Squid Game 3, ultimo atto. Parla il cast: "Sarà una fine, ma anche un nuovo inizio"

Dall'incontro stampa virtuale tutte le curiosità sugli ultimi sei episodi della serie Netflix. Con una promessa: la fine dei sadici giochi non sarà come ve l'aspettate. Dal 27 giugno in streaming.

Il cast in conferenza stampa.

La terza ed ultima stagione di Squid Game riprende esattamente da dove avevamo lasciato i protagonisti. Ovvero, alla fine dei giochi mortali che hanno caratterizzato il fenomeno Netflix. Questo perché secondo e terzo ciclo, arrivati tre anni dopo il primo (vero e proprio caso mediatico), sono stati girati back-to-back.

Squid Game Scena Finale Seconda Stagione Serie Tv Netflix
La scena finale della stagione 2.

"Inizialmente doveva essere una sola stagione di circa 8 episodi, ma mentre scrivevo sono diventati 13" racconta il regista e sceneggiatore Hwang Dong-hyuk all'incontro stampa virtuale "e quindi abbiamo deciso di dividerla in due parti. Si tratta della resa dei conti tra Seong Gi-hun e Front Man e la loro visione diversa sull'umanità. Quindi il momento migliore in cui interromperla era quel cliffhanger in cui il nº 456 perde il suo migliore amico davanti ai propri occhi per aver tentato di ribellarsi al sistema".

Squid Game 3: il ruolo del n° 456 e del Front-Man nel capitolo finale

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Ripartono i giochi... per l'ultima volta

C'è una drammatica ironia in quest'ultimo capitolo, perché l'altra rivelazione legata al precedente finale è stata la reale identità del giocatore n° 001 Hwang In-ho, ovvero il Front-Man. Ancora una volta il primo numero, dopo l'anziano della prima stagione. Una rivelazione data al pubblico ma non al protagonista: "La prima stagione era un gioco (sadico) per intrattenere, ma nelle altre due volevamo cambiare le carte in tavola. Ora 456 è stato manipolato quindi sarà intrigante vedere quando scoprirà la verità e quali saranno le conseguenze".

Come ci si riprende dopo aver toccato il fondo? Risponde Lee Jung-jae alias 456: "Sente di aver perso ogni cosa e si sente in colpa per tutto. Per la prima volta non ha nessuna voglia di continuare a giocare. L'unica ragione per ritrovare coraggio e forza gliela daranno le persone intorno a sé, sopravvissute con lui. 'Hai ancora fede nell'umanità?' è la domanda ricorrente che lo guida e penso sia un importante messaggio che la serie porta avanti". Non a caso viene messo in una bara in modo simbolico (come si vede nel trailer) all'inizio del primo episodio.

Da giocatore a Front-Man a tutti gli effetti, il ruolo di Hwang In-ho cambia drasticamente in questo terzo ciclo. Dice il suo interprete Lee Byung-hun: "Non so quanto percepirete del cambiamento emotivo al suo interno, ma gli è successo qualcosa quando ha giocato insieme agli altri concorrenti. Quando ha ucciso Jung-bae, dietro al maschera ha tentennato un minimo e non è lo spietato senza scrupoli che può pensare il pubblico. Sotto sotto penso che voglia che vinca il 456 e provi che c'è ancora umanità nel mondo".

La new entry delle stagioni 2 e 3: la guardia sotto mentite spoglie

Park Gyu-young interpreta dal precedente capitolo Kang No-eul. Lei è una disertrice nordcoreana che è riuscita a raggiungere la linea di confine militare. Mentre lavora part-time in un luna park al Sud, viene assoldata come guardia ai giochi mortali sull'isola. Vuole portare la figlia, abbandonata da piccola, con sé al Sud coi soldi guadagnati da questo "secondo lavoro". Quando riconosce il giocatore 246 come il padre della bambina malata che l'aveva avvicinata al luna park, decide di aiutarlo anche a costo della propria vita. Un altro plot twist di quest'ultima stagione di Squid Game che ha costretto l'attrice a prepararsi duramente.

Squid Game Sequenza Terza Stagione Serie Tv Netflix
Park Gyu-young in una scena della serie Netflix

"Non sono una persona molto atletica in realtà ma era tutto coreografato. Dovevo apparire come il miglior soldato del Nord. Mi sono imposta una dieta per diventare più asciutta. Ero convinta che questo aiutasse a far trasparire meglio lo sforzo e le emozioni del personaggio, che sono diverse per una persona magra".

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La fine dei giochi

Squid Game Altra Immagine Terza Stagione Serie Tv Netflix
Due tra i concorrenti più amati

Arrivati alla fine del percorso, quali sono stati i giochi più difficili Come dice il creatore e regista "alcuni giochi richiedono un impegno più fisico e altri uno più emotivo. Questo vale per tutte e tre le stagioni e ci ha permesso di coprire un range molto ampio in entrambi i casi, in modo da trasmetterlo al pubblico".

Per Lee Jung-jae invece indubbiamente il gioco più famoso, Un, Due, Tre, Stella con tanto di bambola enorme divenuta iconica. "Nella prima stagione era una novità, quindi non sapevo bene cosa aspettarmi. Nella seconda c'era una nuova sfida: dovevo convincere tutti gli altri a rimanere fermi altrimenti sarebbero morti. Mi sentivo un rappresentante di classe!"

Squid Game: tutti i giochi della serie Netflix Squid Game: tutti i giochi della serie Netflix

Che cosa aspettarsi dal finale della serie Netflix?

Squid Game Altra Sequenza Terza Stagione Serie Tv Netflix
Squid Game: un'immagine del Front Man nell'ultima stagione

Creatore e interpreti principali hanno espresso tre parole per definire il finale di serie. Per Hwang Dong-hyuk: Folle, pazzo, surreale. Per Lee Jung-jae: Perdono, termine, armonia. Per Lee Byung-hun: Climax, fine, nuovo inizio. Per Park Gyu-young: Umanità, svolta, conclusione.

Tutti avrebbero voluto portare a casa a qualcosa dal set, ma non l'hanno mai fatto. Dato però che i tecnici dovevano produrre i costumi in serie, l'interprete del Front-Man è riuscito a prendere la maschera "per intrattenere gli amici a cena" scherza. Park Gyu-young sa di avere invece il costume più iconico di tutta Squid Game. Si portano dietro tanti ricordi dalla lunga produzione, iniziata nel 2019: non potevano prevedere questo fenomeno mondiale "ma era tempo di dire addio e passare al prossimo progetto, che sicuramente ne sarà influenzato" dice Hwang Dong-hyuk, aggiungendo, "non sarà il finale che molti si aspettano. Sarà sconvolgente e coinvolgente".

Negli ultimi due capitoli ci sono concorrenti di tutte le età: "Nella seconda stagione abbiamo ampliato il range d'età coi ventenni come Thanos in modo che il pubblico si sentisse più rappresentato. Un personaggio che è piaciuto molto. Più che l'età, però, sono i valori che si portano dietro i protagonisti secondo me a fare la differenza".

Lee Jung-jae è invece divertito: "Voglio vedere come reagirà il pubblico al finale dopo aver reagito così bene alla serie. Sono ossessionato dai meme che hanno creato su di noi e vorrò vedere gli ultimi!" Un prodotto d'intrattenimento ma anche socio-politico soprattutto sull'oggi secondo Lee Byung-hun: "Le domande nello show sono fatte sottoforma di dialoghi, mentre le risposte arrivano tramite le azioni dei personaggi. Forse non saranno esaustive ma potranno essere interpretate dagli spettatori".