L'abbiamo detto e lo ripetiamo: giudizi a parte, Star Wars: Il risveglio della forza è un evento di proporzioni che vanno al di là della semplice uscita cinematografica. Ne è conferma il bombardamento mediatico, per alcuni eccessivo, che lo sta accompagnando, la presenza del marchio Star Wars ovunque, dalle batterie ai biscotti, i biglietti acquistati con un mese di anticipo e i cento milioni di dollari incassati in prevendita. E il fatto che della saga di Lucas stiamo parlando da settimane e ne continueremo a parlare a lungo considerando il progetto su lungo termine della Lucasfilm/Disney che prevede un film all'anno per i prossimi cinque (uno della trilogia ufficiale ogni due e i progetti standalone negli anni di pausa).
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Ma ora che il film è uscito possiamo anche esprimere giudizi ed abbiamo pensato che la sola recensione potesse non essere sufficiente per dare un'idea completa e ricca di sfumature diverse di quello che è il film diretto da J.J. Abrams. Per questo abbiamo chiesto ad ognuno dei nostri redattori di dire la sua, di lasciarci un breve commento post-visione per accompagnare e giustificare il suo voto. Perché ognuno di noi vive il cinema in modo personale, e soprattutto con film come questi, con i quali in tanti siamo cresciuti, ha un rapporto unico. Li trovate a seguire, in doveroso ordine alfabetico, subito dopo un estratto e il link alla recensione ufficiale che dà un'idea più articolata del nostro pensiero e giudizio su Star Wars: Il risveglio della Forza.
Star Wars: Il risveglio della saga e la Forza della nostalgia (Luca Liguori)
[...] J.J. Abrams non è Lucas, non vuole e non potrebbe esserlo. Checché si possa pensare di Lucas adesso, il creatore della saga è stato un vero visionario, un uomo che ha sempre avuto il coraggio di rischiare e che non si è mai tirato indietro quando c'era da rimettersi in gioco e dimostrarsi sempre più ambizioso, più incontentabile, più desideroso di stupire e stupirsi come fosse un bambino. Il regista de Il risveglio della Forza, e con lui tutta la nuova Lucasfilm/Disney, è l'esatto opposto: decide di rischiare pochissimo ma di capitalizzare al meglio quanto di buono già proviene dalla trilogia originale e di ripartire proprio da lì. Abrams non è quindi l'erede che tutti si potevano aspettare, ma è sicuramente un nuovo punto di partenza perfetto. Abrams è colui che può riportare l'equilibrio nella Forza, quell'equilibrio necessario per ricominciare. [...]
Voto ☆☆☆☆
Leggi la nostra recensione ufficiale e senza spoiler
Le altre opinioni della redazione
Star Wars Episodio VII: è vero, tutto vero! (Alessandro Antinori)
Dalle ceneri della vecchia trilogia rinasce quella nuova. Letteralmente. Non a caso la futura protagonista vive in cerca di se stessa tra le macerie e i relitti di un passato che non esiste più. C'è tutto quello che volevamo: il ritorno alle origini, l'epica, l'azione, il romanticismo e soprattutto l'elemento materico. Il culto e il feticismo, per i volti e per gli oggetti: la lightsaber non è mai stata così enorme e il casco di Kylo Ren quando tocca terra è pesante come il fardello che porta. Doveva essere un remake nostalgico ancor prima che un sequel: era l'unico modo, per far rivivere la leggenda, per ricordarci che "è tutto vero, i jedi, il lato oscuro e la forza, sono reali". Perché dopo trent'anni anche noi potevamo dubitare. Occorreva celebrare il mito del passato per gettare le basi e andare avanti, la vecchia e la nuova generazione di spettatori ora guardano insieme al futuro con rinnovata speranza.
Voto ☆☆☆☆ ½
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Che un amico (appassionato di Star Wars) sia con te! (Chiara Apicella)
Ho sempre guardato con affascinata simpatia agli amici che snocciolano battute di Han Solo o imitano Yoda: io ho lo stesso attaccamento per Ritorno al futuro, quindi capisco bene cosa si provi, nonostante venga spesso coinvolta in discussioni su quale cult sia migliore dell'altro. Vedere al cinema il settimo episodio di Star Wars, quindi, per me non ha significato un ritorno a casa. Per me ha coinciso più col fare visita in un'altra casa, gremita di padri entusiasti e figli minuscoli che facevano domande a ogni scena; di ragazzi che applaudivano nel ritrovare dopo anni Han Solo, invecchiato ma sempre affascinante, o Leia, con la pelle segnata e lo sguardo addolcito dall'età. E credo, anche dopo essermi confrontata col mio amico appassionato di Star Wars seduto nella poltroncina accanto a me, che Il risveglio della Forza rappresenti ciò che tutto sommato gli starwarsiani speravano. Operazione nostalgia nei giusti limiti (con Harrison Ford e Carrie Fisher che interpretano ruoli adatti alla loro età, onorando con affetto i loro personaggi), nuovi protagonisti (Rey e Finn) simpatici e ben assortiti, dialoghi divertenti, scene spettacolari. E un finale potente che mescola vecchio e nuovo con lirismo, ovviamente commovendo il mio amico, ma anche me.
Voto ☆☆☆ ½
Star Wars: Il Risveglio della Forza, la carezza che stavamo aspettando (Valentina Ariete)
Ricreare l'atmosfera di un cinema irripetibile e rivoluzionario sembrava impossibile: J.J. Abrams è riuscito invece a portare equilibrio nella Forza. Il Risveglio della Forza è un omaggio appassionato alla trilogia originale, ne riprende dinamiche e temi potenziandoli con un 3D notevole e una regia spettacolare, che, grazie a un montaggio serrato, rende il film una Space Opera dal ritmo inarrestabile. Il nuovo si fa prendere per mano dal vecchio, in un'eterna lotta tra Lato Oscuro e Luce, riflesso del rapporto conflittuale tra padri, che non sono riusciti a essere bravi maestri, e figli, alla ricerca della loro strada. Duelli all'ultima spada laser, caschi come totem, astronavi e stelle non hanno però la potenza di una carezza data sul viso nel momento cruciale del film: la magia del racconto fantastico che diventa universale e umano, la meraviglia che lascia il posto all'emozione. Star Wars VII è come ritrovare dei vecchi amici, che ci dimostrano che a essere cambiati siamo noi, a testimonianza del tempo che passa: lo sguardo è diverso, ma le emozioni sono le stesse.
Voto ☆☆☆☆
Star Wars: Il risveglio del blockbuster (Max Borg)
Spettacolare, emozionante, divertente, toccante. Seguito perfetto della prima trilogia, ma anche un ottimo punto di partenza per una nuova generazione che, come i giovani protagonisti del film, forse non conosce benissimo l'universo di Star Wars. Il blockbuster dell'anno, e il capolavoro di J.J. Abrams, che ha restituito alla saga stellare quella magia che era in parte venuta mancare nei prequel. Per citare Han Solo, interpretato da uno scorbutico e bravissimo Harrison Ford, è tutto vero: la creatura di George Lucas è tornata al cinema in una veste al contempo classica e rinnovata, ed è un autentico piacere tornare a sognare, ridere, piangere ed emozionarsi in quella galassia lontana lontana...
Voto ☆☆☆☆☆
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Quella galassia chiamata casa (Antonio Cuomo)
Casa è il posto in ci sentiamo accolti e sicuri, quello a cui fare ritorno quando abbiamo bisogno di serenità e calore. Un luogo che può essere fisico e reale o astratto: un libro, una canzone, un film... La saga di Star Wars lo è, lo era stata, almeno, con la prima trilogia, prima che Lucas la portasse lontana lontana anche dal punto di vista affettivo e non solo narrativo. Serviva Abrams per colmare quella distanza creatasi con gli anni, per prenderci per mano e tornare insieme, in una sentita gita tra fan, in quel mondo che abbiamo amato e che ne Il risveglio della Forza appare vivo e reale. Solido, come le pareti da ferraglia spaziale del Millennium Falcon, sabbiose come la superficie di Jakku, arrugginite come gli scheletri di Star Destroyer abbandonati nel deserto. Mettere in piedi un mondo reale e tangibile, questa la vera sfida vinta da Abrams, in cui condurci per ritrovare e salutare vecchi amici, incontrarne ed amarne di nuovi dal volto onesto e pulito, mentre l'emozione diventa brivido e infine lacrime. Come Han e Chewbe, torniamo a casa. E ci resteremo per un bel po'.
Voto ☆☆☆☆ ½
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J.J. Abrams tra antiquariato e femminismo (Valentina D'Amico)
Lo spartiacque nel cinema di intrattenimento è arrivato alla fine degli anni '80 quando la comparsa dei supereroi con problemi ha aggiunto livelli di complessità. I Batman di Burton e Nolan, lo Spider-Man di Raimi ci hanno abituato a un cinema fantastico 'adulto'. Per il suo Star Wars, J.J. Abrams fa un passo indietro recuperando quel senso del divertimento dal sapore ingenuo che era alla base della prima trilogia di George Lucas. Il risultato è che Il risveglio della forza accontenta soprattutto i fan duri e puri della saga, riproponendone gli ingredienti salienti, ma risulta un po' limitato per chi cerca qualche stimolo in più. La presenza delle icone Carrie Fisher e Harrison Ford gioca più sull'effetto nostalgia che su un vero approfondimento dei caratteri. Kylo Ren è un villain interessante, ma penalizzato dal doppiaggio italiano. La vera novità del film sta nell'eroina Rey, interpretata dalla rivelazione Daisy Ridley. Il fatto che il futuro della saga sia nelle sue mani - come suggerisce la sequenza conclusiva (per me la più suggestiva in assoluto) - fa sperare in una crescita nei prossimi capitoli.
Voto ☆☆☆
La Forza e la bellezza(Fabio Fusco)
I suggestivi scenari desertici con le loro dune di sabbia e i duelli sotto gli alberi innevati di una landa oscura, con le spade laser che illuminano i volti nel momento della resa dei conti. Non sono un fan della saga, alla quale mi sono avvicinato solo in tempi recenti, ma lasciarsi prendere per mano da J.J. Abrams e seguirlo in questa nuova avventura tra droidi senzienti e irresistibili, eroine dalla bellezza abbagliante e vecchi eroi dallo sguardo nostalgico è stato sicuramente un piacere, soprattutto per gli occhi. Un'avventura che corre veloce, tra momenti emozionanti e divertenti, e qualche incursione nella nostalgia, che è tangibile anche per chi non conosce la saga. L'attenzione riservata a tutti i personaggi, sia quelli storici che le new entries e la cura dedicata ai dettagli, dai costumi alle scenografie, sono quelle di un film realizzato con passione condivisa e rispetto.
Voto ☆☆☆ ½
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C'erano due volte (Giuseppe Grossi)
Anche una navicella spaziale può avere un'ancora. Un pezzo ferroso di nostalgia che tiene legati spettatori e beniamini, che si avvinghia ai ricordi e alle emozioni di ieri. Quest'ancora segna la via del Risveglio; un film che guarda indietro per prendere la rincorsa e lanciarsi verso una fiaba di moderni pirati galattici. Cacciare il tesoro, leggere le mappe, aprire forzieri e aggiornare il mito. J.J. Abrams salpa verso la sua avventura senza mai arrembare davvero, ma saccheggiando con sapienza dal passato per portare a casa il suo bottino. Ma guidati da vecchi timonieri, i nuovi membri dell'equipaggio fanno comunque breccia nei cuori. Rey e Finn. Volti sinceri, occhi puri, volti che non vediamo l'ora di veder crescere e, semmai, invecchiare. E noi con loro. Di nuovo.
Voto ☆☆☆☆
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Il risveglio della Forza: nostalgia ed emozione in una galassia lontana lontana (Stefano Lo Verme)
Il risveglio della Forza sfodera una straordinaria capacità di presa emotiva, con il suo appassionato omaggio alla trilogia originale e il pathos vibrante che percorre quasi tutta la narrazione. Ma oltre all'inevitabile effetto nostalgia (le prime apparizioni dei volti storici della serie sono da standing ovation), il film di J.J. Abrams riesce a catturare fan vecchi e nuovi grazie alla modernità della messa in scena, al respiro epico del racconto e a un ritmo incalzante che tuttavia concede il giusto spazio ai personaggi. La consueta ironia di fondo si sposa magnificamente con suggestioni e archetipi da tragedia classica, mentre il Kylo Ren impersonato da Adam Driver si configura come una delle più complesse e affascinanti incarnazioni del Lato Oscuro. E per chi ha amato ed ama Star Wars, è meraviglioso riscoprire quanto questa galassia lontana lontana possa apparire, ieri come oggi, così incredibilmente vicina.
Voto ☆☆☆☆
Tra nostalgia e contemporaneità, la forza colpisce ancora (Luca Ottocento)
Orgogliosamente nostalgico e colmo di strizzatine d'occhio alla trilogia originale, il primo capitolo della nuova trilogia di Star Wars è un film appassionante e nel complesso molto convincente. J.J. Abrams si dimostra ancora una volta particolarmente abile nel confezionare un film che guarda con passione a un cinema che non c'è più, mettendo però in gioco anche uno sguardo contemporaneo e più in linea con i gusti e la natura dei nostri tempi: ritmo serrato, maggior numero di personaggi e linee narrative, centralità del ruolo femminile, dilemmi morali e problemi identitari più marcati. In questo contesto Il risveglio della forza è allo stesso tempo sequel e reboot della trilogia originale (le analogie con la trama degli episodi IV, V e VI, d'altronde, sono notevoli e non casuali). Il risultato è un film che non rischia granché ma funziona davvero molto bene e ha la capacità esaltare i fan storici della saga, aprendosi però anche a un nuovo pubblico.
Voto ☆☆☆☆
Un passaggio di testimone classico ma coraggioso (Beatrice Pagan)
J.J. Abrams supera la sfida affidatagli: è innegabile che la sceneggiatura ripercorra strade conosciute e alcuni elementi siano presenti solo per soddisfare i fan, tuttavia il film riesce a riportare la saga nella sua dimensione originale in cui la passione per il cinema e l'inventiva danno vita a una storia spettacolare, in grado di emozionare e far riflettere. Tra tanta tradizione, anche nel creare l'irresistibile BB-8 o nelle musiche di John Williams, è però coraggioso porre al centro della trama un personaggio femminile determinato e indipendente e uno stormtrooper dotato di coscienza. Kylo Ren e Snoke non sono però temibili quanto Darth Vader e l'Imperatore, alcuni elementi sono solo abbozzati, il prevedibile passaggio di consegne generazionale risulta persino traumatico e il carisma di Han Solo, ancora una volta, mette in ombra tutti. Coraggioso e originale quanto basta, l'Episodio VII assolve il suo compito senza troppe sbavature e lascia la voglia di assistere a quanto accadrà in una galassia lontana lontana.
Voto ☆☆☆☆
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Il Risveglio della Forza finisce per rompere (frettolosamente) il Passato (Damiano Panattoni)
La Forza è stata risvegliata. Un risveglio epocale, potente e obbligato, con tanti personaggi nuovi, quasi a suggerire che, ognuno, può essere uno Jedi. Ritroviamo la lotta tra il Lato Oscuro e la Luce, che passa attraverso il Passato delle icone cinematografiche. Ed è qui che Abrams scorda l'empatia obbligatoria quando si parla di Miti; è nel passaggio di testimone tra Nuovo e Vecchio che si perdono sfumature che avrebbero reso il giusto omaggio all'inevitabile (?). Abrams tiene in mano qualcosa di delicato e, non sapendolo gestire nel momento in cui culmina il fiume del tempo, finisce per romperlo, spazzando via i pezzi sotto al tappeto. Qui sprofonda il film, che scorda in fretta da dove arriva, e accelera verso un futuro orfano, sbilanciato. Peccato, perché uno sguardo, pur accecante, non può bastare, non deve bastare quando si parla di icone che hanno segnato l'intero cinema.
Voto ☆☆
Star Wars: Episodio VII, la Forza è femmina (Manuela Santacatterina)
Dietro il significato de "Il Risveglio della Forza" si cela più di un'interpretazione. Una di queste è legata a Rey, personaggio chiave di questo settimo capitolo. Un'eroina inconsapevole, protagonista di un'epifania che segna uno degli aspetti più riusciti del nuovo corso inaugurato da JJ Abrams. Tra inquadrature suggestive, (auto)citazioni (la presenza di Greg Grunberg), ironia e un montaggio incalzate, Il Risveglio della Forza, è una pellicola scissa tra l'imperfezione (i "vecchi" personaggi rimangono in superficie) e il coraggio di alcuni passaggi. Costruito per un doppio pubblico (neofiti e nostalgici), il film, è un'ideale ponte di passaggio tra il vecchio e il nuovo racchiuso nella potenza di una carezza.
Voto ☆☆☆ ½
Un bel regalo di Natale da J.J. Abrams (Erika Sciamanna)
Difficile riordinare tutte le idee e le emozioni che ha suscitato in me questo film; Star Wars: il risveglio della forza risulta sicuramente ben fatto, divertente, con una regia intelligente e una trama che ai più nostalgici ricorderà sicuramente molti degli elementi della trilogia madre, ma con varianti che si adattano ai tempi e al progredire delle generazioni. La fotografia è studiata ad arte ed in alcuni casi perfettamente funzionale alla caratterizzazione dei personaggi, umani e non, e alla resa dei fondali. Un bel regalo di Natale, quindi, quello che ha fatto trovare sotto l'albero J.J. Abrams ai fan di una delle saghe più belle, famose e conosciute di sempre che, magari, proprio come me alla vista del Millennium Falcon hanno pensato "Chewbe, siamo a casa!"
Voto ☆☆☆☆ ½
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J.J. colpisce ancora (Alessia Starace)
Mai stata una patita di Star Wars; la mia trilogia è quella con elfi e orchi, non quella con jedi e sith. La nostalgia che scalda il cuore che tanti provano in questi giorni non mi tocca; quel senso arcano di un ritorno a casa, purtroppo, mi è negato - beh, almeno fino al tempo del Silmarillion. Ma ho il sospetto che in qualche modo la mia conoscenza superficiale della saga, in questo caso, abbia aiutato: J.J. Abrams dopotutto è il tizio che è già riuscito a farmi appassionare a Star Trek. Il fatto di aver visto l'episodio IV solo una volta 15 anni fa ha fatto sì che le notevoli analogie nella struttura e nelle svolte narrative non influissero sulla visione di questo nuovo inizio, e che potessi apprezzarne al meglio i numerosi meriti godendomelo come opera "nuova": un film ben realizzato, divertente e, a suo modo, coraggioso. Quanti sono i supermegablockbuster che osano fare a meno di un maschio bianco tra i protagonisti, o evitare complicazioni sentimentali tra i lead?
Voto ☆☆☆ ½
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