Non ne sa mezza di fumetti e altre cose da geek Stephen Amell. Attore canadese che ammette di ringraziare puntualmente mamma e papà per il bell'aspetto, si è guadagnato il ruolo da protagonista di Arrow avendo come punto di riferimento solo il Superman di Christopher Reeve. La serie, che ha avuto un buon successo anche in Italia, è di CW come Smallville, ma il Freccia Verde del cult con Tom Welling e questo sono molto, molto differenti, così come lo sono i due show.
Dopo una prima stagione introduttiva, dove il miliardario bello e vacuo Oliver Queen torna a Starling City trasformato da cinque anni infernali su un'isola popolata di mercenari, la seconda sembra destinata a lasciare spazio anche agli altri personaggi, tutti inevitabilmente legati al destino del protagonista. Il vigilante incappucciato che ha giurato di ripulire la città dai criminali che l'hanno corrotta più che un supereroe è un antieroe, come ci spiega il suo interprete Amell, attraente ospite al Festival della Televisione di Monte-carlo costretto a ruminare insalata, verdurine e bistecche per tutto il soggiorno. Colpa della dieta ferrea imposta dalla produzione per mantenere il fisico puntualmente esibito nella serie e sulle sia pagine Facebook e Twitter.
Ma un dolcetto? Niente?
Macché, per restare in forma per il ruolo di Oliver mi hanno tolto latticini, glutine e zucchero raffinato. E devo allenarmi tutti i giorni, ma ne vale la pena. In ogni caso non ho scelta se voglio continuare a fare da solo i mie stunt.
Mi sembra tutto intero, per fortuna.
Non mi sono mai rotto niente, nonostante faccia quasi tutto senza controfigura, ma sono sempre pieno di lividi e bozzi. Mi sono tagliato una gamba sul meccanismo che reggeva la sbarra su cui stavo saltando mentre giravo il decimo episodio. Comunque non sono le azioni più spettacolari il problema, ma le piccole cose come le capriole e i tuffi: fanno malissimo.
No, ma in merito mi viene in mente un aneddoto curioso. C'è un fansite di Arrow che si chiama GreenArrowTv a cui si appoggia CW. Lo dirige un tale che come pesce d'aprile ha pensato bene di pubblicare la notizia che mi sarei rifiutato di spogliarmi dalla seconda stagione in poi. È successo un putiferio, una pioggia di commenti. Ma no, nel contratto non c'è questa clausola, mi limito a fare quello che mi dicono gli sceneggiatori.
Cosa sai della prossima stagione?
Spesso si sentono gli attori delle serie lamentarsi di essere lasciati all'oscuro degli eventi dai produttori, ma io, invece, posso affermare di sapere già un po' di cose sull'andamento della prossima stagione. Per esempio so che, sebbene si sia visto il personaggio di Colton Haynes in un una brutta situazione nella season finale, Roy tornerà. Però non so cosa gli accadrà di preciso. La seconda stagione si concentrerà sulle conseguenze dell'attentato e ritroveremo Starling City in uno stato di legge marziale. Le cose nelle Glades, già abbastanza gravi dal punto di vista del crimine, peggioreranno.
So che non sei ferrato sui fumetti, ma la butto lì. Preferiresti che il personaggio di Colton Haynes, Roy, diventasse una spalla o un cattivo?
Bella domanda... mi va bene sia un caso che l'altro, l'importante è che, se diventasse un nemico, che fosse un nemico formidabile. Ci terrei che fosse qualcuno che ha passato tutto quello che ha passato Oliver per trasformarsi nel vigilante che è oggi. Insomma, il suo percorso deve essere altrettanto travagliato.
Che serie segui?
Guardo Mad Men, Downton Abbey, e prima sono stato un grande fan di The Wire, 24 e Lost.
Che ne pensi del finale di Lost?
In genere mi piacciono tutti i finali di serie. Comunque l'ho adorato.
Non sono io, non ho visto né Doctor Who né Torchwood, ma i produttori esecutivi di Arrow sicuramente sì, soprattutto il nostro produttore Andrew Kreisberg (Fringe), che è un rinomato e sfegatato fan di Doctor Who.
Ti viene in mente un ruolo che avresti voluto per te ma è andato a un altro?
Avrei fatto qualsiasi cosa per avere il ruolo di Giancarlo Esposito in Breaking Bad, Gus. Mi sarebbe comunque andato bene uno qualsiasi dei ruoli dei protagonisti, ma il mio sogno è interpretare un villain di cattiveria sublime. Non importa se alla fine muore o no, anzi, se muore è meglio.
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