed è il primo singolo del secondo album dei Foreigner, Double Vision. È stata già inserita in vari film, da Crazy for you, del 1985, fino ad Adventureland, del 2009, e anche in varie puntate de I Simpson, Bones e Supernatural. "Io sono uno focoso, controlla tu stessa, ho la febbre a 39,5°, forza piccola, balli o fai anche altro? Ho il sangue bollente". Testo di quelli terra terra per un messaggio diretto, che la regia di Stranger Things usa con una certa ironia.
(I just) Died in your arms - Cutting Crew
La signora Karen Wheeler (Cara Buono) è una delle sorprese dei primi episodi della stagione 3 di Stranger Things. Il suo sex appeal, finalmente, viene fuori tutto. E, mentre la vediamo prepararsi per quelle "lezioni di nuoto", sempre nell'episodio 1, le note sono quelle della passionale e struggente (I just) Died in your arms dei Cutting Crew. Un vestito rosso, il rossetto rosso, gli anelli: Karen è pronta per un appuntamento galante, ma...
(I just) Died in your arms è la canzone più famosa della band inglese dei Cutting Crew e, licenza poetica, è del 1986, tratto dal loro primo album, Broadcast. È in pratica l'unico successo della band che, l'anno successivo, la presentò anche al Festival di Sanremo. È stata oggetto di numerose cover, ultima quella dei Bastille nel 2013. Come raccontava la band stessa nelle interviste, (I just) Died in your arms è la storia di un orgasmo. "Sono morto nelle tue braccia stanotte, dev'essere stato qualcosa che hai detto, sono morto nelle tue braccia stanotte. Continuo a cercare qualcosa che non posso avere. cuori infranti tutto intorno a me e non vedo una facile via per uscire da questo". Desiderio, passione, struggimento. Una canzone perfetta per la situazione che racconta.
Material Girl - Madonna
Una delle cose più interessanti di Stranger Things 3 sono le schermaglie amorose tra i ragazzini e le ragazzine, alla scoperta di quel mistero che, a quell'età, è all'altro sesso. E anche l'amicizia che si crea tra le due ragazze del gruppo, Undici (Millie Bobby Brown) e Max (Sadie Sink). Quando, nell'episodio 2, le due decidono di fare una giornata senza ragazzi, una giornata di shopping per rifare il look di Undici, ecco che Material Girl di Madonna è la canzone perfetta per un montaggio pieno di cambi d'abito. Vedremo le due farsi delle foto agghindate come Madonna in pieni anni '80, quel look che ha fatto scuola, ricco di fiocchi, pizzi e bracciali.
Material Girl è il brano che apre Like A Virgin, secondo album e disco simbolo di Madonna, prodotto da Nile Rodgers, ed è il secondo singolo estratto, uscito nel gennaio del 1985. Nel videoclip, uno dei migliori video di Madonna, la popstar rifà la Marilyn Monroe de Gli uomini preferiscono le bionde: oggetto di numerose cover, la canzone appare anche in uno dei medley di Moulin Rouge. "Il ragazzo che ha i contanti è quello giusto, perché viviamo tutto in un mondo materialista ed io sono una ragazza materialista" recita l'ironico testo, la storia di una ragazza che non pensa all'amore ma al denaro, ai gioielli e agli abiti costosi. Arriva al momento giusto, visto che, contemporaneamente, Mike sta cercando un regalo per Undici. Nell'episodio seguente, Madonna torna ancora con Angel (sempre dall'album Like A Virgin), in un momento in cui le due amiche stanno ammirando Ralph Macchio su un giornalino...
Wake Me Up Before You Go-Go - Wham
I momenti più divertenti dei primi episodi di Stranger Things 3 sono quelli che vedono all'opera la nostra coppia preferita di tutte le produzioni Netflix, Steve Harrington (Joe Keery), e Dustin (Gaten Matarazzo). I due giocano a fare le spie, e stanno seguendo un sospetto con il binocolo. Ma si trovano davanti a una lezione di aerobica. Quale colonna sonora migliore, allora, di una canzone degli Wham (il compianto George Michael e Andrew Ridgeley)? Wake Me Up Before You Go-Go, classico delle canzoni anni '80, è il simbolo della spensieratezza di quegli anni che spesso sfociava in un pop sì superficiale, ma in fondo di gran classe.
Scritta da George Michael, e ispirata al soul degli anni Sessanta (riprende Heat Wave dei Vandellas), è uscita nel 1984 ed è tratta dall'album Make It Big: è apparsa in Zoolander, ne I Griffin e in Glee. "Svegliami prima di andare via, non lasciarmi in sospeso come uno yo-yo, svegliami prima di andare via, io non voglio mancare quando vai così forte, svegliami prima di andare via, perché non ho intenzione di stare da solo, svegliami prima di andare via, portami a ballare stanotte. voglio andare forte". Un testo semplice, per una canzone dal ritmo irresistibile.
Neverending Story - Limahl
Le canzoni pop, in Stranger Things 3, sono tutte carte che i Duffer Brothers si giocano nelle prime puntate, per entrare in clima, creare un'atmosfera. Man mano che l'horror prende piede, lo spazio è sempre più per la colonna sonora originale. La musica pop torna prepotentemente nell'ultimo episodio. Non possiamo svelarvi troppo ma immaginate che, in uno dei momenti più tesi di tutto il racconto, Dustin, che nel frattempo abbiamo conosciuto come esperto di telecomunicazioni, si metta a cantare alla radio una canzone leggera leggera, che fa "Turn Around, and tell me what you see..." La canzone, famosissima, è Neverending Story di Limahl. È un momento pop che spezza la tensione in modo perfetto, e ci svela anche qualcosa in più di Dustin.
Neverending Story è cantata da Limahl, platinato cantante pop che, dopo aver lasciato i Kajagoogoo (quelli di Too Shy, che avevamo sentito in Black Mirror: Bandersnatch), ha iniziato una carriera solista con questa canzone, colonna sonora del famoso film La storia infinita, del 1984, diretto da Wolfgang Petersen e basato sull'omonimo romanzo di Michael Ende. Nella canzone c'è lo zampino di un Re Mida della musica pop, quel Giorgio Moroder che metteva spesso la sua arte al servizio del cinema (sue Call Me, di Blondie, da American Gigolo, Cat People, di David Bowie, da Il bacio della pantera e Take My Breath Away, dei Berlin, da Top Gun) e di un altro grande autore, Keith Forsey (famoso per Don't You (Forget About Me) dei Simple Minds per la colonna sonora di Breakfast Club). "Girati attorno, guarda ciò che vedi, nella sua faccia lo specchio dei tuoi sogni, immagina che io sia ovunque nascosto tra le righe, scritto nelle pagine. È la risposta a una storia infinita". Scommettiamo? Dopo Stranger Things 3 questa canzone diventerà un cult, cantata a squarciagola da tutti.
Heroes - Peter Gabriel
Heroes arriva proprio nel finale di stagione, alla fine dell'episodio 8, in un momento di altissima commozione e tensione emotiva. Sentiamo leggere una lettera, parole forti e commoventi, assistiamo a storie che si chiudono e altre che si aprono. Heroes, una canzone che non ha bisogno di presentazioni, e che si presta a un significato universale, alza ancora di più l'asticella dell'emotività. L'avevamo già sentita nella stagione 1, anche in quel caso in una versione particolarissima, cantata da Peter Gabriel.
A starman waiting in the sky: 10 video musicali per ricordare David Bowie
Scritta da David Bowie e Brian Eno nel 1977 per l'album Heroes, il secondo disco della trilogia berlinese di Bowie, è una canzone grandiosa ed eroica, come fu subito definita da Eno. Bowie scrisse il testo dopo aver visto, dalla finestra degli Hansa Studios, una coppia che si baciava all'ombra del muro, il produttore Tony Visconti e la cantante Antonia Maass. La versione che sentiamo qui è nata per il progetto di Peter Gabriel Scratch My Back, un disco di cover cantate con l'accompagnamento di un'orchestra. Per questo quella che ascoltiamo è la versione più particolare mai fatta della canzone di Bowie: la voce di Gabriel e i violini ne tolgono l'epicità, e ne esce un pezzo cupo, elegiaco, profondo. "Io, io sarò re. E tu, tu sarai la regina. Sebbene niente li porterà via, li possiamo battere, solo per un giorno. Possiamo essere eroi, solo per un giorno". Sì, perché Stranger Things 3 è anche una storia di eroi.