Causa i motivi che tutti sappiamo, l'uscita homevideo ha un po' ritardato, ma adesso, come vedremo nella recensione di Star Wars: L'ascesa di Skywalker in 4K e Blu-ray, anche l'ultimo episodio della mitica saga è finalmente disponibile nell'atteso formato fisico. E quello distribuito da Walt Disney è davvero un super prodotto, capace di celebrare nel miglior modo il film diretto da J.J. Abrams, che chiude l'epopea iniziata da George Lucas quarant'anni fa.
L'epica saga che ha fatto la storia del cinema è dunque giunta al capitolo finale, nel quale la Resistenza guidata da Rey è pronta a fronteggiare il Primo Ordine, mentre dal passato torna la minaccia di Palpatine. Scene spettacolari e ricche di azione sono assicurate, ma non manca il pathos, grazie anche alla bravura di Daisy Ridley e Adam Driver che ragalano spessore ai loro personaggi. E ora andiamo a esaminare l'edizione homevideo più ricca di Star Wars: L'Ascesa di Skywalker distribuita da Walt Disney, ovvero quella a tre dischi contenente la versione 4K UHD, quella blu-ray HD e un disco bonus aggiuntivo per i contenuti speciali.
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Il video 4K: quella grana che regala grinta e ruvidezza
Partiamo dalla versione più performante, quella 4K UHD, che ci offre un video praticamente perfetto, una vera meraviglia per gli occhi per dettaglio, profondità e resa cromatica, a patto di farsi piacere il look del film, che magari potrà non piacere a tutti. Va subito detto infatti che il quadro è caratterizzato da una leggera e costante grana ben visibile ma naturale, tipica del 35 mm in cui il film è in gran parte girato, che regala una piacevole sensazione di vissuto e forse toglie un po' di nitidezza al quadro, ma gli dona grinta nel dettaglio e un'accattivante ruvidezza. E soprattutto toglie ogni possibile artificiosità digitale al prodotto, anche se qualcuno forse ormai abituato allo standard dei film più recenti potrebbe storcere il naso. A torto però, almeno a nostro parere.
Il video 4K: dettaglio incisivo anche nelle scene più scure
In un quadro dal contrasto ottimamente calibrato, spicca un'esemplare incisività in ogni circostanza e in qualsiasi condizione di luminosità, con superba resa anche delle scene più scure. Il dettaglio è di altissimo livello su tutti gli elementi del quadro, con un'efficacia ancora più chirurgica rispetto al blu-ray sui minimi particolari e nei particolari più fini. Mozzafiato, giusto per fare un esempio, la scena di Rey sospesa nella vegetazione nella prima parte del film. Anche le sequenze più frenetiche non denotano flessioni e restano sempre fluide e in grado di mantenere integra la percezione dei dettagli. Pori e rughe degli incarnati, i graffi, i segni di sporco e le ammaccature di robot e droidi, i particolari curiosi dei costumi, ma anche le ambientazioni dai deserti sabbiosi agli interni delle astronavi, tutto spicca per chiarezza e precisione, per una visione davvero spettacolare.
Il video 4K: croma e livello del nero fanno la differenza
Se il dettaglio è ovviamente superiore al blu-ray, ci sono altri due aspetti nettamente migliorativi rispetto alla già eccellente visione in HD. Uno dei pochi punti deboli del blu-ray, qui viene risolto con brillantezza, ed è quello del livello del nero, che sale di qualità per profondità e compattezza, che sia il cielo pieno di stelle di uno sfondo o il costume indossato da Kylo Ren. E proprio qui si può apprezzare un bianco più puro e intenso rispetto a quello un po' cremoso del blu-ray. Tutti aspetti che regalano una sensazione di maggior profondità alla scena.
Sul fronte cromatico poi, grazie all'HDR, i colori sono più saturi e brillanti, con una varietà accattivamente di sfumature e una resa folgorante su qualsiasi tonalità. I blu e i rossi delle spade laser abbagliano nella loro intensità che sembra uscire dallo schermo, ma colpiscono anche l'intenso verde di alcune sequenze, il metallo dorato di 3PO, fino alla resa dei grigi nei momenti più cupi. Impressionante poi il modo in cui la luce rimbalza e si riflette sulle superfici delle navi e dei droidi, conferendo un realistico smalto metallico agli oggetti.
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Il Blu-ray è al top del formato, chi non ha il 4K stia tranquillo
Per quanto riguarda la versione blu-ray, indirettamente ne abbiamo già parlato. Risulta sicuramente ottima ed eccellente per lo standard HD, con un quadro piacevolmente compatto e solido, una grana naturale (ma meno percepibile rispetto al 4K), e un dettaglio eccellente, anche se fisiologicamente minore rispetto alla controparte UHD, I piccoli rilievi riguardano alcuni neri un po' piatti e leggeri, con una lieve flessione del dettaglio in queste circostanze che rendono il quadro leggermente pastoso in circostanze critiche, mentre la resa cromatica è ottima ma ovviamente viene superata dalla profondità e dall'intensità del 4K. In ogni caso, chi ha solo il blu-ray può stare sicuro di una visione straordinaria, al top del formato, anche se ovviamente non al top dell'homevideo.
L'audio italiano: coinvolgente e suggestivo, ma...
Per quanto concerne l'audio, per la traccia italiana bisogna accontentarsi del Dolby Digital Plus 7.1, presente sia sul disco 4K che su quello blu-ray: una traccia comunque di ottimo livello, che pur con i limiti della codifica consente un ascolto spettacolare. I bassi sono robusti e corposi, la separazione dei canali sempre eccellente e per lo spettatore la sensazione di essere avvolto dagli effetti sarà sempre piuttosto elevata e suggestiva, soprattutto nelle numerose scene di azione tra sfrecciare di astronaviì, carambole di detriti e duelli di spada laser. Buoni anche la resa della colonna sonora e quella dei dialoghi, anche se la frequenza è decisamente meno ampia della controparte inglese.
...il Dolby Atmos inglese proietta nella galassia
Inevitabile infatti che la traccia originale sia di un'altra pasta, soprattutto quella Dolby Atmos presente nel 4K, davvero galattica, mentre nel blu-ray troviamo il DTS HD Master Audio 7.1. I bassi sfoderano in alcuni momenti un rombo dall'intensità straordinaria, con alcune bordate dal sub che riempiono di energia e vigore tutta l'area di ascolto. In genere tutte le scene di azione sono ricchissime di effetti, con grande direzionalità, superbi effetti panning e la costante sensazione di avere sotto controllo anche cosa avviene fuori dallo schermo. Cosa che naturalmente nell'Atmos viene esaltata dal fatto che gli effetti lavorano davvero in ogni direzione e senza limiti. Al tutto si accompagnano bene i dialoghi caldi e perfetti e la colonna sonora, che pur a tratti dominante crea un ottimo mix con gli effetti evitando così di risultare troppo invasiva.
Gli extra: un documentario imperdibile sul film e sulla saga
A completare un'edizione meravigliosa, anche un reparto extra corposissimo, con quasi tre ore di materiale. A far la parte del leone L'eredità di Skaywalker, un lunghissimo documentario di 126 minuti diretto da diretto da Debs Paterson veramente da gustare, che tratta nel dettaglio tutta la realizzazione del film, i dietro le quinte e le curiosità, ma in realtà parla di tutti i film della saga e delle tradizioni del franchising. Immagini e interviste con cast e filmakers, si alternano infatti tra ultimo episodio e frammenti storici, anche dei dietro le quinte. Insomma un making of ricco di dettagli sull'episodio IX, ma in realtà anche un viaggio attraverso Star Wars e la sua imperdibile storia.
Gli extra: altre featurette per un totale di quasi tre ore
Ma oltre al documentario troviamo altro, a partire da Pasaana: creare l'inseguimento degli speeder (14'), che approfondisce la realizzazione di una delle sequenze più spettacolari, epiche e frenetiche del film, mentre Alieni nel deserto (6') svela la realizzazione delle riprese in Giordania e la complessità delle scene girate in una location così vasta. Si prosegue con D-O: chiave del passato (5' e mezzo), ovvero l'esplorazione della nave che collega Rey al mistero dei suoi genitori scomparsi e la conoscenza di un nuovo droide, poi ancora Warwick e figlio (6') con Warwick Davis, che interpretava Wicket ne Il ritorno dello Jedi, che torna a indossare il costume Ewok, stavolta con suo figlio Harrison. A chiudere Cast di creature (8'), con il team responsabile del settore che svela trucchi, pupazzi, protesi ed effetti digitali che hanno portato alla realizzazione delle numerose creature che appaiono nel film.
Conclusioni
Come si è già ben capito dalla nostra recensione di Star Wars: L’ascesa di Skywalker in 4K e Blu-ray, il prodotto targato Disney è a dir poco straordinario, con una resa tecnica al top sul piano video nei due formati presentati, che rendono piena giustizia al look del film. Anche l’audio è travolgente e impetuoso (soprattutto in originale) e consente di godersi le tante scene frenetiche. Infine a impreziosire il tutto quasi tre ore di contenuti speciali con la chicca di un documentario davvero imperdibile.
Perché ci piace
- Il video in 4K è una delizia per gli occhi, compresa la grana che dona grinta al quadro.
- Dettaglio e resa cromatica sono sempre straordinari.
- Il blu-ray è comunque al top per i limiti del formato.
- L’audio originale è travolgente e devastante.
- Extra corposi e di qualità, a partire da un lungo e bellissimo documentario.
Cosa non va
- La codifica della traccia italiana, pur buona, non è al livello di quella originale- Ma questa quasi sempre è una consuetudine.