Se il ritorno della saga di Star Wars è stato lo scorso dicembre un vero e proprio evento planetario (incassi oltre i due miliardi di dollari in tutto il mondo), anche la recentissima uscita homevideo di Star Wars: Il risveglio della forza rappresenta per i milioni di fan un appuntamento da non perdere, soprattutto nell'edizione in alta definizione. Per ora è uscita solo la versione 2D (per la 3D bisognerà aspettare ancora), ma già questa potrà soddisfare la fame degli appassionati di rivivere l'episodio VII diretto da J.J. Abrams. Star Wars: Il risveglio della forza vede non solo il ritorno di alcuni personaggi storici come Han Solo (Harrison Ford), la Principessa Leia (Carrie Fisher), Chewbecca, Luke Skywalker (Mark Hamill) e i due droidi R2-D2 e C-3PO, ma anche la comparsa di un nuovo trio di protagonisti. Saranno infatti i giovani Rey (Daisy Ridley) e Finn (John Boyega) a dover fronteggiare il nuovo cattivo Kylo Ren (Adam Driver). E compare anche il nuovo simpatico droide BB-8.
Il mix di personaggi vecchi e nuovi funziona, il film non avrà forse soddisfatto tutti ma non ha certo deluso le attese grazie alla presenza di ingredienti nostalgici ben miscelati alla nuova vicenda. Senza dimenticare ovviamente le numerose scene spettacolari e mozzafiato. Insomma, Star Wars: Il risveglio della forza merita di essere rivisto e rigustato al meglio, con calma, anche in homevideo. Anche perché l'edizione blu-ray a due dischi sfornata da Walt Disney Studios Home Entertainment (in commercio c'è anche la steelbook), pur con qualche piccola mancanza, è di quelle di altissimo livello tecnico, corredata anche da circa due ore di contenuti speciali. Vi offriamo una piccola guida alle dieci cose da sapere per godersi fino in fondo questo blu-ray.
1. Ma si vede meglio che al cinema?
Sarà che certe sale di visione non sono proprio il massimo, che un film come Star Wars: Il risveglio della forza è caduto ovviamente a pioggia in ogni dove nel periodo delle feste, anche in cinema forse non attrezzati tecnologicamente all'evento, fatto sta che sul web molti puristi avevano esternato la loro leggera delusione sulla resa qualitativa del video al cinema, rispetto alle ormai tecnologicamente avanzatissime visioni casalinghe. Tanto che gli stessi fan ora sembrano addirittura maggiormente soddisfatti della visione su blu-ray. Di sicuro, al di là della qualità dei cinema frequentati dai tanti fan per un evento di questa portata, questi giudizi rappresentano un buon segno per il prodotto targato Disney, che evidentemente ha goduto di una grande cura nella realizzazione tecnica, anche se per quanto riguarda l'Italia resterà un rammarico sul fronte audio che presto andremo a trattare. Sul giudizio del video, invece, come vedremo tra poco non possiamo che confermare la grande qualità del prodotto.
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2. In una galassia lontana lontana... e il brivido dell'HD
Lo sappiamo. I brividi dei tanti fans di Star Wars hanno inizio fin dalla scena iniziale che caratterizza ogni film della saga. Beh, niente paura, qui non si resterà delusi e anche nella visione casalinga si entrerà immediatamente in clima saga: dopo il mitico "Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana", la scritta gialla che narra gli eventi emerge prepotente quasi fuori dallo schermo nonostante la visione in 2D, su un fondale perfettamente nero come l'inchiostro e punteggiato poeticamente di stelle. Il tema musicale entrato in testa negli anni a tanti milioni di fan abbraccia lo spettatore da ogni dove e comincia a far venire la pelle d'oca fin dalle prime note. Per cui, al di là della qualità tecnica, il dischetto in alta definizione è da tenere a portata di mano per chi ogni volta è in grave crisi di astinenza da Star Wars. Quell'incipit è la miglior medicina, ed è un bel vedere e un bel sentire.
3. La magia della pellicola e un look che rimanda alla trilogia originale
Ma veniamo ora alla qualità del video. Assicuriamo subito che come qualità siamo al top: va ricordato che il girato è in pellicola con alcune scene Imax e la resa visiva complessiva è davvero ottima con un quadro sempre molto compatto e ben definito. Proprio la scelta della pellicola regala al film un look più vicino all'amata trilogia originale, che a quella un po' più artefatta dei prequel, insomma immagini più organiche e tradizionalmente cinematografiche piuttosto che digitali, grazie anche a una grana finissima, naturale e piacevole. Si riscontra una leggera flessione del quadro solo in un paio di scene scure, dove le ombre tendono a inghiottire troppo i particolari e a rendere un po' piatte le immagini. Per il resto il dettaglio è costantemente di gran livello, ricco di particolari sia nei primi piani che sui fondali. Anche le scene con scarsa luminosità non presentano flessioni, la calibrazione del nero è ottima e anche nelle scene in ombra resta una spiccata sensazione di profondità. Inoltre la pulizia è cristallina e le immagini sono prive di aliasing, banding o difetti vari.
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4. La ricchezza cromatica e le spade laser
In un film così colorato anche l'aspetto cromatico è fondamentale. Oltre ai già citati neri profondi e solidi, il croma è vivacissimo, con un bagaglio di colori ricchi e saturi, che però restano allo stesso tempo molto naturali, come ad esempio la sabbia del deserto. Menzione d'obbligo per i rossi e i blu delle spade laser, che spiccano in maniera folgorante, e anche per l'aspetto del droide BB-8 ricco di particolari minimi come graffi e macchie di sporco. I parametri di contrasto e luminosità sono eccellenti, la compressione invisibile grazie all'alto bit-rate e alcune sfocature sono dovute solamente al girato. Anche gli incarnati sono naturali, definiti e porosi, mentre gli abbigliamenti sfoggiano ricchezza di particolari e sfumature. Ottima la tenuta anche in interni dalla luminosità variabile, o nelle scene iniziali particolarmente ostiche con il fuoco a pulsare nell'oscurità.
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5. L'audio italiano: solo un DTS 5.1, ma di quelli davvero buoni
E passiamo all'audio, cominciando dalla traccia italiana, presente con codifica DTS 5.1 full-rate. Una traccia lossy, soprattutto se limitata a 5 canali, non potrà mai arrivare agli apici di un buon lossless, però va riconosciuto che l'audio nella nostra lingua merita comunque un ottimo giudizio e si rivela grintoso e aggressivo al punto giusto. L'impatto delle tante scene più spettacolari (ed è inutile ricordare che ce ne sono parecchie) è in effetti da rimarcare, il coinvolgimento è notevole e il colpo allo stomaco arriva forte grazie non solo a dei bassi corposi e muscolari che fanno lavorare a fondo il sub, ma anche a una dinamica di tutto rilievo, a tratti addirittura sorprendente. Gli effetti panning sono numerosi e molto precisi, i voli delle astronavi rimbalzano correttamente fra i diffusori, la resa della colonna sonora di John Williams abbraccia con calore lo spettatore, mentre esplosioni e spade laser godono di un corretto posizionamento nella scena, favorendo l'immersione completa dello spettatore. Forse l'unico appunto riguarda i dialoghi, che in un paio di circostanze sembrano troppo rilevanti e quasi staccati dagli effetti, ma è una sensazione per fortuna molto limitata.
6. L'audio inglese e l'immersione totale
Ha un pizzico di mordente in più, soprattutto a livello di profondità e di dettaglio sonoro grazie ai due canali aggiuntivi, il DTS- HD High Resolution 7.1 inglese, che ovviamente può sfoggiare dalla sua anche la naturalezza dei dialoghi. Se sul versante dei bassi siamo più o meno alla pari con la traccia italiana, i due surround back in più fanno la differenza in qualche scena spettacolare dove anche il microparticolare ha la sua importanza. Soprattutto nei voli delle astronavi o nei combattimenti, essere al centro dell'azione ed essere circondati da rumori provenienti da ogni dove, è un'esperienza appagante. Anche a livello di piccoli rumori, tutti i suoni e i segnali provenienti all'interno del Millennium Falcon fanno sentire lo spettatore in cabina di pilotaggio. Forse c'è da rimproverare, proprio per trovare il pelo nell'uovo, una piccola assenza di quella energia devastante che ci si aspetta in certe esplosioni o in qualche scena di azione. Ma questo è forse dovuto alla mancanza del Master Audio. A proposito...
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7. Ma perché solo a noi (o quasi) manca il DTS HD Master Audio?
...a proposito di audio una domanda lecita bisogna pur farsela. Se pur in presenza di una maggior qualità complessiva, il gap fra traccia italiana e inglese non è poi così evidente, questa è anche una brutta notizia. Perché il motivo è dovuto proprio all'assenza della traccia originale in DTS HD 7.1 Master Audio, che avrebbe avuto ovviamente qualche marcia in più del DTS 7.1 High Resolution presente nell'edizione. La domanda è perché la Disney ha riservato questo downgrade solamente a Italia e Spagna? Già, perché non solo ovviamente l'edizione Usa, ma anche quelle inglese e francese possono vantare il DTS 7.1 Master Audio originale, sicuramente ancora più performante. Un piccolo rammarico in un'edizione comunque stellare.
8. E vai con gli extra: tutti i segreti svelati da un documentario
Saggia la scelta di dedicare per tutti i contenuti speciali (un totale di circa due ore) un secondo disco blu-ray apposito, in modo da non sacrificare il video del film e valorizzare al massimo appunto le immagini degli extra. La parte del leone la fa un lungo documentario di un'ora e 9 minuti denominato I Segreti de Il Risveglio della Forza: Un viaggio cinematico, in pratica un approfondito making of con tante interviste, curiosità, audizioni, retroscena, momenti emozionanti e immagini dal set, diviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo si parte fin dalla fase dell'accordo tra George Lucas e la Disney con tanto di commento dello stesso Lucas), con la scelta di J.J. Abrams come regista del film. Si analizzano le idee progettuali iniziali, la volontà di rimanere fedeli allo stile originale e attingere al materiale e agli archivi della Lucasfilm, per poi studiare l'aggiunta di nuovi personaggi e la loro capacità di fondersi bene con quelli vecchi e già famosi. Il secondo capitolo si concentra sulle riprese, a partire dal primo giorno nel deserto di Abu Dhabi, con le conseguenti difficoltà di un caldo insopportabile. Quindi la preparazione fisica degli attori, la novità di BB-8, le scene girate ai Pinewood Studios, l'introduzione di nuovi personaggi, la ricreazione del Millennium Falcon e un focus su Han Solo e Chewbacca. Nel terzo capitolo si analizza il lavoro digitale effettuato su alcuni personaggi chiave, ma anche il ritorno di una donna più umana che mai come Carrie Fisher. Nel capitolo quattro si chiude con la difficile decisione del destino di Han Solo, esplorando tematiche e conseguenze dell'evento, con alcune considerazioni finali di cast e troupe.
9. Droidi e creature ai raggi x: dalla creazione all'utilizzo
Oltre al lungo documentario già descritto, gli extra contengono altri tre quarti d'ora di materiale diviso in varie featurette. Fra queste meritano un discorso a parte quelle dedicate al nuovo droide e alle tante creature che appaiono nel film. Costruzione di BB-8 (6') è ovviamente tutto dedicato alla realizzazione del nuovo simpatico droide, dalla progettazione al design, fino alle curiose immagini delle riprese sul set, con tutti i modi in cui è stato fatto muovere per interagire con il cast. Si parte con il processo di creazione, a partire dai bozzetti fino a diverse ipotesi di modello finale. Come dicevamo, davvero curiosi i metodi di utilizzo del droide sul set a seconda delle scene da girare: mosso da un uomo, altre volte da un triciclo nelle fasi in cui doveva correre velocemente, oppure telecomandato, o anche maneggiato (in versione leggera) dagli stessi attori. La featurette Creazione delle Creature (9' e mezzo) porta invece alla scoperta delle tantissime nuove strane creature (ma anche quelle già note come Chewbecca) che appaiono nel film e di come sono state realizzate, dei loro costumi nonché del lavoro degli attori per renderle davvero credibili. Si parla di pupazzi ma anche di animatronic, che vengono descritti dai loro realizzatori fin dalla loro creazione, puntando l'attenzione sui progressi fatti rispetto ai tempi dei primi episodi in questo campo, ma allo stesso tempo cercando nel possibile di utilizzare ancora i vecchi metodi artigianali. Spazio anche alle creature realizzate in motion-capture.
10. Gli altri contributi: effetti visivi, musica e scene tagliate
E chiudiamo con la carrellata degli altri extra presenti. Il Risveglio della storia: La lettura a tavolino (durata 4 minuti) è il breve riassunto di una giornata storica (inframezzato da interviste), quella della prima lettura della sceneggiatura da parte del regista assieme al cast, con vecchi protagonisti emozionati e nuovi attori dubbiosi sulle loro performance. Progetto di Battaglia: Il combattimento nella neve (7') ricostruisce nei dettagli la preparazione del set (e il lavoro fisico degli attori per dar vita alla scena dell'epica lotta finale a colpi di spada laser prima tra Finn e Kylo Ren, e poi di quest'ultimo con Key. ILM: La magia visiva della Forza (8') svela l'incredibile lavoro digitale che ha dato vita agli effetti visivi del film. Perché è vero che molti elementi sono stati costruiti fisicamente sul set, ma naturalmente gli effetti e il lavoro in post produzione è stato fondamentale per varie scene, soprattutto quelle con le astronavi, come dimostra questo contributo particolarmente curioso. Forza per il Cambiamento (3') racconta come le donazioni di tanti fan di Star Wars in tutto il mondo hanno permesso di raccogliere milioni di dollari per iniziative benefiche. Ci sono poi sei scene eliminate non particolarmente significative, dalla durata totale di quasi 4 minuti e infine John Williams: la settima sinfonia (7') che riguarda ovviamente la colonna sonora con il compositore a raccontare il lavoro svolto sulle musiche, sia quelle storiche che quelle nuove create appositamente per il film.
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