Posso dire di aver senza dubbio vissuto un'infanzia felice e piena di giocattoli, supportata da un padre che era a tutti gli effetti il classico esempio di pre-nerd. Adorava Star Wars e ovviamente mi ha insegnato a rispettare gli insegnamenti di Obi Wan e a temere l'Imperatore, anche se non ha potuto fare niente di fronte al fascino oscuro di Darth Vader. Per fortuna mi ha regalato anche tantissimi giocattoli a tema, anche se all'epoca il merchandising non era raffinato come oggi: Han Solo aveva le fattezze di un tizio con la gola gonfia e il razzo di Boba Fett rischiava di finire in un occhio.
Leggi anche: Che la Forza sia con voi: i 10 migliori regali di Natale a tema Star Wars
Ad ogni modo la linea di giocattoli della Kenner (che oggi vale qualche soldo) rappresentava comunque il Santo Graal per ogni bambino affascinato dalla saga di Lucas. Ricordo distintamente il rumore dell'AT-AT che entra a sorpresa in camera mia, lasciandomi senza fiato, ricordo centinaia di battaglie in cui usavo la neve finta del presepe per ricreare Hoth e i gerani del terrazzo che diventavano Endor, ricordo che facevo partire il tema del film durante gli scontri più belli per calarmi ancora di più nel mondo che avevo creato.
Poi tutto è passato, io sono "cresciuto", l'AT-AT è finito prima in cantina e poi su una mensola di casa, e mentre Star Wars è rimasto nel mio cuore, io sono andato avanti facendo altre cose.
Leggi anche: Cinema e videogiochi: l'attrazione (e imitazione) è reciproca
Questo fino a un paio di settimane fa quando è uscito Star Wars: Battlefront. L'ho installato, ho iniziato a giocarci e ho capito subito di trovarmi di fronte a un gioco pensato per un pubblico assolutamente a digiuno di sparatutto, privo di una divertente sezione single player, scarno nelle mappe, ma ricco di modalità. Un gioco che senza la veste di Star Wars in pochi avrebbero considerato per più di qualche ora. Poi però me ne sono fregato e ho continuato a giocarci.
Vivere il sogno
l'esperienza che tutti i fan della saga avrebbero voluto vivere
Il motivo è molto semplice: Star Wars Battlefront è esattamente l'esperienza che tutti i fan della saga avrebbero voluto vivere fin dal primo giorno nei loro occhi è comparso il riflesso di una spada laser. Ogni appassionato di Star Wars ha sognato almeno una volta di vivere in prima persona la battaglia contro i camminatori su Hoth, di sfrecciare con uno speeder nei boschi di Endor o far mangiare la polvere ai ribelli su Tatooine. Oggi può farlo con questo gioco che rispetta rigorosamente il canone della serie. Quello che infatti rende Star Wars Battlefront più di un semplice videogame di fascia media con la licenza giusta è la maniacale ricostruzione di tutto ciò che concerne l'universo dei film, dalla possibilità di camminare sopra il Millenium Falcon alle corse disperate nei cunicoli della base ghiacciata fino agli accampamenti dei Sabbipodi con vista sull'enorme Sandcrawler dei Jawa. E se già visivamente il gioco è uno spettacolo, dal punto di vista audio è una vera e propria madeleine che pesca negli anfratti del nostro cervello tutti i suoni che hanno reso famosa la saga come la perfetta riproduzione dello sparo dei blaster, le urla degli Ewoks che scappano, l'inquietante fragore dei Tie-Fighter e l'allarme generale della base su Hoth. Ogni rumore, musica o effetto sonoro è perfettamente identico a ciò che abbiamo già sentito molti anni fa ed è in grado di risvegliare ciò che divertiva tanto il bambino che trasformava il salotto di casa nella Cantina di Tatooine.
Leggi anche: Star Wars: Il meglio e il peggio delle due trilogie
Il momento perfetto
C'è un momento ben preciso in cui si realizza che Star Wars Battlefront ti ha preso, di solito si verifica durante la prima partita di "Assalto ai camminatori" in cui le forze ribelli devono distruggere uno o due AT-AT prima che arrivino a destinazione. Questa è senza dubbio la modalità perfetta per capire la bellezza del gioco, perché le dimensioni della mappa e il numero di persone coinvolte riescono a ricreare tutta l'epicità e la grandezza dello scontro fra Ribellione e Impero. Ed è a questo punto, quando sei totalmente concentrato, che ti fermi un attimo e vedi l'enorme camminatore che spara colpi potentissimi mentre avanza lento e inesorabile, incorniciato da un continuo scambio di raggi laser tra le due fazioni, mentre in cielo un X-Wing passa a pochissimi metri da terra inseguito dall'astronave di Boba Fett e Luke e Darth Vader duellano illuminati dal bagliore di un detonatore termico appena esploso.
Leggi anche: Perché Star Wars: Il Risveglio della Forza è l'evento cinematografico più importante di tutti i tempi
Non è un gioco, è la battaglia che avevi immaginato da bambino, solo che questa volta è proprio lì di fronte ai tuoi occhi e non solo nella tua testa. Quel momento basta e avanza per trascorrere ore e ore a giocarci, anche se non è perfetto, anche se ogni tanto ti fa rinascere in mezzo ai nemici, anche se gli scenari sono abbastanza statici. E che dire di quando finalmente sei tu a pilotare l'AT-AT? O quando puoi strozzare un ribelle nei panni di Vader? O quando finalmente riesci a far cadere un camminatore usando il cavo di uno SnowSpeeder? Certo, il sistema di power-up del gioco rende questi momenti non frequenti quanto vorremmo, ma per fortuna è abbastanza bilanciato da concederceli abbastanza spesso.
E' vero, tutto questo vale solo per gli amanti di Star Wars fino al midollo, senza questo ingrediente è come dare del tofu a chi cerca un bel chili con carne. In breve, chi cerca un sacco di armi e una progressione del personaggio che duri nel tempo può certo spaziare tra una lunga lista di titoli decisamente più adatti. Star Wars: Battlefront è infatti un prodotto molto particolare, è uno sparatutto poco profondo, pensato per una clientela casuale a cui è sufficiente uno scontro veloce per esaltarsi. Esistono certamente giochi più belli, più intelligenti, più tattici, ma se il tema di Star Wars ti fa venire la pelle d'oca ogni volta che lo ascolti, prima o poi un partitina con Star Wars Battlefront te la fai. È impossibile resistere al puro fandom concentrato in pillole da 20 minuti.
Leggi anche: Speciale Star Wars: Il risveglio della Forza